SOSTIENI OSIMO OGGI E ANCHE DOMANI
Sostieni la stampa cittadina con un contributo, piccolo o grande, a piacere.
Godere di una voce in più locale pronta a raccontarti, ogni giorno, la città costituisce un “tesoro” di informazione da difendere soprattutto con il contributo di ciascun osimano.
Grazie per aver pensato anche a OSIMO OGGI.
Grido di dolore per traffico, gas di scarico, polveri sottili, smog e incidenza malattie
SUCCESSO PER LA PROTESTA
“CI AVETE ROTTO I POLMONI”
OSIMO STAZIONE DICHIARA
GUERRA ALL’AMMINISTRAZIONE
Picco di 300 manifestanti, compresi bebè al collo delle mamme, per urlare no alla politica
Iniziamo dai numeri che hanno decretato il successo della manifestazione “Ci avete rotto i polmoni”, organizzata lunedì pomeriggio dal Comitato Salute e Ambiente di Osimo Stazione e Abbadia.
Una ventina, tra poliziotti, carabinieri e vigili urbani, gli uomini addetti alla sicurezza che hanno garantito la regolarità della protesta.
Oltre un centinaio invece ragazzini – da 1 a 18 anni – che per un paio d’ore hanno fanno un gran chiasso e tenuto alto l’interesse degli stralunati automobilisti con grida, fischietti e slogan; almeno una cinquantina le mamme, di tutte le età, che si sono unite ai figli per reclamare un più chiaro diritto alla salute e alla qualità della vita, messi in crisi alla Stazione da traffico e smog crescenti; altri 50 circa gli adulti maschi che hanno partecipato con convinzione alla serrata della statale e altrettanti i semplici curiosi che, idealmente, hanno parteggiato per le ragioni, quasi tutte credibili, dei manifestanti.
Altre cifre? Quasi tre ore la durata di quello che, viste le dimensioni del successo, sarà certamente un appuntamento da ripetere; almeno 4 chilometri a sud e altrettanti a nord le code di auto, camion e pullmann rimasti intrappolati dal prolungato andirivieni del popolo di Osimo Stazione sui due passaggi pedonali presenti nel centro della frazione.
Ritardi medi per ciascun automobilista calcolati in circa mezz’ora che gli organizzatori auspicano possa essere stata utilizzata, dai più, per ragionare serenamente e comprendere le motivazioni profonde.
Zero gli amministratori di Osimo che hanno deciso, a torto, di non mescolarsi alla protesta contro le istituzioni regionali, provinciali e – a caduta – comunali, insensibili alla risoluzione di almeno parte degli urgenti problemi.
Zero anche i consiglieri comunali di maggioranza (ivi compresi i rappresentanti dell’elettorato di Osimo Stazione) e persino zero anche i rappresentanti del Consiglio di Quartiere, insensibile alle ragioni del comitato ambiente capitanato dal Presidente Roberto Torresi e coadiuvato dall’infaticabile Monica Bordoni (Su la Testa) a cui va il record di attraversamento della Statale Adriatica, su strisce o dove capitava, calcolato in 37 passaggi, uno più, uno meno.
Cosa chiedono, a nome dell’intera frazione, quanti ieri pomeriggio c’hanno messo tempo, faccia e credibilità? Una serie di soluzioni, con problemi a vario livello, alcune delle quali sacrosante e altre certamente pretestuose (come il ripristino, dopo la rovinosa caduta del ponte sull’autostrada, dell’infrastruttura che causerebbe un incremento e surplus di traffico… non dimostrato dalla logica).
Tra le richieste passibili di soluzione, sostenuta fin’ora invano dalla firma, di 750 cittadini, in calce ad una petizione presentata a novembre 2016, figura il piazzamento in zona di una centralina atta a rilevare la sostanza e la qualità di polveri sottili (Pm10) presenti nell’aria.
Ad Osimo Stazione, sembra, che la gente tenda ad ammalarsi di più e peggio rispetto alla media osimana e questo verrebbe addebitato proprio alla respirazione in sovrappiù dei gas di scarico, diluiti nell’aria in quantità crescente, pari all’aumento inevitabile del traffico.
Detto che la figura di Pugnaloni anche ieri ha puntualmente perso punti di popolarità, stavolta in quantità industriale, necessari come… l’aria per pensare di conquistare un secondo mandato ormai prossimo all’appuntamento elettorale e detto che la figura dell’alter ego Dino Latini, seppur non invocato apertamente dai manifestanti, ha aleggiato tra la maggioranza dei presenti quale possibile salvatore della situazione venutasi a creare, andiamo ad esaminare richieste e possibili soluzioni.
PONTE CADUTO SULL’AUTOSTRADA.
Ci vorranno tempi biblici per la rimessa in ripristino ma questo – a nostro avviso – non migliorerà e non peggiorerà lo stato di Osimo Stazione in quanto nessun camion o auto che avrebbe utilizzato il cavalcavia – in direzione mare o verso Castelfidardo – ha ragionevolmente imboccato la Statale con direzione nord.
TAMPINARE AD ALTI LIVELLI LA SOCIETA’ AUTOSTRADE
Permettere la percorrenza gratuita a vita, anche limitata ai soli mezzi pesanti, del tratto Loreto-Osimo e viceversa è una richiesta che sa molto di miracolo e a cui nessun santo riuscirebbe a prestar fede; difficile anche pensare di strappare la gratuità per un certo periodo limitato (diciamo un anno?, vogliamo dire un paio di semestri estivi?) da incassare come risarcimento per il ponte caduto che, anche se non c’entra nulla, può sempre venir agitato come concausa del surplus di traffico.
Difficile riuscirci ma un Sindaco volenteroso, con qualche entratura e soprattutto con il dono di rompere le palle tutte le mattine (tranquilli l’identikit non è quello di Pugnaloni) potrebbe avere qualche piccola chance.
COSA FARE SUBITO?
La prima cosa da fare è rimuovere quegli inutili e dannosi semafori apparsi da qualche tempo nel bel centro della frazione e a cui l’indubbio merito di appestare ancor più l’area grazie alla sosta forzata di auto, pulmann e mezzi pesanti fermi in coda!
Ideale sarebbe riuscire ad ottenere, con la rimozione dei semafori, anche la rimozione immediata, destinazione biblioteca comunale, di colui che ha avuto l’idea di fermare addirittura i due serpentoni lungo entrambe le carreggiate. Complimenti!
CHE ALTRO FARE?
Detto che la maxi rotatoria a monte della frazione qualche piccolo miglioramento al traffico lo porterà… ma non prima delle elezioni 2019, si potrebbe pensare di spendere dei soldi per allargare i circa tre-quattro chilometri di stradina di campagna a ridosso della ferrovia e metterla in condizione di reggere, almeno con senso unico sud-nord in modo da non avere particolari problemi di accesso e uscita dalla “variante”, il 50% del traffico pesante in circolazione.
Il vantaggio sarebbe quello di alleggerire sensibilmente il parco utenza, scaricando il grosso dei veleni in una zona di aperta campagna, quella appunto parallela alla ferrovia, e quindi non particolarmente abitata.
QUALE PERO’ LA VERA SOLUZIONE?
La soluzione capace di accontentare tutti ci sarebbe, non costa addirittura un solo centesimo e sarebbe di immediata attuazione. Basterebbe parlare con l’Amministrazione piddina di Camerano (per Pugnaloni non dovrebbe essere impossibile) e dire loro francamente:
“Caro Sindaco, ho vinto le elezioni nel 2014 al ballottaggio grazie a 2 voti decisivi, mio e di mia moglie. Per come me la sento, onestamente, non credo che un simile culo possa ripetersi… anzi temo che da qui al 2019 le cose possano solo che peggiorare. Ciò detto, aiutami! Aiutami a provarci. Osimo Stazione è la frazione più popolosa della città e ballano oltre 2.000 voti. Ho già chiesto alla società autostrade di mettere a dimora quante più alberi possibili (in virtù dei lavori per la terza corsia, Ndr.) ma sai cosa ci faccio con queste piante? No, Massimo (Piergiacomi, Ndr.) l’unico che potrebbe darmi una mano decisiva sei tu. E sai già come! Tutti gli anconetani e gran parte degli osimani che d’estate vanno al mare a Numana e Marcelli, andando ad aggravare la situazione smog di Osimo Stazione, potrebbero essere spinti ad arrivare dritti in spiaggia, in minor tempo e senza transitare per la Adriatica, percorrendo la Direttissima che dal casello arriva fino al Coppo e al Cònero. Mi sai dire come c…. può essere possibile che la gente ci pensi almeno un pò se la strada è tutto uno slalom di autovelox e telelaser?
Col c… una persona normale può preferire simili rischi! Si mette in coda alla Stazione e vai, arriva un quarto dopo ma non rischia la patente e con i soldi che darebbe a te ci compra gelato, parcheggio, ombrellone e anche una pizzetta a pranzo! E magari avanza pure qualcosa… Dai Massimo, fallo per me… almeno per questa estate e soprattutto la prossima…”.
RISPOSTA DI PIERGIACOMI (Sindaco di Camerano)
Non è possibile da riportare… troppi i bip che disarticolano tutti i ragionamenti. In ogni caso il succo del discorso è: no.
ULTERIORI RAGIONAMENTI
Detto che alla manifestazione suddetta è brillata anche l’assenza degli altri Comuni in qualche modo teoricamente interessato alla vicenda (Castelfidardo in primis visti che i suoi abitanti, per raggiungere il casello o Ancona, sono in gran parte costretti a servirsi del tracciato in territorio osimano) occorre saper guardare a entrambi i lati della medaglia.
Il traffico, lo smog, i problemi ad attraversare la strada sono tutte questioni reali che interessano, però, esclusivamente i pochi residenti e le molte attività commerciali che insistono direttamente sull’Adriatica. Il grosso dei residenti, piccoli, anziani e di qualsiasi età, vive in collina, discretamente lontano dai gas di scarico esalati dalle auto. In compenso le auto alimentano notte e giorno una delle poche frazioni, per non dire l’unica, capace di avere una economia diciamo così… interessante.
Minor traffico (la nuova variante di Senigallia insegna) significa certo aria migliore da respirare, meno rischi di contrarre malattie, più sicurezza sulla strada ma anche fonti di reddito nettamente sforbiciate.
Una equazione, quella tra miglior qualità della vita in cambio di minor denaro o anche viceversa, a cui è obiettivamente difficile saper rispondere, coltivando ognuno i propri legittimi interessi.
Ci si penserà durante la prossima protesta, tra un flash mob e l’altro, magari in presenza del vincitore (sarà ancora una volta maschio) della prossime elezioni.