CROLLA ANCHE L’ULTIMO DEI DURI E PURI
A SANDRO CITTADINI 10.000 EURO DA ASTEA
PER COPIARE DATI DALLA CARTA AL COMPUTER!
Crolla con l’incarico conferito da Astea a Sandro Cittadini (lista civetta L’Altra Osimo, in realtà area Rifondazione comunista dei tempi che furono) anche ‘ultimo baluardo dei politici di Sinistra cosiddetti “duri e puri”
Anche gli incrollabili idealisti marxisti-lenisti, se tengono famiglia, debbono volgarmente fare fronte alle volgari attività riservate da sempre all’uomo qualunque che desidera tirare a campare.
Riposto Trotsky e accantonato pure il Dottor Zivago, al dottor Cittadini va comunque riconosciuto l’onore delle armi, ovvero di essere stato l’ultimo di una compagnia di Centro-Sinistra che si è ingrossata giorno dopo giorno, alimentata dal pudore, a farsi vivo dal Senzavoti per richiedere la giusta ricompensa ad una facile fedeltà.
E Simone il Senzavoti, individuato Cittadini fin dall’androne di Palazzo comunale, ha speso solo pochi secondi per risolvere il problema.
Giusto il tempo di fare la quotidiana telefonatina in Astea per porre il problema e attendere la soluzione politica su misura.
“Che cosa sai fare di bello nella vita o che almeno ti viene bene?” – chiede Simone.
Le braccia del fedele guardaspalla si allargarono, le spalle si strinsero e e gli occhi guardarono vagamente in cielo in cerca di ispirazione. Che non venne.
“Ok Sandro, direi che sei il tipo giusto per relazionare Astea… vediamo un pò… io direi sull’acqua. Tanto è risaputo – ha sogghignato il Senzavoti facendo l’occhietto – sulla testa e… sull’acqua non ci ha mai capito nulla nessuno”.
Detto e – ci mancherebbe – più che fatto. Il 24 febbraio scorso, al protocollo 29C, l’Astea conferisce al dottor Sandro Cittadini, su affidamento diretto, l’incarico professionale di storicizzare per Astea le informazioni qualitative, quantitative e gestionali del cosiddetto carrozzone S.I.I., ovvero servizio idrico integrato.
Compenso professionale per siffatta impresa? Il giusto. Appena 10.000 euro tondi tondi da intendersi valevoli per una collaborazione, magari rinnovabile, ma comunque distribuita su 5 mesi. Se poi servirà altra integrazione, non al servizio idrico ma al conto in banca di Cittadini, vedremo…
Quanto sopra, ovviamente, non è mai avvenuto tra le parti ma è solamente immaginabile; magari liberamente, ma pur sempre riconducibile alla creatività umana di fronte alla risoluzione pratica di un problema di un caro amico a cui sarebbe peccato dir di no.
Di vero, sia chiaro, ci sono soltanto i 10.000 euro, in freschi bigliettoni verdi da 100 euro. E magari la promessa di un bis, essendo il contratto al momento esaurito, di cui la città tutta è in attesa.
In particolare, sino a ieri, ad attendere erano quegli osimani che, specie in inverno, non ce la fanno a pagare puntualmente le bollette Astea e sono costretti all’umiliazione di fare la fila allo sportello per chiedere una dilazione; oggi questi osimani in difficoltà con Astea sono addirittura meno soli essendosi a loro sommati i 260 super-super-super tartassati con cartelle rifiuti pagate e da ripagare di nuovo degne del Guinnes dei primati negativi.
La settimana scorsa, per chiudere la vicenda Astea-Cittadini in bellezza, il conferimento dell’incarico di consulente non era sfuggito alla – come si dice chi sceglie convinto Fratelli d’Italia? Fratellista? – consigliera Maria Grazia Mariani che, dopo essersi congratulata con l’interessato, ha scambiato queste considerazioni sulla propria pagina Facebook.
“Nel farLe i miei complimenti per l’incarico che Le ha conferito ASTEA Spa per l’attività di consulenza professionale sulla storicizzazione, informazioni quali-quantitative e gestionali del Servizio Idrico Integrato – attacca la Mariani – considerato anche la delicatezza del settore, vorrei chiederLe se può relazionare sulla qualità delle acque che arrivano nelle case degli osimani.
In particolare e tenuto conto di quello che è successo nello scorso mese di agosto in alcuni pozzi (la cui causa non è stata ricercata, visto che si è data la colpa alla stagione climatica, particolarmente calda), ci illustri dove proviene l’acqua distribuita nel territorio osimano (falde acquifere sotterranee e/o sorgenti), ci fornisca notizie circa la loro qualità, ci spieghi come funziona il monitoraggio ed il controllo della qualità dell’acqua, e che tipo di tecnologia usa ASTEA.
Inoltre sarebbe interessante sapere se sono stati adottati interventi di ottimizzazione per la riduzione delle perdite idriche.
L’incarico Le avrà certamente consentito di poter verificare anche i metodi di raccolta delle acque reflue e della rete fognaria. Sarebbe interessante capire come, nel territorio comunale osimano, viene effettuato il controllo degli scarichi industriali nella pubblica fognatura.
Inoltre – in pieno stile Myke Bongiorno al domandone finale del Rischiatutto – ci piacerebbe sapere quanti impianti di depurazione e di che dimensioni sono presenti e se tali impianti coprono l’intero territorio comunale.
Sono informazioni importanti non solo per adottare eventualmente azioni migliorative per la qualità del servizio idrico ma anche per il contemporaneo contenimento dei costi di gestione e quindi per eventuali riduzioni della tariffa.
Risulta infatti che ASTEA applichi le tariffe più alte rispetto all’ambito di cui fa parte. Aumenti che si registrano puntualmente tutti gli anni.
Vista la sua esperienza nel settore e la sua sensibilità sono certa che riuscirà a dare una risposta a tutte queste mie curiosità”.
Curiosità purtroppo senza alcuna risposta, nonostante i 10.000 euro appena spesi. Pochi minuti e lo stesso Cittadini si materializza in FB e replica:
“Gentile Consigliera comunale, mi domando come può la sua perspicacia averla indotta a porre siffatte domande – che riguardano aspetti assai diversi della gestione dell’acqua nel suo complesso – a un consulente a termine che ha dovuto affrontare, come indica il titolo e l’oggetto della consulenza svolta, aspetti assai limitati e circoscritti del miglioramento della gestione amministrativa dei dati, da cartacei a informatizzati, che negli anni vengono raccolti dagli esami svolti periodicamente in proprio da Astea e da quelli svolti per legge da enti preposti, relativi alle centinaia e centinaia di analisi chimiche e microbiologiche delle acque potabili e dalle acque depurate.
Le sue giuste domande in merito andrebbero poste più correttamente, ai fini di avere le risposte possibili e sicuramente più adeguate, a dirigenti, responsabili, amministratori e politici che nell’organigramma dell’Astea seguono, alcuni anche da decenni, a tempo pieno e con precisi incarichi, il corretto svolgimento della gestione delle acque, facendo fronte alle problematiche da lei sollevate nel post.
Certo che il suo impegno civico e la sua tenacia la porterà ad avere in Consiglio comunale le risposte adeguate da chi di competenza, la saluto cordialmente”.
OSIMO OGGI evita ai lettori la traduzione del pensiero e forte della libertà di sintesi che contraddistingue il giornalista, così sintetizza la replica.
“Cara consigliera Mariani, apprezzo la sua perspicacia ma non sono io – sullo stile del programma tv “I soliti ignoti” – la persona giusta a cui porre siffatti interrogativi”.
In effetti Cittadini, dopo un altro mare di parole, spiega che il suo piccolo incarico per il quale Astea ha elargito un contributo pari, cioè minimo, è dovuto al lavoro di pura copiatura – dalla carta al computer – dei dati che negli anni, ecc… ecc…