NO AD ANCONA E A PUGNALONI, SERVO SCIOCCO DEL PD
IL VOTO DI DOMENICA SPARTIACQUE DEI PROSSIMI 30 ANNI

NO AD ANCONA E A PUGNALONI, SERVO SCIOCCO DEL PD IL VOTO DI DOMENICA SPARTIACQUE DEI PROSSIMI 30 ANNI

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In ballo il futuro dei valori e l’identità cittadina della prossima generazione. No ad una città dormitorio


SCEGLI IL NUOVO SINDACO AL BALLOTTAGGIO DEL 9 GIUGNO

  • Dino LATINI (51%, 91 Votes)
  • Simone PUGNALONI (45%, 80 Votes)
  • Non so (3%, 6 Votes)

Total Voters: 177

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“Accade che gli abitanti di Osimo assumano sempre più spesso, a causa dei numerosi contatti col capoluogo, la tendenza ad anconetizzare, cioè ad utilizzare accento e vocaboli tipici della parlata dorica, considerata una varietà dialettale di maggior prestigio”.



Così pensava, già più di 100 anni fa, lo scrittore Giovanni Crocioni (nato ad Arcevia nel 1870 e deceduto a Reggio Emilia nel 1954) a proposito del vernacolo anconetano rispetto alla parlata degli osimani, neo sudditi del Regno d’Italia appena proclamato.

Alla verifica del tempo, nonostante le fosche previsioni del Crocioni, gli osimani, pare anche negli ultimi due secoli, abbiano continuato ad esprimersi come riesce a noi meglio: in stretto slang osimano (oggi in verità assai raro di ascoltare) ma non certo e giammai con le parole sdoppiate in uso ai purtulòti.
Troviamo l’escursus culturale, in relazione al voto amministrativo di domenica, strettamente connesso. In ballo: decidere se riconsegnare la città allo spirito e all’identità più viva dell’osimanità, premiata dalle Liste civiche di Dino Latini o se invece rassegnarsi ad istituzionalizzare i rapporti, con Ancona in particolare, legando a doppio filo il futuro delle Cinque Torri al destino del partito Democratico attraverso Simone Pugnaloni.



Anche o soprattutto a tutto questo – prima ancora del futuro del nostro ex ospedale, di riappropriarci di Astea e di mettere finalmente in cantiere la variante al tratto cittadino della 361 – risponderà la logica del voto.
Un voto che va al di la di un semplice cambio o conferma di Amministrazione; un voto che non è routine; un voto chiamato a determinare le certezze, almeno, dei prossimi due decenni: riprendersi la città o fare di Osimo, lentamente ma inesorabilmente, un sobborgo di Ancona fino a trasformarci in un maxi quartiere dormitorio?

Non fosse per la geniale intuizione di un giovane Latini, già nel 1999 e anni seguenti, di porre un significativo altolà alle smanie doriche di incorporare, come facilmente accaduto a nord con Falconara Marittima e a sud fino al Cònero, nuovi territori – decisivo il passaggio di Osimo da 25.000 a 35.000 abitanti – già oggi ci troveremmo, di fatto, a decantare con naturalezza le gesta di Stamura in luogo di Boccolino.

Tutto questo, con Pugnaloni ancora al vertice per un secondo mandato, avverebbe in maniera irreparabile con il Primo cittadino ligio agli input provenienti dal solito partito democratico, provinciale e regionale, come insegnano le fresche ferite sulla carne degli osimani sotto forma di ospedale negato e bollette sempre più care per foraggiare un Pd nazionale camuffato da impresa privata.

E c’è di più e di peggio: tutti questi cambiamenti in negativo, fortemente negativi, negativi dell’identità stessa proclamata con orgoglio e da sempre dai nati nelle Cinque Torri, andrebbero si a soddisfare le smanie di un Pd marchigiano senza freni, utilizzatore senza remora alcuna di un Cavallo di Troia chiamato Simone Pugnaloni, traditore di Osimo e servo sciocco del proprio partito… con un peggio ulteriore: questi colpi ripetuti inferti alla città coinciderebbero con il periodo di minor forza del Partito Democratico rispetto ai livelli consoni di appena pochi anni fa.
Riconsegnare le chiavi cittadine a Simone Pugnaloni aprirebbe definitivamente non solo le porte di Osimo ad un vicino-nemico che mai, nella storia – da antico porto di Osimo – si era concesso… ma lo farebbe in coincidenza con un venir meno dell’egemonia Pd in gran parte delle Marche.
OSIMO OGGI.it non vuole tutto questo e mette in guardia contro la trasformazione della città in isola infelice. No a tutto questo. Con coerenza no a Pugnaloni.


 

ELENA SCOMPARSA DALLA CAMPAGNA ELETTORALE SIMONE
DA MESI LA FIRST LADY INTROVABILE ACCANTO AL MARITO!
LATINI FAVORITO CON 16.000 ELETTORI, “X” A QUOTA 17.000
VANTAGGIO DI PUGNALONI SFONDANDO I 18.000 VOTANTI

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