Elezioni no stop. Primi posizionamenti in vista della battaglia 2020 per la Regione
E dopo la gloria, solo riflessa, per l’appoggio decisivo dato per la vittoria del Bene sulle diaboliche forze latiniane del Male, Achille Ginnetti, più in forma e battagliero che mai, è ridisceso in campo per fregiarsi di un titolo stavolta tutto proprio: Presidente del Lions club Osimo nel 40° anno di fondazione.
Il martelletto del comando è passato di mano la settimana scorsa, nel corso di una serata istituzionale condotta a Sirolo, presso il ristorante Villa Clelia, appuntamento di cui il Lions osimano, facendo propria la censura inaugurata dal Pd verso questa testata, ha evitato di farci avere notizia.
Sessione di lavoro definita, largheggiando un pò, “memorabile” dai presenti, salutati dal cerimoniere Francesco D’Ambrosio e intrattenuti dalla ex Presidente Giuseppina Santa Virgili, giunta al termine di due mandati consecutivi.
Detto dell’importante appuntamento nazionale, in programma nel prossimo aprile, con Osimo sede del service cosiddetto “Città murata 2020, le mura visibili, invisibile e nascoste”, andiamo a conoscere la nuova squadra che affiancherà Ginnetti.
Vice Presidente: Paolo CAMPANELLI, Segretario: Amneris SABBATINI, Tesoriere: Maria Grazia ORSETTI, Cerimoniere: Francesco AMBROSIO, Censore (?): Sirena ROSCIANI, Comitato soci (?): Franco CEDRARO, Consiglieri: Enrico BIONDI, Flavio FLAMINI e Gianni SANTILLI, membro selezionato: Giuseppina GIULIODORI, revisori dei conti: Lucio LOMBARDI, Guido SAMPAOLO ed Enrico SGRECCIA, coordinatore del club: Sandro GIULIODORI.
Ovviamente i vari incarichi e funzioni, pronunciati all’americana, suonano diversamente e danno al ruolo quel quid tra il magico e l’incomprensibile che rende tutto “in”… un sapore che tanto piace agli adepti del Lions osimano, nonostante la dichiarazione di “non americanità” sottoscritta proprio ad OSIMO OGGI il 5 dicembre scorso. (Vedi articolo)
Servizio all’osimanità o contributo a stelle a strisce, ciò che più balza all’occhio, scorrendo la squadra scelta dal Presidente Ginnetti è la curiosa coincidenza tra tanti bei nomi della città che conta… con la squadra possibile di Ginnetti una volta fosse stato eletto Sindaco! Senza fare nomi e cognomi diciamo che sono maggioranza coloro che sarebbero entrati in Giunta o nei vari incarichi societari legati al Comune, rispetto a quanti sarebbero rimasti al Lions!
Si è confuso Ginnetti nel pubblicizzare il documento sbagliato o forse siamo già all’atto numero uno della campagna elettorale per le Regionali 2020? Non per niente, per Ginnetti, la madre di tutte le campagne elettorali!
Per conoscere la verità – il LIONS non comunica e Ginnetti emana segni di vita al giornale solo attraverso diffide del proprio avvocato – ci siamo affidati al solito pensiero andreottiano che invita, quanti vogliono conoscere le ragioni di un fatto, a non preoccuparsi troppo dell’Inferno promesso (anche perchè il Male non soffre poi così tanto tra le fiamme eterne) ma di seguire la scia della convenienza.
A chi giova? – si domandavano saggiamente gli antichi.
Who benefits? – più prosaicamente si chiederebbero i lionisti.
Ad aiutarci, per una volta, corre in aiuto proprio Melvin Jones, uomo di affari di Chicago (a ridalli!) che nel 1917 ebbe l’ottima idea di fondare il Lions club international, convinto che le persone dovessero spendere i propri talenti anche per aiutare la comunità.
Diceva l’affarista dell’Illinois rimirando il lago Michigan: “Non si può andare lontano finchè non si fa qualcosa per gli altri”.
Interrogativo a cui Ginnetti potrebbe rispondersi: “Ho fatto io qualcosa agli altri per meritare di andare lontano?”.
La risposta è si; senz’altro si; tutta la vita si. L’appoggio silenzioso, a mezzo whatsapp, offerto a Pugnaloni in vista del 9 giugno scorso (pari a 1.230 voti sui 1.344 stimati ginnettiani in cabina, pari al 91.52%, praticamente un plebiscito) merita di essere abbondantemente ricompensato, a giugno 2020, dal Partito democratico.
Anche perchè la base scalpita e mostra segni di insofferenza di fronte ad un Pugnaloni ancora incapace di alimentare le schiere del Bene con nuovi innesti.
Insomma posizionarsi, Presidente Lions, comunque un titolo da ”Presidente” che non aveva più, serve comunque ad aiutare tutti a star buoni, aspettando settembre. Anzi giugno!