OPERAIA IN UN’IMPRESA DI PULIZIE
E GROSSISTA INTERNAZIONALE DI COCAINA

OPERAIA IN UN’IMPRESA DI PULIZIE E GROSSISTA INTERNAZIONALE DI COCAINA

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Ramon definitivamente loco! I Carabinieri smantellano holding italo albanese

OPERAIA IN UN’IMPRESA DI PULIZIE
E GROSSISTA INTERNAZIONALE DI COCAINA

37 anni, di Treia, riforniva l’ambiente universitario maceratese e i giovani di Passatempo

Chiuso il cerchio sulla operazione “Ramon loco” iniziata ad aprile e maggio dai Carabinieri della Compagnia di Osimo.

Dopo gli iniziali arresti di Marco Pesaresi, tossico 38enne originario di Filottrano (noto come Ramon il pazzo, ma alla spagnola, “loco”, è più chic) e della sua compagna peruviana Maria Luza Morales, 24 anni, ammanettati a fine aprile; e dopo il game over decretato a metà maggio al capobanda albanese e ad un insospettabile corriere internazionale del modenese (capace di rifornirsi sul libero mercato di Rotterdam di cocaina a chili) è stata la volta della grossista locale, P.S., 37 anni, originaria di Treia ma residente a Macerata, titolare del traffico di cocaina della “Ramon loco Srl” per le piazze di Filottrano (che gestiva attraverso pusher) e spacciatrice in proprio per le città senza ancora validi “rappresentanti” come Recanati, Montefano, la stessa Montecassiano e la frazione osimana di Passatempo reclutando la propria affezionata clientela tra i giovani del posto e l’ambiente universitario maceratese.

La ragazza, celibe, di fatto uscita indenne dalle altre due precedenti operazioni, era riuscita a mandare avanti l’attività, nonostante la chiusura del rubinetto diretto con l’Olanda, grazie ai forti quantitativi acquistati che hanno reso P.S. autosufficiente per diversi mesi; a tradire l’attività della maceratese, come negli altri casi, ha molto influito il tenore di vita sopra le righe tenuto, non in linea con le reali possibilità economiche di una dipendente di impresa di pulizie.

Tutto questo è stato definitivamente spezzato e interrotto grazie alle preziose indagini di Polizia giudiziaria portate avanti incessantemente dai Carabinieri del Nucleo Operativo osimano e dalla Stazione di Filottrano, guidati dal Luotenente Luciano Almiento e a cui, nella fase finale, si sono aggiunti i militari della Stazione di Montecassiano e del nucleo Cinofilo di Pesaro, coordinati dal Maggiore Raffaele Conforti.

La complessa indagine da cui scaturivano specifici servizi di osservazione, controllo e pedinamento iniziati a Filottrano e a Passatempo, continuati nel Maceratese, soprattutto a Montecassiano e tra Recanati, Montefano, hanno consentivano di chiudere il cerchio mettendo ogni pedina al proprio posto di comando di una autentica associazione criminale.

Si è così giunti, nel fine settimana scorso, ad individuare ed arrestare in flagranza di reato per “Detenzione illegale di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio” l’insospettabile operaia di Treia, incensurata, punto di riferimento per lo spaccio maceratese.

La grossista, attorno alle 18:00 di venerdì, si è vista circondata e bloccata, all’uscita della propria abitazione e mentre era intenta a salire a bordo di una Volkswagen Polo di colore bianca di proprietà, da un nugolo di uomini.

La donna, senza opporre alcuna resistenza, ha assistito alla immediata perquisizione domiciliare e dell’autovettura che la Procura di Ancona aveva già autorizzato delegandone il compito ai Carabinieri; perquisizioni che hanno dato esito positivo.

Nella propria camera da letto della donna, nascosti abilmente all’interno di un lettore Dvd, venivano trovati circa 310 grammi di hashish, un bilancino di precisione, un cellulare, una agendina riportanti nominativi di acquirenti e somme di denaro varie, nonché altri 1.000 euro provento di spaccio.

Più che un lettore Dvd una autentica cassetta di sicurezza, “scardinata” dal fiuto e dall’esperienza dei militari osimani.

Contemporaneamente al blitz ai danni della grossista, altri Carabinieri hanno intercettato, sempre a Montecassiano, tale M.P., come la donna originario di Treia, incensurato, 35 anni.

All’uomo, pure ufficialmente operaio, condotto in caserma, è andata meglio dal momento che la legge di questo strano Paese – così come risulta da troppo tempo combinata l’Italia – di fatto tutela gli spacciatori che, pur venendo sorpresi con droga destinata allo spaccio, grazie ad una quantità ritenuta non particolarmente rilevante, riescono a schivare il disturbo del carcere anche in caso di fragranza!!!

Il ragazzo, non avendo precedenti specifici, ha infatti potuto usufruire in partenza di un trattamento migliore consistente in una semplice denuncia a piede libero. Questo nonostante M.P. sia stato riconosciuto nell’indagine acquirente e complice dell’addetta alle pulizie!

Per l’uomo solita perquisizione veicolare, una Ford Focus di colore grigio, nonchè domiciliare che davano, una volta di più, esito positivo. Esattamente, nella camera da letto del fermato, all’interno di un sottofondo ricavato nell’armadio, i cani del gruppo pesarese cinofilo hanno odorato 40 grammi circa di hashish e altri 15 grammi di marijuana, nonché il solito bilancino elettronico, materiale atto al confezionamento dello stupefacente e la somma in contanti di 480 euro.

Lo stupefacente e i materiali vari rinvenuti venivano sottoposti a sequestro, mentre il denaro sequestrato versato, insieme al contante rinvenuto in casa della donna, in due libretti giudiziali.

Di quanto accertato gli uomini del Maggiore Conforti hanno fornito immediata informazione al dottor Rosario Lioniello della Procura di Ancona, titolare dell’indagine, mentre per l’arresto della donna veniva data comunicazione al Sostituto procuratore di turno, dottoressa Micaela Piredda della Procura di Macerata; concordato l’arresto, il magistrato ha così disposto la traduzione e reclusione della donna presso il carcere femminile pesarese di Villa Fastiggi.

Ultima formalità, in genere interessante, l’esame dell’agenda di lavoro trovata in casa e sequestrata alla grossista maceratese, contenente nomi, cognomi e denaro dei giovani clienti, maceratesi e osimani; il documento, oltre che fondamentale per la ricostruzione dei traffici illeciti messi in piedi dalla “Ramon loco Srl”, definisce in maniera inoppugnabile la gravità del quadro inquietante scaturito dallo spaccio e dalla conseguente misura degli introiti illegali che avevano trasformato l’umile vita di una dipendente di impresa di pulizie in una brillante donna in carriera, con affari purtroppo fuorilegge.

LA GIUNTA REGIONALE HA DECISO:
“MORTE ANCHE AL PRONTO SOCCORSO!”
VICENDA SAMUEL, IL TG5 CI CITA A METÀ RITARDI? SOLO COLPA DELLA BUROCRAZIA...

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