In mancanza di una cura anti Covid si fa strada la certezza che il piano vaccinale in corso finirà gioco forza con l’entrare a regime; destinato ad essere ripetuto su scala nazionale ogni autunno. Verso una scelta che non metta in crisi l’attività sportiva del Palas. Alla ricerca di una struttura non penalizzante
Vaccinazione anti Covid, è davvero il Pala Baldinelli il luogo ideale da destinare a nuovo utilizzo dell’impianto? Ci poniamo la domanda che, negli auspici di tutti, il Sindaco PUGNALONI si sarà da tempo posto con esito entusiasta verso il si.
Scrive Simone PUGNALONI, da quasi un mese, sulla propria pagina Facebook: “La trepidazione per l’avvio della vaccinazione di massa nel nostro territorio comunale è davvero grande.
Con questo spirito il Comune di Osimo, partecipando tramite Geosport alla manifestazione d’interesse indetta dall’Inrca per individuare il nuovo punto vaccinale, ha messo a disposizione il Pala Baldinelli, già sede dello screening di massa di gennaio”.
Ed ancora, questi i motivi alla base di una decisione che PUGNALONI non esita a definire ottimale:
“Questo perché la struttura: potrà essere allestita rapidamente, grazie ai nostri gruppi di protezione civile e alle associazioni di volontariato, sempre disponibili a supportarci in questi mesi di pandemia;
Ha ampi spazi interni, parcheggio esterno e tre bagni, tra cui uno per diversamente abili come richiesto nell’avviso Inrca;
Ha una posizione baricentrica rispetto all’intera vallata del Musone, potendo così servire anche i comuni limitrofi quali Loreto, Filottrando, Castelfidardo, Santa Maria Nuova, Offagna, Polverigi e Agugliano.
Inoltre, non dovessero ancora bastare quali motivazioni, PUGNALONI ritiene che anche laddove dovessero esistere (come esistono) soluzioni pubbliche in grado di soddisfare tutti i requisiti richiesti, si debba concedere la priorità all’offerta pubblica (chissà perchè?) rispetto alle potenziali soluzioni private.
Insomma il Sindaco pare davvero non nutrire alcun dubbio su quale sito sarebbe opportuno utilizzare; tanto che si parla che si parla già di un possibile canone di circa 30/40.000 euro, per il quadrimestre 15 maggio-15 settembre, a carico della Regione; Ente regionale a cui spetterà, a breve, la decisione di far propria l’indicazione dell’Amministrazione o se invece rivolgersi verso altri spazi.
Speriamo bene. E speriamo che per una volta PUGNALONI abbia fatto bene i propri conti; non fosse altro perchè trattasi degli stessi conti in capo ai cittadini osimani.
Per essere più chiari ed entrare nei timori della vicenda, c’è ragione di credere che il solito desiderio di apparire, sempre e comunque, malattia da protagonismo strutturalmente congenita nell’uomo PUGNALONI, possa sortire un brutto scherzo, a carico stavolta dello sport osimano.
Arriviamo al dunque con un interrogativo preliminare: come mai, vien da chiedersi, i vari Sindaci italiani che subito si sono fatti avanti proponendo la messa a disposizione di strutture simili al Pala Baldinelli, stanno in questi giorni ritirando la propria offerta?
La risposta sta tutta nel periodo che l’Amministrazione PUGNALONI penserebbe essere sufficiente per sbrigare la pratica vaccinazioni per Osimo e i Comuni della Val Musone: 15 maggio-15 settembre.
In effetti è sperabile, dati alla mano, che nei prossimi quattro mesi, ai ritmi che la macchina della vaccinanzione ha ormai intrapreso, si possa concludere, di fatto, la copertura della popolazione a rischio con la somministrazione del primo anno vaccinale…
Ma dopo il 15 settembre un amministratore attento, dovrebbe chiedersi fin d’ora, cosa accadrà, verosimilmente? Accadrà che con l’arrivo dell’autunno il virus e le sue mille varianti torneranno a farsi vive, si spera magari con minor forza, ma comunque il mondo, Osimo compresa, si troverà di fronte alla necessità di riniziare tutto da capo, per coprire la popolazione per l’inverno 2021-primavera 2022, somministrando nuovamente la dose annuale.
E senza andare troppo in la con le previsioni, qualcuno è in grado di sapere se nel 2023 sarà saltata fuori una medicina anti Covid o se, più ragionevolmente, il mondo – e quindi pure Osimo – dovranno mettere in conto un terzo anno vaccinale?
Insomma le previsioni fatte col senno di oggi lasciano intendere che la struttura non potrà essere liberata in soli quattro per essere poi restituita alla naturale vocazione sportiva.
Per essere più chiari ancora risulta che già oggi il Pala Baldinelli è casa di allenamento per diverse società di basket, pallavolo e persino pattinaggio a rotelle, tutte realtà che rischiano di prolungare la sospensione covid sine die, di quadrimestre in quadrimestre.
Ecco perchè abbiamo ragione di pensare che la decisione della Regione Marche possa approfondire con maggior causa di fondamento i vari pro e contro della soluzione; e magari virare verso uno dei tanti capannoni vuoti, meglio se privati – osserviamo – a disposizione nel territorio e adattabili alla bisogna con poche spese.