“NON PUOI PAGARE LA BOLLETTA ASTEA? PASSA AD ENI E ENEL!”
MENGONI E PUGNALONI PROPONGONO BIZZARRE SOLUZIONI VITA

“NON PUOI PAGARE LA BOLLETTA ASTEA? PASSA AD ENI E ENEL!” MENGONI E PUGNALONI PROPONGONO BIZZARRE SOLUZIONI VITA

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Suggerito a Cristian Aiello, osimano, 39 anni, di passare ad altri fornitori servizi…

 

“NON PUOI PAGARE LA BOLLETTA ASTEA?
PASSA AD ENI E ENEL!”
MENGONI E PUGNALONI PROPONGONO BIZZARRE SOLUZIONI VITA

 

“Purtroppo per noi Italiani Comune e Governo non prevedono nulla di quanto concesso agli stranieri!!!”


Sempre in campo servizi sociali ci occupiamo oggi del caso Cristian Aiello, osimano, 39 anni, disoccupato cronico e con sostegni pubblici ridotti al minimo, anche in fatte di utenze vitali come luce e gas. Riportiamo di seguito l’intervista integrale fatta da Matteo Montesi sperando, per Aiello, in un aiuto anche privato.



M. Ciao a tutti, sono qui con Cristian Aiello, 39 anni come me, che non riesce a pagare le bollette perchè non ha avuto un lavoro dal Comune sufficiente per pagare le utenze di casa… sufficiente per soppravvive. Come primo lavoro hai fatto il facchinaggio?
A. Si

M. Col facchinaggio quanto guadagnavi?
A. Con il facchinaggio la mensilità era molto variabile.

Matteo Montesi e Cristian Aiello

M. Molto varia?
A. Si. Potevo guadagnà un mese 200 euro, un mese 300, un mese 600… c’è stato un mese… anzi un paio di mesi che ho guadagnato pure 37,50 euro al mese.

M. Mamma mia che robba.. guarda… e proprio prezzi… peggio degli schiavi! Peggio degli schiavi! E’ ovvio che dopo non ce la facevi a pagà le bollette.
A. E adesso mi è stato proposto un altro lavoro… da aprire e chiudere due cancelli per due campi sportivi, della scuola del Borgo e della Misericordia, per un totale di 250 euro al mese.

M. Quindi te, con quella cifra li, ce dovresti campà, sopravvive, pagà le bollette e tutto?
A. Si.

M. Come si fa? Come si fa… E’ impossibile!
A. E però per il Comune… io ho parlato anche con l’attuale Sindaco e ha detto che purtroppo per me più di quei soldi non può stanziare… perciò io mi devo accontentà di quelli… forse ha detto mi troverà qualcos’altro, però ancora non se sa… Io perciò sto facendo richieste all’attuale Sindaco… sò due anni e solamente dall’inizio di questo mese ho avuto questa offerta di 250 euro…

M. Che ancora devi prendere… che ancora devi prendere.
A. Si si.

M. Da quant’è che lavori?
A. Questo è il primo mese. Mi sembra ho cominciato il 2 di questo mese (maggio, Ndr.)

M. Ah, ho capito. Quindi adè devi spettà a fine mese che ti da sti pochi soldi…
A. No il 15 del mese prossimo devo spettà…

M. E comunque te dà proprio la carità… peggio della carità.
A. Si perchè anche se avessi le utenze allacciate non riuscirei…

M. A pagar niente…
A. A pagarmele.

M. E certo perchè se poi… oltretutto se sarà mucchiate stè utenze perchè a forza di non potè pagà…
A. Oltretutto ogni due mesi mi fanno staccare… quindi anche i riallacci si ammucchiano… io adesso come insolvenza all’incirca c’ho sui 1.300-1.400 euro.

M. Pensa tu… E chi c’è guadagna alla fine? L’Astea!
A. Eh si perchè intanto con i riallacci… ogni volta che riallaccia… guadagna… cioè come spese è sui 100/200 euro… ello li… alla fine dell’anno non so quanto è.

M. Quindi il Comune cusa fa? Fa guadagnà l’Astea! Invece di fa guadagnò l’Astea non era meglio se te li dava a te quei soldi?
A. Perlomeno, se me pagava, non mi lasciava senza utenze!

M. Certo.
A. St’inverno so stato svariati periodi al freddo… senza acqua calda e senza luce! Andavo dentro casa con il cielo perchè se faceva notte alle 4 e mezzo… io con le candele andavo in giro dentro casa… me lavavo con l’acqua è gelata…

M. E nammiseria!
A. Eh!

M. Come facevi? Scaldavi l’acqua in tella padella con la candela?
A. Si con la candela.

M. Con la candela? Pensa tu!
A. Tra cui che mi ha visto sia il Sindaco… mi ha visto eh… anche il segretario del Sindaco quando mi hanno lasciato svariate volte… io sono andato su con le lacrime agli occhi. A me mi hanno visto… l’attuale Amministrazione mi ha visto…

M. Quindi s’è resi conto in quale condizione t’hanno ridotto….
A. Si si.

M. Che t’hanno ridotto in queste condizioni…
A. Si, come no!

M. Ai Servizi sociali, Cristian, non t’hanno proposto un lavoro un pò più dignitoso? Meglio di questi chi che non guadagni niente… e non riesci a pagò niè?
A. E no. M’ha detto che qualcos’altro me faranno fa… ma… forse qualche oretta in più al giorno… cioè da andà a prende, se va tutto bene, che va in porto quelle parole che dicono… sui 500 euro al mese, non di più. Oltretutto ieri proprio ho incontrato il Sindaco Simone Pugnaloni, m’ha detto che aveva una proposta da farmi, che aveva parlato con Mengoni, l’attuale dirigente di Astea, che ha detto che per risolvere immediatamente questa situazione mia che non c’ho le utenze, dovrei far passare a Eni e a Enel. Io di tutto punto al Sindaco gli ho risposto: “Mi perdoni signor Sindaco, dico… se io passo a Eni e a Enel, essendo Enti non gemellati con il Comune di Osimo, mi ritroverei che con il prossimo mese non mi aiutate più se ho bisogno!”.

M. Certo certo.
A. E in più mi ritrovi sulle spalle quei 1.300-1.400 euro di insolvenza, verso l’Astea, che un domani mi si ripresenteranno. A queste condizioni non sono in grado di risolvere.

M. E quindi è tutto un controsenso!
A. Si. Io mi trovo con problemi sopra problemi sulla schiena.

M. Ti aumenterà sempre i problemi così…
A. Mi troverei con problemi su problemi che teoricamente mi “dona” questa Amministrazione. Io sono italiano e non penso di meritare un trattamento del genere.

M. Quindi ad Osimo il Comune paga 38 euro al giorno a 15 persone profughe, cosa me pensi tu Cristian? Ti pare giusto?
A. No, io penso che prima c’è l’Italiano! Perchè una volta i Partigiani diceva di amare la Madre Patria… si sacrificava la vita con sto urlo. E invece oggi, purtroppo, l’attuale Governo ai propri figli, ad un Italiano… me costringe con le lacrime agli occhi… veramente. Anche adesso fadigo a trattenè le lacrime al solo parlare con lei.

M. Ce credo. Quindi non tutela niente. I Comuni, niente. Agli Italiani non tutela niente.
A. No. Assolutamente niente.

M. Quindi adesso cosa puoi fà? Puoi sperà che gli assistenti sociali te donano un lavoro, come dicevamo prima, più decoroso.
A. Si certo. Io sarei l’uomo più felice del mondo. Non chiedo che me vengano regalati i soldi o che me vengano pagate le bollette… ma un lavoro decoroso, che riesco a sopravvive e le mie bollette me le pago da solo.

M. Mettersi in piazza, per queste cose, non è che gusta tanto… a fà sentì i propri problemi a tutti quanti. Però è giusto che se sa queste cose. Come segno di consapevolezza dei Comuni che non aiutano niente, niente proprio. Allora per tutti coloro che non credono che è una manovra politica questa qui… Cristian adesso vi da il numero di telefono privato.
A. Si, se volete… a tutti i cittadini osimani e non che leggono questa intervista il mio numero di telefono privato è 338.24.89.058 Questa non è una manovra politica; questa è la mia vera situazione! Chi non c’è crede io gli potrei mandare su Whatsapp dei video di come sono costretto a vive. Non è una manovra politica o anti politica. Questa purtroppo è la vita mia! Spero che anzi che quel numero di telefono troverei… anche un datore di lavoro.

M. Io te lo auguro. Te lo auguro. Allora chiamate a Cristian. Chiamatelo per offrirgli un lavoro giusto. Che gli permetta de pagà tutto. Perchè c’ha 39 anni, è giovane ed ha una vita davanti… quindi…
A. Si, si, però soprattutto, sò giovane però passando una vita così, allo stesso tempo è una vita sprecata. Perchè non posso… non posso avè un futuro…

M. E’ vero, vero…
A. Non posso avè un sogno… qualsiasi cosa me voglio levà uno sfizio non posso. So che non posso. Perchè purtroppo so che so costretto in questa situazione.

M. Mannaggia Cristian te so vicino col cuore. Se vincio il Super Enalotto ti aiuterò.
A. Grazie!

M. Speramo che questi assistenti sociali te aiutano come se deve.
A. Grazie.

M. Ciao!





LA BUROCRAZIA DISTRUGGE
30 ANNI DI SAGRE!
MENTRE SINDACO PUGNALONI
RESTA A GUARDARE...
UN’ANZIANA BADANTE
GLI TAGLIA LA STRADA AD U SULL’ASSE
MUORE FINANZIERE OSIMANO,
42 ANNI, PADRE DI DUE FIGLI

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