TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE
RIARRESTATO “RAMON EL LOCO”
RESTERÀ IN CARCERE FIN QUASI IL 2021
I Carabinieri riportano dentro Marco Pesaresi; condanna non appellata a due anni e mezzo.
Nuova levataccia mattutina per “Raimondo il pazzo”, in arte, letteralmente dallo spagnolo, “Ramon loco”, al secolo con un decisamente più banale Marco Pesaresi… non all’altezza di una carriera malavitosa di primo piano.
A ricondurlo nell’abituale cella di Montacuto sono stati i Carabinieri di Filottrano, coordinati dal Maggiore Raffaele Conforti, bravi a trovarlo in casa alle 5.30 del mattino e a fargli scattare le manette ai polsi su richiesta dell’Ufficio esecuzioni penali.
Trovare in casa Raimondo il pazzo alle 5.30 del mattino, ovvero in pieno orario di lavoro nel settore coca e affini, non è mai semplice; anche stavolta però i militari sono apparsi bravi e fortunati bussando alla porta di casa, in quel di Filottrano, senza perdere tempo; il 6 giugno il provvedimento di restrizione in carcere è stato firmato dal Pubblico ministero Irene Bilotta e questa mattina, al primo tentativo, il “Signore della droga”, altro appellativo con cui Pesaresi ama farsi riconoscere, è stato prelevato già all’alba del giorno successivo e invitato a proseguire il sonno in una più sicura cella.
Stando alle condanne rimediate, Pesaresi non dovrebbe metter piede fuori da Montacuto prima del non vicinissimo 12 novembre 2020, con ciò lasciando un vuoto importante nel quadrilatero di competenza (Filottrano, Appignano, Montefano e Recanati) definito dallo stesso Ramon come una sorta di imprendibile fortezza su cui agire non troppo disturbato.
Stando ai lunghi trascorsi di spacciatore di Marco Pesaresi – 39 anni, capacitare di un movimento mensile fino a 60.000 euro – l’uomo aveva creato nel tempo un proprio territorio di rappresentanza, a cavallo tra le province di Ancona e Macerata, in cui muoversi quale legittimo punto di riferimento di decine di pusher locali, in genere giovanissimi consumatori, in alcuni casi persino adolescenti.
Ma tra le conoscenze lavorative del “loco” e della sua amante, una peruviana compagna di disavventure giudiziarie al pari dell’uomo, non mancavano ovviamente adulti e persino personaggi con un buon nome e una reputazione da difendere. Tutti legati a doppio filo all’utilizzo di cocaina, hashish e marijuana.
L’ultima volta che Ramon el loco aveva messo piede nelle patrie galere, il 30 aprile dell’anno scorso – da prima a Montacuto e poi nell’inevitabile domiciliari – lo aveva fatto grazie ai Carabinieri di Osimo, sguinzagliati da Conforti sulle sue tracce dal tenore di vita esagerato, fuori portata rispetto ad un personaggio ufficialmente operaio e capace di rari lavoretti per sbarcare il lunario, figurando oltretutto nel doppio ruolo di tossicodipendente e spacciatore di primo livello.
Con il riarresto del pluri pregiudicato jesino, residente ad Appignano e spesso ai domiciliari a Filottrano, si chiude un canale di riferimento importante per l’apprezzata clientela di due province, ora costretta a cercare altrove il modo di buttare la propria vita.
A far scoccare l’ora dei conti l’ultima sentenza emessa il 14 dicembre scorso dal Tribunale di Ancona ed evidentemente non appellata da Pesaresi.
Con lo scoccar della mezzanotte del 31 dicembre, il verdetto di condanna relativo alla detenzione illegale di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, emesso in concorso e aggravato da numerose recidive, si è – di fatto – tramutato in definitivo con la condanna a 2 anni, 5 mesi e 20 giorni di reclusione, oltre a 12.000 euro di multa, solo da espiare.
CONDANNATO A MARZO A 5 ANNI E 4 MESI ARRESTATO AD APRILE CON 2 ETTI E MEZZO DI COCA!
VINCE LA COLLABORAZIONE CON I CITTADINI PER I CARABINIERI UN 2017 DA RECORD!