PUZZA ALLA GOLA, I MIASMI DEL NIDO ESALATI DALLA FOGNA?
DIFFIDATA ED INTERROTTA INUTILMENTE ATTIVITÀ ARTIGIANALE
L’Arca dei Bimbi di San Biagio vittima di scarichi abusivi? Un anno fa l’attacco dei topi
Si infittisce il mistero che da anni colpisce l’asilo nido di San Biagio “Arca dei bimbi”.
Esattamente un anno fa, nonostante la consueta deratterizzazione pre anno scolastico, diverse cacce di topo vennero rinvenute in giro, per gli spazi della struttura; per qualche giorno si gridò al miracolo con diversi uomini di scienza, e Pugnaloni a dar loro credito, a sostenere il ritrovamento di preistoriche “cacca d’epoca”!
In realtà la cacca fu dimostrato, solo pochi giorni dopo, per fortuna prima dell’arrivo di Piero Angela, era molto più recente: non un milione di anni fa ma più ragionevolmente un milione di… secondi prima, corrispondenti a circa una dozzina di giorni e di mancate pulizie!
Derattizzazione straordinaria, con tanto di ricorso a squadre speciali chiamate a verificare eventuali falle di penetrazione in una struttura nuova ed ecco il problema presentarsi in maniera ancor più grave: stavolta non più cacche da esaminare ma un attacco vero e proprio di topini di campagna, esasperati dalle continue decimazioni ad opera dell’uomo.
Tutto questo tra ottobre e novembre 2017. Dopo di che “L’Arca dei bimbi”, probabilmente scambiata dagli ignari topini per la rivisitazione dell’Arca vera e propria di Noè in chiave 2.0, tornò a rubare tempo alla cronaca… almeno fino ad ottobre.
Come un anno prima con le cacche preistoriche, stavolta Pugnaloni mette nel mirino la ditta Quality Painting, regolarmente operante a 452 metri di distanza dall’asilo, in piena zona artigianale.
La ditta, specializzata in verniciature industriali, viene indicata all’opinione pubblica sambiagese come causa scatenante di quel groppo alla gola che, misteriosamente, colpisce solo il nido “Arca dei bimbi” e non anche il resto della pur popolosa frazione.
Intervengono sul posto, a più riprese, tutte le forze disponibili e comunque il meglio della letteratura chiamata a dirimere, scientificamente, il giallo del misterioso asilo.
Ma nulla da fare. Nonostante una pronta diffida del Sindaco alla Quality Painting di dotarsi di migliori e più affidabili mezzi di contenimento puzze, nonostante il calo e persino il blocco della produzione (con operai costretti a grattarsi la pancia anzichè lavorare), nonostante tutti i riscontri di Arpam, Asso, Astea, Vigili urbani, la Provincia di Ancona, Carabinieri del nucleo ambientale, della Forestale e chissà quant’altro (insomma a San Biagio è mancato il solo intervento dell’esercito (!), insomma nonostante la migliore volontà e un nemico certo ed individuato, nessuna prova scientifica ha portato a chiudere il cerchio colpevolizzando il lavoro della ditta artigiana.
A parte una sola infrazione dei parametri, rilevata dall’Arpam (limiti di puzza superati ma ancora tollerati dalla legge, lontani da giustificare l’apertura di procedimenti penali a carico dell’azienda), nulla di rilevante è infatti emerso a carico della Quality Painting.
Che succede allora a San Biagio? O meglio che succede nella misteriosa Arca ex regno dei topi? Succede che probabilmente, come spesso accade nelle vicende umane, la verità è molto più vicina e sotto gli occhi di tutti di quanto non si possa o voglia pensare.
La classica trave in un occhio che non impedisce di scorgere la pagliuzza in quello altrui ma certamente impedisce di a far chiarezza di una vicenda a metà tra il “tragico” e il comico più esilarante.
Assodato che le vampate di puzza continuano anche ad azienda parzialmente inattiva (con tutti i danni del caso per l’impresa) e che non sono stabili nell’aria ma si avvertono solo in determinati momenti della giornata e non in tutta l’Arca ma specie nei bagni, dove andare a sbattere ulteriormente la testa?
L’esercito dei controllori dei miasmi del nido, pare, ha provveduto a verificare anche la pulizia della fossa biologica che raccoglie acque nere.
Verifica effettuata appena alla terza richiesta alla Asso ma senza particolari benefici perchè i miasmi (tipo forte odore di solvente) stanno continuando con evidente disagio dei bimbi ospiti della struttura e delle loro maestre.
Insomma la vicenda appare particolarmente intricata e con una soluzione ancora lontana dall’essere portata a galla.
Se però le “indagini” ulteriori dovessero essere ricondotte, anzichè al di la della Statale, entro limiti più attigui allo spazio interessato dagli odori, ad esempio lungo il fosso che corre nei paraggi e comunque si ispezionasse l’intero percorso compiuto dal presumibile liquido scaricato abusivamente, chissà come da chissà quale azienda… ecco che la vicenda smetterebbe di appartenere al fantasioso mondo dell’immaginario per tornare ad essere frutto degli errori, della furbizia, della scarsa o nessuna attenzione all’ambiente dell’uomo. Di San Biagio.
Varrebbe la pena provare. Per credere.
TOPOLINI ALL’ATTACCO A SAN BIAGIO IN MASSA RICONQUISTANO LA MATERNA!
SAN BIAGIO, NESSUNA CACCA D’EPOCA… IN CORSO UNA MAXI CACCIA AL TOPO!