Prosegue l’interessante rassegna sui difetti, correggibili, lamentati su TripAdvisor dai clienti dei principali locali del circondario osimano.
Pubblichiamo le critiche pubbliche della clientela, al fine di spronare la categoria ad una maggiore qualità del servizio, a volte carente.
Cucinare bene, ottimo prezzo, location di qualità, giusti tempi di attesa, buon nome, cortesia e affidabilità. Tutto serve (ma anche tanto altro) per fare di un banale ristorante un ottimo ristorante.
La rubrica che andiamo a riprendere, dedicata come un anno fa alla recensione dei locali di Osimo e dintorni, tende proprio a mettere in evidenza le lacune, i ritardi, le incomprensioni, i piatti effettivamente mal riusciti che a volte, per fortuna abbastanza raramente, mettono in crisi il rapporto con l’affezionata clientela.
Unica differenza le recensioni; non saranno più frutto della serata a sorpresa della Redazione (che ormai ha bruciato l’effetto sorpresa, avendo circumnavigato intera totalità dei locali del circondario) ma saranno riprese dai pareri pubblici critici, rilasciati dai clienti stessi sulla pagina ad hoc del sito specializzato Tripadvisor.
Di giorno in giorno, contestualmente al tempo che le notizie vere ci consentiranno di volgere altrove lo sguardo, dedicheremo spazio ai punti deboli, di ulteriore crescita, lamentati di ha toccato con mano le varie criticità delle strutture prese in esame.
Proseguiamo la rassegna dando voce alla clientela del ristorante “Gustibus” di Osimo, classificato medio basso dal 12% dei clienti, di cui del tutto negativamente dal 7% dei frequentatori Trip.
Appena un cenno per sottolineare come il giudizio non riflette il pensiero della Redazione.
MARIELLA di Torino il 9 agosto 2019: NON DI MIO GUSTIBUS
“Cenato ieri sera con marito e bimbi. Buonissimo piattino di entrata gentilmente offerto. Polenta fritta da leccarsi i baffi. Il resto no. Dal menù bimbi le tagliatelle al sugo salate. Salato pure l’antipasto con verdurine in padella. Io ho preso il risotto. Mancavano minimo 7/8 alla cottura. Per me no”.
EMANUELE il 30 giugno 2019: SEMBRA UNA BARZELLETTA, PURTROPPO E’ REALTA’
“Prima volta ad Osimo, non sappiamo dove cenare ed optiamo per questo posto… mai più nella vita! Arriviamo e ci impiegano 20 minuti per portarci il menu; un pò spazientiti per l’attesa cerchiamo di attirare l’attenzione di un cameriere che inizialmente ci parla da lontano e neanche si avvicina… ma puoi comportarti così con del clienti?
Dopo avergli chiesto di avvicinarsi (non sono al mercato del pesce e non ti urlo da lontano una richiesta) dice: “Ma non vi hanno ancora portato il menu o l’acqua?”
Beh mi sembra evidente di no… comunque lui entra, ci porta i menu, poi al secondo giro la bottiglia d’acqua; evidentemente fare tutto in un unico giro era troppo… pensate, è ben risaputo che due menu è una bottiglia d’acqua sono pesanti.
Chiediamo di poterci spostare di tavolo per l’aria freddina, ci impiegano – e non sto scherzando – 10 minuti per sparecchiare un tavolo con due sedute… e neanche ci hanno detto: “Prego, accomodatevi”.
Siamo stati noi stessi ad alzarci, portarci i bicchieri e l’acqua e a sederci accompagnati da un: “Ecco signori” di una delle presumibile proprietarie che si stava occupando di un altro tavolo; penso che la mia ragazza le abbia lanciato uno dei suoi sguardi assassini per l’uscita assolutamente fuori luogo, visto come era stato organizzato questo “passaggio”.
Arriva l’antipasto con tutta calma, una roba oliosa e salatissima che abbiamo mangiato solo per la gran fame, ma anche no insomma. Arriva la seconda portata e qui veramente, io ho ordinato dei ravioli con del pesce papposi e pesantissimi; la mia ragazza una tartare di tonno con maionese di mirtilli, se in un’altra vita, forse.
Era amarissima e con il sedano in mezzo, ingrediente non specificato nel menu… e questa è una pecca enorme perché se una persona fosse allergica o intollerante? Era davvero tutta sedano quella tartare e spendere 16 euro per una portata del gente è vergognoso!
Poi lasciato tutto il sedano li neanche hanno chiesto quando hanno sbarazzato… bah senza parole. Comunque due antipasti, un primo, un secondo e due bottiglie d’acqua per 64 euro… lasciate ogni speranza o voi che entrate in quel ristorante insomma”.
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SAURO il 20 settembre 2018: SERVIZIO NON ADEGUATO
“Locale molto carino, peccato per il servizio scarso. Non è accettabile che un locale iscritto nella guida Michelin porti a tavola primi, secondi e contorni nello stesso momento. Abbiamo dovuto mangiare in fretta e furia per evitare che si raffreddassero le pietanze. Per il resto il cibo era buono”.
RICCARDO il 19 settembre 2018: L’ABITO NON FA IL MONACO…
“Tranquilla serata infrasettimanale. Ci sediamo a tavola alle 21.15, iniziamo la cena e tutto prosegue abbastanza bene fino a che, ordinando il dolce ci viene chiesto di ordinarli in fretta in quanto la cucina era chiusa (il dolce era chiaramente pronto ed erano le 22, centro della cittá).
Nell’attesa che qualcuno venisse a prendere l’ordine si affaccia lo chef e al suo sguardo io rispondo con un neutro e cordiale sorriso. Alché lui, impassibile, rientrando si lascia andare ad un assurdo:”Ma che ca**o ride?” (probabilmente infastidito per l’orario estremamente tardivo, 22.15). Alla mia richiesta di spiegazioni nega tutto (supportato dalle cameriere in maniera altrettanto elegante e fine)…
Pretese di posto elegante tradite da una cafonaggine sconcertante; la buona ristorazione avrebbe bisogno di un altro tipo di persone”.
LUCIANO il 17 luglio 2018: PREZZI ALTI
“Sulla qualità dei piatti nulla da dire. Ma tanto piccoli quanto costosi. Purtroppo sono tornato a farmi spennare in questo posto”.
GABRIELE di Jesi il 6 dicembre 2017: PESSIMO!
“Pensavo fossimo su scherzi a parte! Un antipasto, un primo, 1/2 vino e due dessert per 57 euro! Cibo normalissimo e considerando che ho terminato la cena con il peggior Tiramisù della mia vita… locale decisamente da evitare!”.
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GIANGIANNI il 14 settembre 2016: SCONSIGLIATO
“Osimo, piazza principale, location apprezzabile e sicuramente di primo piano per turisti. Che dire? Personalmente scrivo su Trip advisor in due occasioni: quando incorro in un pasto prelibato, qualitativamente meritevole di elogio, contornato da adeguata e disponibile cortesia del personale di sala; o come in questo caso, quando l’esperienza è al limite dell’ammissibile.
Le pietanze ci sono state servite rapidamente, precedute da un entrè di benvenuto composto da patate lessate, grigliate e speziate (mah)… ora, io posso capire che a fine stagione turistica e di mercoledì sera, non ci siano in dispensa e in cucina proprio il fior fiore degli ingredienti, nè in termini di freschezza, nè in termini di motivazione da parte dello chef nel proporre una presentazione quantomeno invitante… ma che si servano piatti al limite dell’incredibile mi sembra veramente oltraggioso.
Oltraggio che viene sottolineato e reiterato in due occasioni: la tartare della mia compagna si presentava come un dischetto di carne cruda, ricoperta di radicchio a julienne. Immediatamente ci accorgiamo che qualcosa non va, la carne è indiscutibilmente vecchia, piena di pezzetti marroni ed emana il tipico odore dolciastro e sgradevole della carne che ha oltrepassato la sua freschezza.
Fatto notare alla cameriera, ci viene riferito dalla stessa che: “…la carne? E’ la carne che è proprio così di qualità, cioè… la tartare è così”.
Alla nostra richiesta di ritirare il piatto non nasconde un certo fastidio.
Il mio piatto invece doveva consistere in una grigliata di verdure miste, con bufala fresca filante. Posso affermare che le verdure non erano grigliate al momento, le zucchine asciutte e stracotte, le melanzane crude, il pomodoro (mezzo pomodoro tondo da insalata) non maturo, appena scottato e non condito; e che la bufala non era ne fresca, ne filante ma bensì sciolta al forno sulle verdure giá impiattate.
Orribile alla vista e indecoroso al palato.
Il secondo oltraggio ci viene offerto alla cassa, quando la cameriera-proprietaria?, notando che il 90% delle porzioni è rimasto nei piatti, non solo non ci ha domandato il motivo ma mi ha sbalordito con un conto al di fuori della logica umana.
Insomma, mi spiace molto, ma contrariamente al trafiletto autocelebrativo firmato dallo chef che inaugura la prima pagina dei menù, ritengo che “Gustibus” sia il tipico locale acchiappaturisti, in cui vengono serviti e proposti piatti con titoli altisonanti, per nulla corrisposti in termini di qualitá e freschezza. Sconsigliato”.
LORE di Roma il 10 settembre 2016: SCORTESI. MA CHI VI CREDETE?
“Giovedì sera chiamo per prenotare un tavolo per due persone venerdì sera, alle 21.30. La signora al telefono gentilmente mi chiede di avvisare in caso di ritardo (cosa che avrei fatto a prescindere). Venerdì sera, verso le 21.20, chiamo per avvisare che forse avremmo fatto 15 minuti di ritardo, ma in realtà ero solo cautelativo perché verosimilmente avrei solo fatto 5 minuti di ritardo.
Chi mi risponde al telefono, scortesemente mi dice: “Eh, ma la cucina chiude poi”. Rispondo: “Quindi mi sta dicendo che se arriviamo 15 minuti dopo, non possiamo più mangiare?”. Lei risponde: “Sì”. E mi attacca in faccia”.
Non ho parole per come mi avete trattato. Ma chi vi credete di essere? Per quale motivo accettate prenotazioni un quarto d’ora prima della chiusura della cucina? E se fossimo arrivati alle 21.30, che servizio avremmo avuto?! Dopo aver ordinato un primo, se avevamo ancora fame, non avrei potuto ordinare nient’altro?!
Vi invito a rivedere la vostra “policy” verso i clienti, anche se io non sarò mai più uno di loro!”.
MAMNE di Jesi il 27 agosto 2016: SCANDALOSO
“Sono imbarazzata per loro e quindi fatico a trovare parole brevi ed efficaci. In sintesi. Piatto inserito nella lista dei secondi. Purtroppo non ho fatto una foto, ci ho pensato dopo. Costo 9 euro (9 euro!!!). Si compone di due polpettine piatte fatte di ceci e patate… Ceci e patate e qualche rimasuglio di zucchina. Diametro 8 centimetri circa…. ve le ho descritte bene, provate a concretizzarle in 3D per capire la portata di questo piatto. Insalatina messa lì ad ornamento.
Io credo che non servano altre parole, in effetti. Non c’era nessun altro elemento. È così come ve l’ho descritto nudo e crudo. Immaginate la presentazione.
Per quanto mi riguarda scandalo. Se aggiungiamo che il mio amico invece aveva una porzione giusta di pappardelle (o simile) al ragù con costo di 7.50 euro. Dov’è il criterio?! Fate voi.
Scandalo. Anzi ci vuole proprio un gran coraggio e faccia tosta. E non aggiungo altro”.
JOURNEY il 6 agosto 2016: ACCOGLIENZA PESSIMA
“Appena entrati una cameriera o proprietaria ci ha guardato malissimo sbuffando, è vero che fuori stava arrivando la tempesta ed erano presi dal riordinare la sala… ma c’è modo e modo di accogliere la clientela. E quello non era di sicuro quello corretto! C’è ne siamo andati subito e siamo stati semplicemente salutati con un “buonasera”. Lo sconsiglio vivamente, un ristorante deve far vivere un’esperienza appena si entra e non solo con quello che porta in tavola.
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MARGHERITA di Osimo il 10 luglio 2016: UNA DELUSIONE
“Dico subito che il locale è piacevole. Unico ristorante al centro di Osimo, carino, con tavoli sulla piazza del Comune. Ma va bene solo per bere qualcosa. Ho mangiato una cosa che chiamano Vincisgrassi… ma non hanno nulla a che fare con il prelibato piatto marchigiano. La pasta era troppo spessa, il sugo insipido e tutto affogato nella besciamella che rendeva il piatto una poltiglia.
Il coniglio arrosto era stoppaccioso e sapeva solo di finocchio selvatico, una specie di rotolo che non aveva nessuna parentela con il coniglio in porchetta che va servito intero e ripieno di pancetta, prosciutto e fegatelli.
Insomma bene il locale ma cucina da evitare se si cercano sapori autentici delle Marche”.
DANIELE il 4 ottobre 2015: CAFONI ESOSI E ARROGANTI
“Residenti ad Osimo, abbiamo voluto provare, per una volta, questo ristorante che vanta una buona posizione sulla piazza. Fin da subito, entrando, abbiamo notato che nessuno ci ha salutati; anche i bambini sono stati accolti con una certa freddezza. Abbiamo ordinato due piatti di pasta per i bimbi e per noi un guanciale e un filetto di manzo su mattonella di sale.
Le porzioni si sono rivelate del tutto insufficienti, tanto che anche i bimbi, di 3 e 5 anni, avevano ancora fame. Riguardo la carne era buona ma, al di là della quantità da assaggino, dobbiamo descrivere come ci é stato presentato il filetto. Di solito, chiunque cucina carne, é di norma tenuto a chiedere come il cliente voglia la cottura. Non ci é stato chiesto e ci siamo ritrovati un pezzo di carne troppo crudo, per i nostri gusti.
Facendo notare alla responsabile che volevamo una cottura maggiore, ci viene risposto, in tono di sufficienza, che sarebbe stato il sale sotto a completare la cottura (cosa fisicamente impossibile, anche perché sulla mattonella di sale, dopo pochi minuti, si poteva benissimo tenere il dito poggiato sopra).
Chiedendo se fosse possibile rimettere la carne sul fuoco, ci viene gridato in malo modo: “Il filetto è così, altrimenti uno non lo prende!”.
Noi siamo rimasti impietriti di fronte ad una maleducazione mai sperimentata prima. Alla fine ci hanno completato la cottura, ma noi non vedevano già l’ora di andarcene. E di corsa.
Prezzi assolutamente alti. Visto come siamo stati trattati, non metteremo mai più piede in questo posto. Peccato, che data la posizione e dato che Osimo ospita molti turisti, qualcuno di passaggio venga bene o male sempre a fermarsi – ignaro – da loro”.
ALESSANDRO il 17 agosto 2015: DISORGANIZZATI
“Si sono rifiutati di scaldarci la pappa della bambina di 7 mesi (2 minuti al microonde). Tre coppie hanno lasciato la coda davanti a noi perché neanche ascoltate… Ogni tanto dicevano 10 minuti e siamo da voi… Ma dopo 20 minuti la gente se ne andava. Disorganizzati e poco cordiali”.
PATRIZIA di Reggio Emilia il 14 agosto 2015: PIATTO FREDDO
“Ho ricevuto un piatto di spaghetti alle vongole veraci che mi è stato servito freddo. Probabilmente erano stati dimenticati in cucina vista la lentezza del servizio. L’ho fatto presente e mi è stato risposto che era impossibile. Ristorante da non consigliare…”.
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VACATIONER il 17 gennaio 2015: CUCINA STILE “QUASI IKEA”
“L’unica cosa buona è il vino. Servizio lento e scarso, olio e peperoncino a richiesta ma di dubbia provenienza, zuppa di cipolle passabile ma piena di glutammato, greenburger farinoso (da surgelazione imperfetta) accompagnato da onda latina da supermarket; il tutto a prezzi ragguardevoli. Una location come la piazza di Osimo merita di più”.
GIACOMO dell’Oman il 9 dicembre 2014: VERGOGNOSO!
“Sono stato a cena ieri sera 8 dicembre con amici. Pur essendo osimano non ero mai stato in questo ristorante, data la pessima reputazione. Confermo quanto dicono tutti ad Osimo: titolari cafoni, pettegole ed arroganti, cibo discreto ma caro. Alle 22 in punto abbiamo chiesto i dolci ma non ne hanno voluto sapere di servirceli perché cucina chiusa… assurdo vuol dire non aver voglia di lavorare. Merita di chiudere quanto prima e a giudicare dal locale vuoto, in un giorno festivo, credo non manchi molto”.
MASSIMO di Milano il 28 agosto 2014: ZERO IN CONDOTTA
“Perchè puoi avere una posizione all’aperto ottima, nel bellissimo centro storico di Osimo; perchè puoi avere anche un bel locale interno e con un bel bancone, ma se hai certi atteggiamenti nei confronti dei clienti puoi raccogliere solo cattivi voti.
Quando sono a cena in un ristorante con un livello di prezzi paragonabile a Milano o Roma, mi aspetto un minimo di cura dal personale. Mi aspetto di essere accolto con un sorriso, non come un peso. Non ho voglia di sentire cinque persone dello staff che si lamentano di chissà che… neanche fossero delle signore dalla parrucchiera o delle perpetue che criticano la nuova arrivata in parrocchia.
E poi, se non vuoi una famiglia con bambino, dimmelo subito, non farmi capire a più riprese che non sono il benvenuto.
E ancora, se sto uscendo dal locale non cercare di investirmi con i vassoi: il cliente passa sempre davanti.
Tutto questo per dire che ci si improvvisa ristoratori, ci si improvvisa camerieri, ci si improvvisa operatori del turismo.
Ah, dimenticavo la cucina. Non mi va neanche di essere sotto il fuoco incrociato di malintesi e disguidi tra “chef” e personale di sala. I vostri problemi metteteli da parte una volta messa la divisa. Ingrediente buoni, ma assemblati (“cucinati” è un termine che non si addice per Gustibus) male. Cantina deficitaria”.
SIBEMOLLE di Alba Adriatica il 5 agosto 2014: SCORTESI E SCOSTANTI
“Per un bicchiere di vino ci hanno trattato come due barboni; mai aperitivo fu cosi errato. Dato che ci siamo trasferiti ad Osimo da poco, ora sappiamo dove andare e dove non andare”.
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PAOLO di Senigallia il 21 maggio 2014: PIATTI DOZZINALI
“A pranzo alcuni giorni fa. Spaghetti con pancetta e pecorino, grondanti d’olio e pancetta bruciata. Insalata mista (da 9 euro), semplice semplice e con alcune foglie di lattuga macere; pollo ai ferri gommoso, olive nere e mais. Dessert stucchevole. Pessimo rapporto qualità prezzo. In compenso le proprietarie sono state cortesi e simpatiche”.
GERRY il 10 agosto 2013: ASSURDO! RIFIUTATI PERCHE’ AVEVAMO UN BIMBO NEL PASSEGGINO!!!
“Sono entrato per chiedere se ci fosse un tavolo per due. Mi hanno risposto che non c’era alcun problema nonostante il tardo orario. In effetti vi erano almeno tre tavoli liberi. Per scrupolo ho precisato che avevamo anche un bimbo nel passeggino e subito mi hanno risposto che non c’era spazio per il passeggino, mentendo spudoratamente! Non credevo che potessero esistere posti simili e invece…”.
TEMPORANEO il 7 luglio 2013: MAI PIU’
“Se dovessi giudicare la cucina direi semplicemente nella media, con una buona qualità. Tuttavia difficile ritornaci per il servizio. Inutile essere accomodanti, gentili per certi aspetti, anche con una parvenza professionale.
Le due arpie che servono ai tavoli, la bionda e la mora con gli occhiali, dovrebbero cambiare mestiere perché non si parla male delle persone non presenti!
State a casa e cambiate mestiere! Nemmeno se fossi invitato ci tornerei! A zappare!”.
PADOVANO di Padova il 27 luglio 2012: SE LO EVITI E’ MEGLIO!
“Gruppo di amici in viaggio, la sera ci siam trovati in centro ad Osimo (carino e ben tenuto) e siamo incappati in questo ristorantino sulla piazza principale (dove c’era uno stand stile sagra). Abbiamo preferito il ristorantino sperando in un trattamento più comodo. I piatti son arrivati con molta calma, nonostante il locale fosse vuoto, erano pieni solo i tavolini esterni. Beh, le porzioni erano ultra ridotte, che pure un bimbo resta con la fame. I piatti si presentavano peggio di come li do fuori io quando ho ospiti a casa.
Abbiamo pagato caro e abbiamo mangiato poco e male. Abbiamo ripiegato sullo stand cucina della sagra che abbiamo apprezzato moltissimo… tanto ci eravamo alzati con la fame dal ristorantino. La sagra in (paese, NdR.) merita molto. Veloce, mangi porzioni giuste e spendi 10/12 euro”.
COMMINA di Castelfidardo il 30 dicembre 2011: GESTIONE DA CAMBIARE
“Allora, andammo a cena qualche anno fa… ambiente carino, vini giusti, cibo interessante, cortesia forzata ma decente… Torno per un dopo cena: due rum, ottimi qualitativamente, serviti come sangue di San Gennaro in quantità per totali 16 euro (che va bene) ma non certo in quelle quantità e con quella sufficienza!!!
Non è un bar ma è pur normale prendere un distillato di qualità senza scocciare il ristoratore? Penso di si…”.
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