Piazze piene ma urne troppo vuote; gli errori si pagano e siano di insegnamento in vista del 2020
Perde il leghismo alla Salvini in Sicilia.
Questo il dato elettorale più importante che i 5 Comuni siciliani, ieri al voto di ballottaggio, hanno fornito ai “lumbard” in salsa sicula.
Da soli non si vince! Sembrerebbe un dato pacifico a tutti (tranne che ai grillini) eppure anche il turno elettorale di ieri non servirà a far comprendere ai leghisti la lezione.
Il dato affiorato dai ballottaggi di Caltanissetta, Castelvetrano, Gela, Mazara del Vallo e Monreale dice inequivocabilmente che non c’è posto per alternative diverse dal Centro-Destra e dal Centro-Sinistra, con i 5 Stelle terzo incomodo.
Alla vigilia del voto alle Europee, che dovrebbe consegnare alla Lega un record di voti tanto grande tanto inutile da spendersi senza gli alleati tradizionali, gli elettori leghisti si interrogano sul cosiddetto “voto utile”, specie in chiave locale.
Votare l’idea ma danneggiare la persona o fare l’esatto contrario? Osimo dimostrerà a chiare lettere, ce ne fosse bisogno, che andare a fondo sostenendo un partito che a livello locale non consentirebbe di far bene neanche ricorrendo ad ampie dosi di fantasia e ottimismo… non è la cosa migliore da farsi.
E allora da proviene questa idea stramba, rilanciata a macchia di leopardo sullo Stivale, di contarsi e fare da soli quando invece alleandosi a forze omogenee espresse dal territorio si sarebbe potuto vincere, anzichè stra perdere e soprattutto avere a disposizione 5 anni di tirocinio gratuito in vista di una crescita ulteriore?
Mistero. Spiegabile, tutto al più con la miopia politica di troppi Arrigoni dislocati dal Carroccio al di sotto del Po per governare i nuovi territori.
Contenta la Lega, in ogni caso, tutti contenti.
Come a Mazara del Vallo e a Gela, ad esempio, dove i nuovi Sindaci sono stati appena eletti da pezzi del Centro-Destra uniti a pezzi del Centro-Sinistra locale, coalizzati contro la Lega.