Luca Ceriscioli – forse presente questo pomeriggio al Consiglio comunale aperto avente per tema la salvaguardia di quanto resta del SS. Benvenuto e Rocco – ultimamente non ha troppa fortuna con Osimo.
Capita a quei Governatori che, nel momento hanno la ventura di ricevere una accorata richiesta di trasferimento in blocco del reparto di Pneumologia da Osimo a Jesi, sfoggiano nel punto opposto della regione, cioè nella loro Urbino, assunzioni, nuovi posti letto a decine e pioggia di investimenti.
E dato che le sfortune difficilmente vengono sole ecco che all’indomani della solita conferenza stampa dove Ceriscioli annuncia assunzioni record in campo sanitario, nell’ultimo anno, per oltre tremila nuovi dipendenti (esattamente 2.700 già perfezionate più 486 contratti messi a bando), ecco – dicevamo – che a fronte di tanta grazia di Dio i due-impiegati-due del poliambulatorio andati in pensione a dicembre e a febbraio non hanno ancora trovato rimpiazzo!
E dire che il pensionamento del personale, in questo caso degli addetti al servizio casse e anagrafe, non è stato un evento improvviso a cui far fronte dall’oggi a domani ma un evento banale di sostituzione, di routine amministrativa, a cui l’Asur, volendolo, poteva giungere a conoscenza almeno con un anno o più di vantaggio…
La “svista”, chiamiamola così, al momento è stata messa in conto al cittadino osimano. Il servizio, precedentemente attivo 6 giorni su 7, è stato gioco forza dimezzato ai giorni di lunedì, martedì e giovedì mattina.
Nelle altre tre mattinate i cittadini osimani, che pure pagano tasse come quelli di Urbino per avere in cambio un servizio intero e non part-time, potranno rivolgersi, in caso di scelta o cambio del medico di famiglia, pagare un ticket, modificare propri dati, prendere un appuntamento ambulatoriale, ecc… alle altre strutture Asur sparse sul territorio: Camerano, Loreto, Chiaravalle o Castelfidardo con il solo imbarazzo della scelta (e magari di trovare aperto).
Eppure ai 740 nuovi assunti in capo all’area vasta 2 in cui, ahi noi, rientra Osimo, nessuna indicazione è ancora stata data riguardo la nostra città; anzi la solita dietrologia che, in tema sanitario registra almeno 30 anni di amari successi, non segnala più scommesse sul lieto fine in sorte al poliambulatorio di piazza del Comune.
Molti stanno aprendo gli occhi prendendo atto di una realtà che si prospetta amara ed ineludibile.
Sempre con maggiore frequenza si parla diffusamente di conto alla rovescia iniziato; conto alla rovescia che porterà i servizi, da sempre in capo al poliambulatorio, a soffocare lentamente, fino a morire, giorno dopo giorno, quasi senza che la popolazione possa accorgersene.
Anche in questa circostanza i più increduli, ormai ben pochi rimasti viste le ripetute esperienze passate alla storia sanitaria, hanno poco da obiettare. L’Asur 2 con la chiusura del poliambulatorio e lo spostamento del servizio presso l’ospedale, otterrebbe in un colpo solo il duplice obiettivo di portare a casa un sensibile risparmio (il solo affitto dei locali, di proprietà della Curia, pare ammontare a circa 150.000 euro l’anno) e magari ottimizzare il lavoro dei medici oggi operanti in centro città: ortopedia, neurologia, otorino, pneumologia. medicina sportiva, oculistica, ginecologia, odontoiatria e i servizi di terapia iniettiva e inalatoria.
E dire che il discorso è nato dal semplice pensionamento di due amministrativi… potenza e miracoli della politica urbinate.