MORTA DONNA ASSUNTA, DA 34 ANNI VEDOVA ALMIRANTE
“ZIO ADOLF” SI È SPENTA A ROMA A QUASI 101 ANNI

MORTA DONNA ASSUNTA, DA 34 ANNI VEDOVA ALMIRANTE “ZIO ADOLF” SI È SPENTA A ROMA A QUASI 101 ANNI

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La Destra italiana piange la figura di Raffaela Stramandinoli, per 30 anni pensiero forte e musa ispiratrice del fondatore del Msi-Dn. Anche dopo la scomparsa del marito, sposato in seconde nozze da vedova, Donna Assunta dispensò preziosi consigli e giudizi stroncanti sui politici della Fiamma. Nonostante la capacità di leggere gli animi degli uomini, la vedova Almirante commise però l’errore di confermare la segreteria di Gianfranco Fini, nonostante la svolta di Fiuggi non condivisa


È morta martedì mattina, all’età di 100 anni, Donna Assunta ALMIRANTE, da 34 anni vedova di Giorgio, fondatore del Movimento Sociale Italiano. La coppia si conobbe nel 1952 ma, entrambi sposati, riuscirono ad unirsi in matrimonio solamente nel 1969, alla morte del marito di lei, il marchese Federico de’ Medici.
I tre figli, Giuliana, Leopoldo e Marco de’ MEDICI, l’hanno definita: “Un esempio di coerenza e di attaccamento agli ideali e al suo uomo; questo l’esempio più grande che nostra madre ci ha lasciato”.
Anche dopo la morte di ALMIRANTE, sopraggiunta nel 1988, Assunta ALMIRANTE, al secolo Raffaela STRAMANDINOLI, è stata simbolo della Destra italiana, senza far mai mancare consigli o più spesso critiche.
Da molti considerata la vera memoria storica della Destra italiana, la vedova di Giorgio ALMIRANTE è stata fino all’ultimo frutto di ispirazione e consigli preziosi per i tanti leader della Destra succeduti alla svolta di Fiuggi, da Francesco STORACE fino a Giorgia MELONI.
L’annuncio della famiglia ALMIRANTE non ha spiegato nel dettaglio com’è morta la storica vedova del fondatore del Msi-Dn (Movimento Sociale Italiano Destra Nazionale), ma è probabile che i vari acciacchi e le malattie del recente passato possano aver pesato nello spegnersi, circondata dagli affetti più stretti, nella sua residenza d’adozione ai Péarioli di Roma.

Una bella immagine di Donna Assunta ALMIRANTE in occasione della prsentazione di un libro dedicato al marito

Fieramente di origini calabresi (Donna Assunta era infatti nata a Catanzaro quasi 101 anni fa) per amore del marito Giorgio, sposato nel 1969, trasferì la sua vita, in tutto e per tutto, nella Capitale.
E’ ancora la figlia primogenita Giuliana de’ MEDICI ALMIRANTE a ricordare con tenerezza la madre appena scomparsa: «Un esempio di coerenza e di attaccamento agli ideali e al suo uomo, questo l’insegnamento più grande che ci ha lasciato. Mamma aveva una volontà incredibile, non si è mai arresa di fronte a nulla».
Una perdita enorme, quella di Donna Assunta: “Tra noi c’era un rapporto speciale; soprattutto in questi ultimi anni eravamo sempre insieme e sempre vicine. Stiamo ricevendo tantissime dimostrazioni di affetto; in tanti, direi proprio tutti, le volevano tanto bene. Anche da sponde politiche opposte».
In effetti le seconde nozze del ’69 con il leader del Msi Giorgio ALMIRANTE fecero di “Donna” Assunta una delle protagoniste della politica nazionale, considerata dal segretario stesso del MSI il vero “generale” di casa ALMIRANTE, anzi un vero e proprio “zio Adolf” in gonnella.
Dispensatrice di grandi consigli ma anche di profonde critiche ai vari leader della Destra italiana, in particolare dopo la morte del marito nel 1988, Donna Assunta ebbe il torto di commettere l’errore politico più grande, ovvero avallare la scelta del marito di far cadere le redini del movimento al delfino Gianfranco FINI.
Assunta ALMIRANTE, non è mai stato un segreto, fu il grande sponsor dell’ascesa del ricordato FINI alla guida del Msi pur contestando a lungo la cosiddetta “Svolta di Fiuggi”, avvenuta dopo l’exploit elettorale del 1994.
All’epoca un FINI appena irregimentato da BERLUSCONI nella nuova Destra do governo, commise il primo dei suoi errori più grandi decidendo giunto il momento di mandare in soffitta l’esperienza del Movimento Sociale per inaugurare la falsa epopea di Alleanza Nazionale.
Dopo di che, nel 2007 Donna Assunta partecipò all’assemblea costituente de La Destra, partito fondato da Francesco STORACE e da “Er pecora” Teodoro BUONTEMPO. Venendo a tempi più recenti, Donna Assunta, da par suo, non lesinò critiche anche a Giorgia MELONI per il suo voler recidere, ulteriormente, quanto rimaneva degli antichi legami col Msi per dare vita al nuovo Fratelli d’Italia.
«Il Msi è stato mezzo secolo all’opposizione in Parlamento – spiegava zio Adolf anche negli ultii tempi – senza avere mai avuto posti di governo, né nei vari Cda. Ma solo perché i veri missini credono nelle proprie idee. Questa è stata e deve continuare ad essere – sottolineava la vedova ALMIRANTE ad ogni incontro – l’anima della Destra italiana”.
Ed ancora i tre figli: “Fdi non può rifiutare il Msi anche perché nel simbolo la MELONI conserva la Fiamma tricolore. In tempi ben lontani nostro padre spiegò, in modo semplice e chiaro, che il fascismo è nato e morto con Benito MUSSOLINI. Non c’è, quindi, alcuna possibilità di replica del fascismo, non essendoci più l’uomo che lo ha creato”.
Tra i tanti saluti e cordogli per la morte improvvisa di Donna Assunta ALMIRANTE, il primo è stato quello del Senatore Maurizio GASPéARRI (Fi): “Donna Assunta ha davvero segnato un’epoca della vita italiana. Generosa, prodiga di consigli, sincera, infaticabile custode della memoria di Giorgio ALMIRANTE, Assunta ha rappresentato nel tempo un punto di riferimento per tanti. E il suo affetto è stato un privilegio per molti di noi”.

Gianfranco FINI, unico grave errore di valutazione

Anche Francesco STORACE scrive in Rete di “un’emozione fortissima narrare che Assunta Almirante ha raggiunto Giorgio. Una donna forte come una leonessa, ci ha illuminato soprattutto nel lungo periodo successivo alla scomparsa del marito. Cento e uno anni vissuti con straordinaria intensità; si è addormentata dopo aver lottato fino all’ultimo, lucida come sempre. Per decenni è stata soprattutto l’instancabile amore di un leader di cui poi è stata capace di proteggere e tramandare la memoria. Ci commuove il ricordo che ci lascia: una donna vicina al suo popolo; in particolare nelle occasioni più toccanti della vita politica”.
Anche i figli maschi Leopoldo e Marco, avuti dal marchese Federico de Medici, ricordano con affetto la madre: “Una grande donna, monopolizzatrice, catalizzava intorno a se tutte le attenzioni. È stata di grande supporto e aiuto al suo gigantesco compagno di vita, Giorgio ALMIRANTE. Una grande madre, oltre che grande amante degli italiani.
Il valore più importante che ci ha instillato è quello della solidarietà, in senso sociale, dell’apprezzamento delle persone più deboli”.
Lascia un partito che, da opposizione pura, si appresta a diventare – a dire di sondaggi univoci – il primo d’Italia. Ciascun esponente serba in se un episodio, un gesto affettuoso da ricordare e raccontare ma anche il ricordo di qualche ramanzina.
“Da Donna Assunta si accettava tutto – sottolinea ancora STORACE – Era la vedova di un leader amato come pochi da chiunque tra noi, noi missini. Ci teneva tantissimo a quella sigla (MSI-DN), a quel partito, a quella comunità.
Ha rispettato chi ha deciso di seguire l’avventura in Alleanza Nazionale, ma quelle origini gloriose non dovevano toccarle. Nessuno si azzardò mai”.
Altri ricordi: “Donna Assunta girava tutta Italia, ovunque la chiamassero, esattamente secondo l’esempio del marito. È stata rispettata anche dagli avversari politici della Destra (vedi i salotti con BERTINOTTI e le condoglianze di ROSATO per Italia viva) in quanto era vista come una donna capace di combattere. Quel tipo di donna che nessun uomo degno di questo nome vorrebbe mai avere contro. Non dimenticava nulla e sapeva giudicare chi faceva bene e chi sbagliava. Ha sempre avuto la straordinaria capacità di saper valutare ccorrettamente le persone che incontrava. Una qualità tipica delle donne di quel sud che amava. L’Italia, non solo quella di Destra – hanno concluso i vari colonnelli di Fratyelli di Italia – ha perso una grande persona. Conserviamone tutti il ricordo che ha meritato”

Giorgio ALMIRANTE e Donna Assunta nel giorno del loro matrimonio

Da Giorgia MELONI e Gianfranco FINI gli ultimi due omaggi: “Se n’è andata un pilastro della memoria di Destra. Assunta ALMIRANTE ha raggiunto suo marito Giorgio. Una donna straordinaria, schietta, intelligente. Un pilastro della memoria storica della Destra italiana. A nome mio e di Fratelli d’Italia esprimo il più profondo cordoglio per questa scomparsa, insieme al rispetto e alla gratitudine per ciò che Donna Assunta ha rappresentato per tutti noi. Addio!”.
Gianfranco FINI ricorda così il suo prezioso sponsor: “La scomparsa di Donna Assunta riunisce idealmente, nella commozione del ricordo, tutti coloro che sono stati iscritti al Movimento Sociale di Giorgio ALMIRANTE”.


N.B. Per quanto riguarda Osimo, l’unica possibile annotazione è riferibile alla storica visita di Giorgio ALMIRANTE in città, nella primavera del 1977, per l’inaugurazione di Radio Mantakas. Nonostante Donna Assunta fosse solita seguire il marito anche negli appuntamenti listati a sangue, nei terribili anni di piombo, quel pomeriggio dal corteo di auto che accompagnavano il Segretario in piazza Dante, non scese l’Imperatrice (della Destra italiana).


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