Archiviata la vicenda di Portorecanati con al centro due amici fidardensi. La punta delle forbici conficcata vicinissima al cuore dopo uno scarto dell’auto in corsa
Avrebbe potuto uccidere il proprio miglior amico; ma dietro il gesto di restituirgli le cesoie da giardinaggio, compiuto mentre si trovava alla guida del proprio furgone, non si è accorto che l’attrezzo per poco non stava conficcandosi all’altezza del pericardio!
Per la verità neanche l’amico involontariamente colpito – entrambi 41enni di Castelfidardo – si era accorto di nulla, tanto che i due avevano raggiunto, mercoledì sera, la vicina Portorecanati per un gelato in compagnia.
A rendere evidente l’accaduto, tanto da far pensare ad una azione deliberata, ha pensato la sorte che ha voluto far crollare a terra il fidardense non appena messo piede nella Gelateria del Corso della cittadina rivierasca.
Nessun litigio o conti da regolare ma una semplice e banale manovra azzardata, complice una frenata o uno stop improvviso, e per poco il fato si sarebbe trasformato in tragedia.
E si perchè l’uomo raggiunto dalla punta acuminata del forbicione ha seriamente rischiato di rimetterci la vita. Un colpo più profondo o un centimetro più avrebbe potuto causare danni irreparabili che, oltre a costare la vita del malcapitato, avrebbe certamente messo in grave difficoltà la posizione dell’altro fidardense.
Per fortuna tutto si è risolto con la presa d’atto di un gigantesco equivoco… ma c’è voluto l’intero week end – a Carabinieri di Portorecanati e Procura di Macerata – per fare chiarezza sulla dinamica e ricostruirla con filo logico.
Giunti i soccorsi in gelateria per quello che sembrava essere un malore improvviso del fidardense, i sanitari del 118 già in ambulanza, nel trasportare l’uomo in ospedale a Macerata (seguito in auto dall’altro amico ancora inconsapevole di quanto stava avvenendo), han messo poco ad accorgersi della realtà: una profonda ferita da taglio e punta all’emitorace sinistro.
Vista la gravità della situazione il ferito, dal pronto soccorso di Macerata, è stato trasferito a Torrette per un intervento urgente, mentre l’amico, sempre più preoccupato dagli accadimenti a catena, aveva fatto ritorno a casa, in attesa di notizie confortanti.
A portare le notizie, nel cuore della notte, hanno pensato gli stessi Carabinieri di Portorecanati, inviati dal sostituto procuratore maceratese Enrico Barbieri per sequestrare cesoie, furgone e persino gli indumenti indossati dal povero 41enne.
Con il sequestro anche la notifica di essere indagato per le lesioni personali aggravate, reato sottoscritto d’ufficio dalla Procura.
Un week-end di batticuore e di giusta paura andato fortunatamente dissolvendosi con l’uscita dal pericolo di vita dell’accoltellato per caso e le dichiarazioni a discarico dell’amico, vero amico del cuore.
Solo un gigantesco equivoco. I due si ritroveranno molto presto a Portorecanati per riprendere da dove erano stati interrotti, due coni caffè, torroncino e panna. Molta panna!