Puntuale come una sentenza, il Mattarella bis presenta il conto ai partiti. Tranne i Democratici (+0.9%) tutti i partiti a favore della riconferma del Capo dello Stato stanno perdendo consenso: Forza Italia -0.3%, 5 Stelle -1%. Guadagna esclusivamente la Destra di Fratelli d’Italia che vola al 21.90%
Puntuale come una sentenza: sorpasso effettuato per Fratelli d’Italia che, come ampiamente annunciato, supera i Democratici piazzandosi al primo posto fra i più partiti più desiderati dagli italiani. Desiderati, ovviamente, in un contesto, ancora per un anno, di puro sondaggio elettorale.
L’ultima rilevazione, effettuata in data odierna dall’accreditata agenzia Dire-Tecnè, fotografa Giorgia MELONI e soci a quota 21.90%, ovvero in rialzo di oltre un punto, esattamente 1.3%, rispetto al carotaggio effettuato la settimana scorsa.
Secondo posto per l’ex “francese” Enrico LETTA pur in presenza di un +0.9% guadagnato da una settimana all’altra e che pone il Pd a quota 21.40%.
Perde terreno, come inevitabile, la Lega di Matteo SALVINI capace di dire addio, dalla convergenza su MATTARELLA ad oggi, allo stesso numero di elettori in navigazione verso la Destra, -1.4%, pari al risultato del 17.10%, dato per la prima inferiore – udite, udite – rispetto al dato reale (17.35%) conquistato alle Politiche nel 2018!
Se tutti i voti persi da SALVINI dirottano a Destra dalla MELONI, nessun vantaggio, da una tale redistribuzione del potere, è tratto da Forza Italia, nemmeno avvalendosi della quarta gamba Udc. Insieme i partiti centristi sommano giusto l’8.80%, buon dato per quanto inferiore dello 0.3% al 9.10% di sette giorni prima.
Totale consenso stimato per il Centro-Destra: 47.80%, praticamente maggioranza.
Sull’altro fronte i grillini, al pari dei leghisti, scontano anche essi il consenso rinnovato a DRAGHI; se si votasse oggi Conte e compagnia stenterebbero, infatti, a portare a casa voto oltre il 13.10%.
Buono il risultato teorico previsto dalla Dire-Tecnè per la eventuale federazione tra +Europa e Azione. La somma tra il movimento sponsorizzato da Carlo Calenda e i vecchi radicali porterebbe ad un interessante 4.8% da piazzare a caro prezzo sul futuro borsino in casa di un Centro-Sinistra in teorica difficoltà.
Stabili gli altri partitini di contorno: Italia Viva al 2.80%, Sinistra italiana 2.40% e Verdi 2.30% e altri 1% per un teorico di opposizione al possibile governo del 43% consegnato al Centro-Sinistra.
Disperso in quasi il 10% del restante quorum il resto dei super micro partitini senza speranza (Casa Pound, Potere al popolo!, partito Comunista e cento altri.
Massimo Pietroselli