Napoletano di Porto Sant’Elpidio sbarca il lunario grazie al lavoretto e ai 5 Stelle! Arrestato dai Carabinieri Ciro Petrone, 65 anni, spacciatore di cocaina. Fermo di polizia anche per un giovane albanese di 35 anni senza fissa dimora.
Difficile campare a carico dello Stato usufruendo del solo reddito di cittadinanza, tanto caro, chissà perchè, a quanto ancora rimane degli ormai ex 5 Stelle. Del resto, potendo ricambiare il movimento grillino con appena un paio di voti al massimo, Ciro PETRONE, 65 anni, in attesa magari del varo della “pensione di cittadinanza”, doveva per forza inventarsi qualcosa; compreso vagliare l’idea di qualche lavoretto pronto cash, tipo spacciare cocaina.
L’età denunciata dall’impietosa anagrafe, se penalizza i 65enni onesti nel trovare un da fare qualsiasi, diventa una autentica palla al piede se si decide di varcare la soglia della legalità non avendo per forza di cose i riflessi, lo scatto, l’intuito, il colpo d’occhio e la capacità di rischio propria di un provetto malvivente 40enne.
E anche se il tuo improvvisato socio in affari è un giovane promettente albanese 35enne, difficile imparare in tarda età i segreti del mestiere, alias il provetto spacciatore.
Ai Carabinieri del nucleo Operativo e Radiomobile di Osimo, che di prime impressioni vincenti vivono da anni guadagnando encomi e promozioni per operazioni brillanti messe a segno in ogni angolo di Italia, è bastato un semplice sguardo alla strana coppia per fiutare di aver probabilmente incrociato due spacciatori fai-da-te.
L’incontro fatale si è materializzato mercoledì, sulla litoranea di Marcelli, con un paio militari, alle dipendenze del Tenente Luciano ALMIENTO, giunti a tu per tu con la Fiat Punto con a bordo i due ceffi.
Insospettiti della presenza di signori che davvero non avevano l’aria di essere capitati in Riviera per un periodo di salutari vacanze, i Carabinieri – avvertito il Comando osimano e avuto il via libera a darsi da fare – si sono discretamente incollati all’utilitaria dei due uomoni, alternandosi al pedinamento con altre auto civetta giunte in soccorso.
In questo modo i Carabinieri osimani hanno avuto modo di assistere, senza faticare troppo, a tutte le varie fasi di spaccio che l’anziano titolare del reddito e il giovane extracomunitario hanno battuto per l’intero pomeriggio, nel tratto Marcelli-Porto Sant’ELpidio.
Diverse le poste visitate con l’albanese o PETRONE lesti a scendere, a turno dall’auto, incrociare nei pressi di uno chalet balneare i propri clienti a cui cedere la cocaina in cambio del pattuito.
Quanto basta, per i militari osimani, già dopo un paio di episodi, per far scattare loro le manette. Mello specifico, però, visto che la strana coppia non aveva minimimamente intuito di essere stata agganciata dai più temibili cacciatori di spaccio della regione, i Carabinieri hanno preferito lasciarli fare nella speranza, con un colpo solo, di arrivare a qualche pesce più grosso.
Giusto intuito investigativo non premiato, nella fattispece, da altrettanta fortuna. PETRONE e il giovane albanese, di spaccio in spaccio, avevano nel frattempo trascinato tutti i Carabinieri possibili dall’iniziale Marcelli fino a Porto Sant’Elpidio dove i militari hanno ritenuto conclusa la giornata e fatto echeggiare la sirena di fine turno.
Atteso l’ennesimo doppio scambio di coca, gli uomini del Teniente ALMIENTO si sono alfine sgranchiti braccia e gambe entrando in azione, cogliendo sul fatto PETRONE e il compare non appena compreso che i due stavano pe concludere felicemente la giornata.
In tasca a Ciro PETRONE – un napoletano trapiantato proprio a Porto Sant’Elpidio e un curriculum delinquenziale di prim’ordine, con reati a scelta, droga compresa – i Carabinieri hanno rinvenuto ciò che restava del pomeriggio di spaccio, ovvero 2.5 grammi di cocaina e soprattutto la somma di 1.000 euro con cui rendere meno grama, vale a dire più a 5 Stelle, la vita da reddito.
Occasionalmente pulito il giovane albanese, senza fissa dimora, nei confronti del quali i militari hanno potuto portare solo il fondato sospetto e i gravi indizi di colpevolezza, pari alle responsabilità del napoletano; ma mentre per PETRONE si sono aperte le porte del carcere di Fermo per gli episodi contestati, l’albanese è stato sottoposto al solo stato di fermo giudiziario, con ultima parola la Gip per la trasformazione in arresto o riammissione in libertà.
Interessante, piuttosto, nella successiva perquisizione domiciliare a carico del napoletano, il ritrovamento di ulteriori 40 grammi di cocaina già suddivisa in dosi, il solito bilancino di precisione e il materiale necessario al confezionamento, compreso 10 grammmi di mannitolo utilizzato come sostanza da taglio. A conferma che davvero i soli quattro soldi percepiti col reddito di cittadinanza non garantiscono un poveraccio, oltre il semplice mangiare e pagare qualche bolletta…