Stessa pena, ma con la condizionale, al pusher 22enne che aveva acquistato il fumo
Arrestati la notte di Natale, processati e condannati per la vigilia di Pasqua.
A ricordare di santificare meglio le feste dei prossimi anni, si spera, proveranno due giovani di Castelfidardo e Monte San Giusto, rispettivamente trafficante di medio livello e aspirante pusher.
Stralciata la posizione di una ragazzina 19enne di Montegranaro, coinvolta in quanto presente ai fatti e quindi arrestata dai Carabinieri del Norm osimano guidati da Luciano Almiento. La posizione della giovane, l’unica ad attendere il processo da libera, verrà infatti giudicata a parte avendo recitato in partita, è possibile ipotizzare, un ruolo modesto.
A Salvatore Paterniti, 28 anni, operaio di Castelfidardo e fornitore della coppia di un chilo e mezzo di marijuana, è invece andata discretamente male.
Il ragazzo siciliano, originario di Acireale ma da tempo trapiantato nella città della Fisarmonica, dopo aver atteso in carcere la data del giudizio, ha fatto ricorso al rito abbreviato ottenendo così uno sconto sulla pena che il Tribunale ha ritenuto equo infliggergli in due anni e quattro mesi; da scontare con la misura cautelare degli arresti domiciliari.
A sua volta ai domiciliari, al giovane acquirente di Monte San Giusto, 22 anni, sono stati inflitti solo due anni di reclusione, con sospensione condizionale della pena. L’aspirante pusher, così, dopo quattro mesi di arresto in casa, è immediatamente tornato in libertà, sperando che la lezione sia servita a maturare la convinzione che non valga mai la pena rischiare molto, oltretutto per quattro spiccioli e/o conseguenze nefaste per la propria salute e quella altrui.
In teoria, tornando a Paterniti, il 28enne siciliano ristretto in casa, non dovrebbe costituire un problema di cui occuparsi, almeno per i prossimi due anni, ovvero maggio 2021, data di fine pena.
Magistratura permettendo.