I 18 Senatori renziani, ammesso e non concesso dovessero restare compatti nella sfiducia in aula, facilmente rimpiazzati dai cosiddetti “costruttori”, già benedetti da Mattarella: ex Pd, ex 5 Stelle a cui aggiungere qualche immancabile responsabile alla Scilipoti. E l’Italia va
92 senatori in forza al movimento 5 Stelle, 35 al partito Democratico, 6 di Liberi e uguali, 5 del gruppo alto atesino SVP, 4 senatori eletti all’estero e poi i 6 nominati a vita per raggiungere quota 148 di favorevoli alla nascita del possibile nuovo Governo Conte 3.
Orfano, in teoria, dei 18 senatori di Italia Viva, a Giuseppi per toccare il porto maggioritario dei 162 consensi mancano ancora esattamente 14 responsabili. Dove trovarli? Assoldato pacificamente alla causa Pier Ferdinando CASINI, il gruppo non dovrebbe trovare difficoltà ad “arruolare” il giornalista Sandro RUOTOLO, lady MASTELLA Alessandrina LONARDO, probabilmente i 3 radicali di +Europa con cui giungere a 154, quota importante ma non ancora sufficiente.
La caccia ai costruttori del Conte 3 – così si è affrettato a ribattezzarli Sua Maestà MATTARELLA – senza voler dar credito ad una clamorosa marcia indietro di gran parte dei 18 senatori renziani di Italia viva, potrebbe passare attraverso il riarruolamento di alcuni ex Senatori già cacciati dai 5 Stelle, vedi Gianluigi PARAGONE, Mario GIARRUSSO, Lello CIAMPOLILLO, Luigi DI MARZIO, Tiziana DRAGO, Marinella PACIFICO, Gianni MARILOTTI, ecc. con cui il pallottiere toccherebbe il bel numero di 161, ancora insufficiente di 1 unità appena per riparare nuovamente l’incrociatore Conte, per la terza volta in tre anni, nel porto di maggioranza.
Vediamo cosa offre ancora, a caro prezzo, quanto resta del gruppo misto: in vetrina abbiamo l’avvocato pugliese Maurizio BUCCARELLA, il giornalista ex Dem udinese Tommaso CERNO, il docente universitario novarese Carlo MARTELLI e il consulente bolzanino Gianclaudio BRESSA.
Giusto quattro nomi per appena un ultimo voto da acquisire alla causa della XVIII Legislatura (iniziata il 23 marzo 2018) da acquisire anche magari in puro modello Domenico SCILIPOTI, fondatore del Movimento di Responsabilità nazionale, in passato tanto sbeffeggiato da quella Sinistra che oggi si appresta a goderne.
A tanto ben di Dio serve aggiungere anche la voglia di dire si ad un terzo Governo Conte, capace di scongiurare elezioni e assicurare due anni di stipendio, palesata tra le righe da almeno qualcuno dei 3 componenti il gruppo di Centro-Destra IDEA e CAMBIAMO: il riferimento è al piemontese Massimo BERUTTI, all’ex azzurro Gaetano QUAGLIARIELLO, fino all’imprenditore milananese Paolo ROMANI, approdato al guppo misto dopo aver abbandonato Forza Italia.
Domanda finale: dopo Matteo SALVINI nell’estate 2019 è proprio sicuro, l’altro Matteo, di aver fatto bene i conti?
Massimo Pietroselli