Momento magico per la boxe nostrana che miete successi su tutta la linea: l’osimano si è laureato Tricolore per 3-0 mettendo d’accordo i giudici; definitivamente emersa la professionalità e l’esperienza della Boxing club Castelfidardo; prova superata anche per la prima volta del pubblico di casa (caldo e numeroso tipo stadio); ma soprattutto esulta il movimento pugilistico provinciale portando a casa con l’anconetano Occhinero, vincente a Ferrara, anche il titolo Italiano dei pesi Piuma
Signore e signori, ecco a voi la boxe! Davvero un crescendo, in stile tipicamente rossiniano, ha costellato l’avventura osimana della boxing club Castelfidardo e di Charly METONYEKPON, laureatisi sabato sera, dinanzi ad un buon pubblico ospitato dal PalaBaldinelli, vincitori veri.
Vincitori veri non solo dell’ex campione in carica Arblin KABA, sconfitto dal pugile osimano più nettamente del 94 a 92 decretato da due giudici su tre; vincitori veri, specie i Maestri Andrea GABBANELLI e Daniele MARRA, di una scommessa partita nell’ancor recente 2010 e oggi capace di pagare moneta sonante sotto forma di titoli italiani e soprattutto di seguito agonistico e – da oggi – diremmo, anche, persino di rinnovato interesse generale verso il dimenticato ma mai del tutto cancellato movimento pugilistico.
E’ stata anche la prima volta – e che prima volta – di Osimo nel mondo della boxe. A memoria d’uomo non si ricordano episodi, anche lontani o lontanissimi nel tempo, che abbiano mai sfiorato la città nel confronto con la nobile arte.
Nessuna palestra cittadina ha mai ospitato una scuola di pugilato degna di questa nome e nessun osimano, prima di Charlemagne METONYEKPON, 26 anni, originario del Benin ma osimanissimo più di tanti, si è mai sognato di infilarsi i guantoni, neanche per gioco.
Anche la scelta stessa del PalaBaldinelli, decisamente comodo per lo spazio messo a disposizione quanto inedito per il tipo di spettacolo chiamato ad ospitare, poteva sembrare azzardata, dettata da un ottimismo irrazionale.
In realtà tutto si è rivelato al limite della perfezione; ogni mossa studiata a tavolino è così andata a dama, a cominciare proprio dal numero dei presenti, decisamente oltre il migliaio per tutta la serata, con punte di 1.200/1.300 persone per il combattimento finale più atteso.
Certo molti erano i presenti accorsi da Castelfidardo per sostenere Charlemagne, Ramo e gli altri giovani pugili esibitisi nella parte di attesa; e molte sono state anche le presenze specializzate, da fuori provincia e regione, accorse ad Osimo grazie al richiamo dell’evento. Ma molti, nonostante un prezzo di ingresso equo ma sconosciuto dagli osimani che seguono le proprie squadre, sono stati anche gli sportivi di casa che non hanno voluto perdersi l’occasione per gustare la differenza tra un macth in tv (dato in diretta da Sky) e uno scontro seguito dal parterre a bordo ring.
Ovviamente non c’è partita. Tutto un altro spettacolo. Con Charly accolto a bordo ring da una autentica ovazione dal PalaBaldinelli e sostenuto fino alla decima e ultima ripresa con un tifo, crescente, da stadio.
Uno spettacolo, la boxe, anche per donne. Chi avrebbe potuto dirlo? Diverse le mogli e fidanzate che hanno scelto di seguire il proprio uomo in un sabato diverso e staticamente interessante anche il dato streaming della parallela diretta Facebook offerta da OSIMO OGGI che ha visto, sin qui, un migliaio di spettatori aggiungersi ai presenti, equamente divisi tra maschi e femmine.
Insomma il pugilato, l’entusiamo di Charly fin dalla sua chiamata sul ring e fino all’ultima foto-ricordo a notte fonda, la competenza e la modestia dei due Maestri fidardensi, hanno bucato il “video” e probabilmente contribuito a gettare un seme prezioso, in città, affinchè il miracolo della boxe possa crescere e moltiplicare consensi.
Alle due amministrazioni, quella di Osimo e quella “in casa” di Castelfidardo, e a quella della Regione Marche, già sollecitata dal Coni ad aprire maggiormente i cordoni della borsa, toccherà ora il compito, non facile, di credere nel movimento fidardense, sostenerlo adeguatamente, creargli i nuovi spazi necessari, insomma riservare quell’attenzione particolare che i ragazzi della Boxing club, oltre il successo Tricolore di Charly, stanno dimostrando di meritare.
La sfida tra un KABA presentatosi stranamente ad Osimo come “vittima sacrificale” e un METONYEKPON leonino che ha terribilmente voluto il successo fin dalla galvanizzante uscita dallo spogliatoio, ha detto che il successo non è mai stato in discussione, sin dai primi round.
3 a 0 il verdetto dei giudici (con il terzo direttore di gara a sentenziare un più netto ed equo 98 a 92) che hanno fotografato, con giudizio unanime, non tanto la superiorità di Charly ma certamente la maggior determinazione, la grinta, il desiderio debordante dell’osimano di strappare la Cintura di nuovo campione d’Italia Super Leggeri.
METONYEKPON, subito a proprio agio contro un avversario apparso timoroso o forse troppo condizionato dall’idea che sarebbe bastato controllare le sfuriate dell’avversario, in pratica non è mai entrato “in partita”, subendo per larghi tratti l’iniziativa e l’intraprendenza, anche tecnica, del marchigiano.
Quando ormai, a metà incontro, KABA ha percepito di essere in svantaggio, era ormai troppo tardi per reagire; anzi METONYEKPON, controllate senza danni un paio di riprese tentate dal bolognese, ha poi chiuso il macth alla grande, tornando ad attaccare e a giustificare la decisione di vittoria ai punti.
Il resto è stata solo gioia, al PalaBaldinelli e immaginiamo in molte case collegate al palas in tv o in Rete, per una vittoria che tutti si auguravano solo… sottovoce, come timorosi di disturbare la cattiva sorte sempre in agguato.
Oggi, invece, tutto il movimento, come successo a caldo, tributando al nuovo Campione d’Italia il meritato bagno di folla finale, può urlare alta la propria gioia per aver creduto, voluto e portato a casa una vittoria semplicemente dal significato storico. Perchè questo, semplicemednte, è quanto successo.
Una affermazione, a dimostrazione della valutazione unanime riservata dai tre giudici a bordo ring, neanche messa in dubbio dall’ex campione che ha sportivamente accettato, al di la di rari giudizi di parte ascoltati qua e la in Rete da giornalisti troppo tifosi, la superiorità del proprio avversario.
E ora? Detto che la serata si è confermata addirittura storica, per il movimento pugilistico marchigiano, con il contemporaneo successo, sul ring di Ferrara, dell’anconetano peso Piuma Mattia OCCHINERO (allenato dai Maestri Marco CAPPELLINI e Carlo CENSORI) sul beniamino di casa Mattia MUSACCHI, battuto per ko al terzo round.
E ribadito come le Marche, in poche ore, abbiano quindi acquisito ben due titoli italiani professionisti, strappando in entrambe le occasioni il titolo ai precedenti detentori emiliani, non resta che guardarsi intorno e volgere l’obiettivo all’Europa!
Un obiettivo al momento prematuro per Charly che prima dovrà combattere e dettare la propria legge in almeno un paio di incontri nella difesa del titolo appena conquistato; non di meno la corona italiana Super Leggeri pone, in automatico, l’interrogativo di confermarsi, appena ce ne sarà l’opportunità, a livello continentale con avversari oggi alla portata di METONYEKPON. Insomma la favola è appena cominciata; ed è cominciata ad Osimo con un osimano insediatosi con pieno merito sul podio più alto d’Italia. E’ nata una stella!