Sabato notte, nonostante le promesse del Vice Sindaco Pellegrini, si è di nuovo esagerato
FONT D’ART, QUIETE NOTTURNA
AFFIDATA AL BUON DIO!
ALTRA NOTTE INSONNE
PER CENTINAIA DI OSIMANI
Il rave party cessa il bombardamento acustico all’1.30! Vigilanza in zona? Non pervenuta
E dire che da quando hanno inventato l’orologio, gli uomini hanno brevettato un modo semplice per distinguere l’allineamento in alto e al centro di entrambe la lancette… basta dare un’occhiata fuori e subito si capirà, se è giorno, che l’orologio segna mezzogiorno; se invece è notte l’orologio, ancorchè nella stessa posizione di mezzogiorno, starà ad indicare che è già arrivata mezzanotte ed è dunque ora di andare a dormire.
In vista della prossima invasione sociale del prossimo anno, occorre che qualcuno informi del funzionamento il vice Sindaco Mauro Pellegrini.
Ancorchè difficile sbagliarsi, Pellegrini, non più tardi di giovedì, aveva rassicurato gli osimani che insistono con le abitazioni nelle circostanze di Fonte Magna – osimani che in linea di massima non hanno fatto nulla di particolarmente male e non avrebbero peccati straordinari in terra da scontare – che quest’anno lo stop al casino, detto alla francese, si sarebbe avuto a mezzanotte, orario di chiusura della quattro giorni rave firmato dall’associazione osimana Font’d’Art.
Anzi, gli organizzatori della vicenda, sempre a detta comunale, si erano detti dispiaciuti per il chiasso insopportabile dell’anno scorso (almeno mandassero a tutta manetta brani di Villa o Modugno) e pronti ad essere messi alla prova dell’orologio.
Macchè, tutti contenti e coglionati.
Dopo due nottate relativamente tranquille, quelle di giovedì e venerdì, trascorse con proteste al minimo, sabato notte si è tornati all’antico.
Nonostante la nottata fredda che ha consigliato tutti di chiudere finestre e serrande, per il perimetro di oltre un chilometro dalla zona interessata al caos musicale i poveri dirimpettai non sono riusciti a guadagnare il letto!
O meglio. A letto magari ci stavano ma insonni, completamente pervasi da una rumba africana che, prendendo l’eco, rientrava prepotentemente nelle pur sbarratissime camere da letto!
Per fortuna l’indomani sarebbe stato domenica e la maggior parte dei perseguitati musicali ha potuto recuperare al mattino il sonno perso della notte; resta il fatto che non si comprende come l’Amministrazione, pur di recuperare quattro voti all’estrema Sinistra, si rende complice di personaggi che – a questo punto – scattata la recidiva, hanno dimostrato di avere grosse difficoltà a condividere le regole, anche banali, dello stare al mondo con altri cristiani.
All’1.30 di domenica, quando in molti avevano già messo mano al telefonino per avvisare 112 e 113 che, forse, era il caso di intervenire… all’improvviso è scattato il coprifuoco e il silenzio è tornato a fare amicizia con la normalità di sempre.
Il giorno dopo, come auspicato, non credendo troppo alle parole di Pellegrini, a fare definitiva giustizia di cafoni travestiti da punk (o viceversa), ha direttamente il Padre Eterno facendo coincidere con l’orario della kermesse un quantitativo di acqua pluvia sufficiente a far sbollire gli effluvii mentali della notte e a convincere tutti a trasferire il casino nella vicina e più accogliente Loreto.
Domanda finale senza risposta: visto che alla kermesse erano interessate circa 800 persone da tutta la città, provincia, regione e fuori regione; interesse a cui quasi la metà delle persone hanno confermato la partecipazione… dove erano i Vigili urbani, per non dire di Polizia e Carabinieri che avrebbero dovuto vigilare, se non sulla sicurezza, almeno sul sacrosanto diritto al sonno notturno di tanti osimani?
Vietato rispondere: non sapevamo nulla.