Castelfidardo, l’episodio un anno fa nella gemellata Klingenthal, sanato con una multa di 500 euro
Ubriaco alla guida dell’auto comunale, con accanto il Sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani (Movimento 5 Stelle). Protagonista della vicenda, accaduta un anno fa in Germania ma venuta alla luce soltanto in queste ore, è l’Assessore al Turismo e Attività culturali del movimento grillino Ruben Cittadini, 45 anni, trovato positivo dalla polizia tedesca ad un controllo stradale anti ebbrezza.
La Seat Alhambra, di proprietà del Comune di Castelfidardo, si trovava legittimamente a Klingenthal, paesino gemellato con Castelfidardo, 8.000 anime nella regione della Sassonia, nei pressi del confine con la Repubblica Ceca.
Quella sera di maggio 2018, non immaginando la ferrea disciplina che regolamenta – diversamente dall’Italia dove molto è permesso – la vita del cittadino, Cittadini e Ascani hanno preso congedo da una cena con i colleghi sassoni, non immaginando che per il ferreo codice stradale germanico il tasso alcolemico da non superare è – come in Italia – dello 0.5 per mille e 0 se neo patentati o comunque under 21.
Non è dato sapere chi altri, in missione istituzionale nel nord Europa, fosse stato presente all’incontro e soprattutto se qualcuno altro, nell’evenienza, si fosse astenuto dal mangiare e bere (così come fanno i tedeschi in casi del genere) per potersi mettere alla guida senza problemi alcolici.
Sta di fatto che all’inflessibile poliziotto tedesco, rilevata l’infrazione, non è rimasto altro da fare che richiedere la somma necessaria per far ripartire il mezzo, ovviamente una volta esaurita la sbornia o usufruendo di altro autista.
Di questi particolari, ovvero della presenza di terze persone di Castelfidardo, nonostante le scuse ufficiali portate al Consiglio comunale fidardense sia dall’Assessore Cittadini che dal Sindaco Ascani, non c’è, allo stato, traccia evidente; per cui se ne deduce che Cittadini abbia messo mani al portafoglio e pagato la salata multa equivalente, per gli stranieri colti in fallo, in una ammenda raddoppiata di 500 euro.
Resta, poi, il mistero di fondo: per quale ragione due amministratori improntati alla massima rettitudine, trasparenza e onestà hanno scelto una salatissima trasferta in auto di quasi 2.500 chilometri (tra andata e ritorno) quando due banali biglietti aerei per Karlovy Vary, appena 37 chilometri dal paesino gemellato, avrebbero permesso un risparmio di denaro per le casse comunali, minori rischi e un viaggio più sereno?
La risposta non si è avuta dal dibattito in Consiglio comunale sollevato, nei giorni scorsi, dai banchi dell’opposizione e segnatamente da Solidarietà popolare attraverso l’intervento del consigliere Massimiliano Russo.
L’interrogazione è comunque servita per portare alla luce un episodio nascosto di cui si vociferava da tempo in ambienti politici e non. Essendo risultato multato il solo guidatore (Cittadini) e non anche raggiunto da verbale il proprietario della macchina (Comune) ecco che la città di Castelfidardo mai avrebbe registrato nulla di ufficiale su quanto accaduto in Sassonia.
Ai due protagonisti, ancorchè con grave ritardo rispetto ai tempi e soprattutto a Solidarietà popolare il merito di aver portato alla ribalta un comportamento che non ha fatto onore al Comune di Castelfidardo.
Sperando che la cosa, almeno, non si sia risaputa nella vicina Klingenthal, divertita, probabilmente, della solita “stupidità italiana”.