Il giovane osimano, 23 anni, rintracciato in poche ore dai Carabinieri. Si trovava a Numana, inconsapevole di aver mandato all’ospedale un vespista 35enne.
Ai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile ha raccontato di non essersi accorto di nulla; e di non saper spiegare le ammaccature sull’auto riportate dalla propria Fiat Punto.
Tommaso Lillù, 23 anni, studente universitario osimano, così ha replicato, quasi con sorpresa, alla revoca della patente e alla denuncia per omissione di soccorso conseguente alla “fuga” dal luogo dell’incidente, venerdì pomeriggio.
Il ragazzo, in effetti, è stato rintracciato in poche ore, in tarda serata, a Numana; ad identificarlo i militari osimani che avevano immediatamente esteso le ricerche del fuggitivo a tutta la provincia.
Apparentemente ignaro di quanto causato, il giovane osimano aveva appena inaugurato un normale week-end all’insegna degli amici e del riposo, senza immaginare di aver appena mandato in ospedale un concittadino di 35 anni, L.P., con esiti di una certa rilevanza.
Lilliù, attorno alle 18, si era messa alla guida della propria auto in direzione della riviera; neanche il tempo di uscire da un parcheggio privato in via Ungheria che, senza accorgersene, il ragazzo ha colpito il 35enne in sella da una Vespa Piaggio.
Dopo di che, mentre i numerosi testimoni si preoccupavano di sincerarsi delle condizioni dell’uomo precipitato a terra, Lilliù ha proseguito per la propria strada, in direzione rotatoria, senza immaginare, a suo dire, l’esito della propria manovra.
A dare ufficialità al reato stradale hanno però pensato i Carabinieri del Radiomobile che in poche ore, tra le testimonianze raccolte e la visione delle numerose telecamere piazzate in loco, hanno impiegato davvero poco tempo a dare un nome all’automobilista.
Serie, come dicevamo, le conseguenze fisiche patite dal conducente della Vespa. Trasportato a Torrette in codice rosso, a L.P. i medici del regionale hanno diagnosticato politraumi e lesioni gravi, pur non apparendo il vespista a rischio di vita.
Serie le conseguenze di legge anche per l’altra parte. Oltre alla patente sospesa, Tommaso Lilliù dovrà guardarsi da tre gravi accuse: omissione di soccorso a persone ferite in incidente stradale, fuga a seguito di incidente con danno a persone e lesioni personali stradali.
Il deferimento all’autorità giudiziaria di Tommaso Lilliù segue di un mese esatto analogo provvedimento toccato al “pirata” anconetano Marco Marinelli, 31 anni, reo di aver investito un motociclista all’altezza del Mc Donald di Osimo Stazione, per poi proseguire verso Ancona come nulla fosse successo.
In un caso e nell’altro, però, entrambi i conducenti in fuga sono stati messi di fronte alle proprie responsabilità grazie al pronto intervento dei Carabinieri, sulle tracce dei responsabili nel giro di poche ore; con l’attenuante per Marinelli di presentarsi spontaneamente in caserma l’indomani mattina, diversamente da quanto capitato a Lilliù.
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