La proposta del Presidente della Regione Marche si è concretizzata, a sorpresa, mercoledì mattina al termine dell’incontro per la sottoscrizione della mini variante di Padiglione. Tra le motivazioni inconfessabili del rifiuto la volontà del Sindaco di non portare a termine l’antico progetto viario di Latini
Completamento della strada di bordo tra Padiglione e l’Aspio, incredibilmente rifiutati dal Sindaco PUGNALONI circa 5 milioni di euro messi a sorpresa, sul piatto, dal Governatore regionale ACQUAROLI pur di sbloccare la trentennale opera viaria in attesa!
L’incredibile “no grazie”, roba da stentare a crederci, si è materializzato mercoledì mattina, ad Ancona, presso l’ufficio del Presidente ACQUAROLI, quando il Sindaco di Osimo, convocato in Regione con il Presidente della Provincia di Ancona CARNEVALI per la sottoscrizione dell’accordo relativo alla variante di Padiglione (un’opera che non rientra nel progetto stradale messo in cantiere dalle liste Civiche sul finire degli anni ’90) ha preso sottobraccio PUGNALONI e la candidata a Sindaco BORDONI per annunciare il possibile dono in arrivo.
ACQUAROLI, da quanto è emerso dal confronto informale avvenuto sia con il Sindaco uscente che con la possibile alternativa Civica nell’ormai vicino 2024, avrebbe manifestato la buona volontà dell’Ente regionale di dare una “mano concreta” alla definizione di uno dei problemi, con l’ospedale, storici della città.
In pratica il Presidente dell’esecutivo ha assicurato la politica osimana, di governo che di opposizione, della volontà di via Gentile di Fabriano di partecipare concretamente allo sblocco dello stato dell’arte, ovviamente purchè accettato e condiviso da chi rappresenta la città.
Ebbene, sorpresa nella sorpresa, il Sindaco PUGNALONI anzichè ringraziare a vita l’esecutivo regionale di Centro-Destra e fare salti mortali di gioia per l’insperata notizia, ha preferito corrucciare la fronte, prendersi un istante di riflessione (cosa che generalmente PUGNALONI, da buon istintivo qual’è, non fa mai) e pronunciare quanto segue: 5 milioni per completare la strada di bordo (quella a sud, per intenderci, varata dalle Amministrazioni civiche) o 5 milioni per la variante nord, ovvero per il percorso scelto dalla mia Amministrazione?
All’interrogativo, legittimo, ACQUAROLI ha specificato che non c’erano problemi particolari. Sarebbe bastato sedersi ad un tavolo comune e mediare il percorso al fine di giungere ad una soluzione condivisa tra chi guidava, chi guida e chi potrebbe tornare a guidare la città.
PUGNALONI, infatti, come prima obiezione, ha segnalato ad ACQUAROLI l’impossibilità, anche volendo, di accedere all’antica soluzione latiniana essendo, nel frattempo, con lo scorrere degli anni e del tempo, il percorso sud invaso magicamente da abitazioni qua e la, non previste, che oggi rendono, secondo il Sindaco, di fatto non realizzabile l’antico sogno di LATINI.
“Per forza quel percorso andrebbe oggi modificato e corretto – ha sottolineato la BORDONI in replica all’obiezione – quelle case al posto della strada le hai firmate tu… proprio per non rendere realizzabile il progetto ne oggi, ne in futuro”.
PUGNALONI a questa precisa accusa ha finto di non aver compreso, corrucciando ancor più la rugosa fronte in direzione di un ACQUAROLI ancora speranzoso. In realtà, come PUGNALONI sa benissimo anche perchè la BORDONI glielo ha comunque immediatamente ricordato, il tracciato, opportunamente modificato, conserva ancora oggi un valore progettuale superiore alla soluzione nord che PUGNALONI vorrebbe portare a casa autointestandosi il futuro successo.
Un successo, secondo il Primo cittadino, talmente vicino e soprattutto talmente possibile da riuscire a spiazzare la pur ampia buona volontà manifestata da ACQUAROLI.
“Vede Presidente, non so rispondere subito al suo invito. Allo stato, infatti, la possibilità che l’intera opera possa essere finanziata dal vice Ministro Teresa BELLANOVA (responsabile in quota RENZI del Ministero delle infrastrutture nel Governo DRAGHI) è molto alta. Per il Ministero finanziare non 5 ma 10 o i 12 milioni necessari sarebbe come bere un bicchier d’acqua… Spero che l’offerta della Regione possa comunque restare valida a prescindere”.
Ascoltando questi ragionamenti in libertà, pare che ACQUAROLI abbia avuto un fremito, un tic nervoso, un mix tra fastidio & incredulità non nascoste, subito evidenziate all’interlocutore.
“In pratica – ha riassunto il Governatore al Sindaco – Osimo preferisce rifiutare per attendere i soldi da parte dello Stato, salvo semmai dovesse finire in un altro modo… Liberi, ciascuno, di fare le proprie scelte. Debbo ammettere di essere sorpreso di un simile ragionamento; ma tant’è… troveremo il modo di spendere più utilmente i 5 milioni non accettati”.
Chiosa finale.
Tra pochissimi mesi, esattamente sette, includendo dentro le pause per l’intera estate, il Natale e la campagna elettorale, il Governo DRAGHI andrà in pensione. Si spera per sempre e con esso la Teresa BELLANOVA e con la BELLANOVA i 12 milioni e con i 12 milioni – non vorremmo ma potrebbe capitare benissimo – anche il bicchier d’acqua utile per spingere la somma fino ad Osimo.