Dalla base della Sinistra estrema la richiesta del sacrificio personale
LE DIMISSIONI DI PASQUINELLI E CATENA
SALVEREBBERO PARTITO E PUGNALONI
Le alternative restano la sfiducia a Bernardini o il passaggio all’opposizione

Dalla base della Sinistra estrema la richiesta del sacrificio personale LE DIMISSIONI DI PASQUINELLI E CATENA SALVEREBBERO PARTITO E PUGNALONI Le alternative restano la sfiducia a Bernardini o il passaggio all’opposizione

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Compagni, contr’ordine! Tra il passare all’opposizione dell’amministrazione Pugnaloni e il pretendere la testa dell’Assessore alla Sanità Bernardini potrebbe essere suggerita dalla base una terza via, gradita al popolo della Sinistra osimana ma politicamente distruttiva per il duo protagonista del possibile strappo, Pasquinelli-Catena: ovvero le dimissioni di entrambi dallo scranno in Sala Gialla.

“Come al solito Pasquinelli – attacca polemico il comunicato stampa di Sel non appena appresa la notizia dell’aut aut – decide autonomamente sul come, quando e cosa dire ai media. Nella riunione di martedì 21 febbraio dove si è discusso per l’ennesima volta del modo di stare in maggioranza e come confrontarsi sui temi che ci stanno più a cuore, vedi smantellamento Ospedale e della sanità cittadina in generale, si era concordato di attendere gli esiti del Consiglio comunale aperto convocato per mercoledì 1° marzo e di valutare le risultanze del convegno sulla sanità appositamente organizzato da Altra Osimo e dalle forze della Sinistra per venerdì prossimo 3 marzo…”.

Lo scoop di OSIMO OGGI, in effetti, ovvero la richiesta di sfiduciare l’Assessore Bernardini decisa a priori, senza attendere possibili alternative che, seppur difficilmente, potrebbero in teoria maturare nei due confronti in calendario, ha bruciato molte delle carte in gioco alla Sinistra stringendo gli alleati del Pd in una sorta di vicolo cieco.

Tornare buoni buoni in un angolo, uniformati per altri due anni agli yes men su cui può contare Pugnaloni o dare seguito alla rivalsa politica e costringere l’Amministrazione a subirne le conseguenze con un pericoloso pareggio (12 a 12) in Sala Gialla?

La terza via suggerita in queste ore dalla base del sottobosco comunista, vale a dire le dimissioni dall’incarico dei due Consiglieri, potrebbe salvare sia la capra costituita dalla Amministrazione che il cavolo rappresentato dall’immagine del movimento… ma risulterebbe a dir poco mortale per il futuro politico dei diretti interessati Pasquinelli e di Catena.

Quale credibilità potrebbero incassare, alle vicine prossime elezioni, dopo non essere riusciti ne a restare nella maggioranza, ne a delegittimarla?

Francamente, se l’interrogativo riguardasse esponenti di qualunque altro partito, ci sarebbe da scommettere sulla non percorribilità di una simile richiesta; riferendosi la vicenda ad esponenti “duri e puri” della Sinistra, le chanches che in effetti la ragion di stato possa finire col prevarre sulle idee e di Pasquinelli e di Catena, appare meno peregrina.

A salvare l’ingarbugliata situazione politica della maggioranza correrebbe in soccorso il sempre verde e super ortodosso Sandro Cittadini, 70 preferenze e primo dei non eletti della lista L’Altra Osimo e – se non abbiamo sbagliato i conti e risultasse disponibile – toccherebbe anche alla seconda in lista dei non eletti, Valeria Taborro, 57 voti, riportare la maggioranza in linea di galleggiamento.

 

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