VAGABONDO POLACCO INVESTITO DA PIRATA
L’AUTOMOBILISTA SI E’ DATO ALLA FUGA

VAGABONDO POLACCO INVESTITO DA PIRATA L’AUTOMOBILISTA SI E’ DATO ALLA FUGA

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L’impatto mortale questa notte, dopo l’1.30, in via Chiaravallese, incrocio cimitero

VAGABONDO POLACCO INVESTITO DA PIRATA
L’AUTOMOBILISTA SI E’ DATO ALLA FUGA

 

Un testimone e le immagini delle telecamere decisive per l’individuazione del responsabile

Da qualche notte aveva preso l’abitudine di dormire tra le ventitre e mezzanotte sulla panchina posta accanto l’ingresso dell’edicola sotto le logge. Poi magari, senza curarsi di che ore fosse, si alzava all’improvviso lasciando l’improbabile giaciglio.

Non però ieri notte, attorno l’1.40, quando invece un chochard osimano, L.P., 56 anni – originario della Polonia ma ultimamente di base tra Osimo, Numana e Loreto – è stato investito mortalmente in via Chiaravallese, all’altezza dell’incrocio con il cimitero Maggiore, da un’auto che si è poi data alla fuga.

La zona, scarsamente illuminata e chissà quale lato della strada tenesse lo poveretto, hanno favorito l’incidente, reso ancor più grave, al di la della morte del poveretto, dal fatto che la macchina, una volta fatto volare in aria il corpo del polacco, anzichè fermarsi e prestare soccorso, ha pensato di dileguarsi e far perdere le proprie tracce.

L.P., colpito in pieno, è morto sul colpo è a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo messi in atto dal personale del 118 allertato da un secondo automobilista, in scia all’auto investitrice.

Dai primi accertamenti tecnici seguiti al sopralluogo non sono emerse sull’asfalto tracce di frenata per evitare l’impatto, a dimostrazione di come il teatro della scena fosse quasi del tutto preda della notte; anche il testimone oculare, prezioso per cercare di ricostruire le mosse del pirata della strada, ha confermato ai Carabinieri di non ricordare frenate ma solo di aver sentito come un colpo secco di una persona colpita e di aver intravisto volare ad altezza uomo, il corpo senza vita dello sventurato.

A seguito dell’investimento mortale, gli uomini del capitano Conforti hanno immediatamente avviato, per l’intera notte e nell’intera provincia, ricerche del mezzo fuggitivo attraverso controlli di autodemolizioni, autofficine, carrozzerie, autosaloni e concessionarie in modo da poter scoprire e stanare il colpevole anche attraverso pezzi di carrozzeria distaccatesi nell’impatto, utili a circoscrivere la ricerca al solo modello interessato.

L’aiuto più importante, sempre che la persona non giunga prima all’idea di presentarsi spontaneamente presso la competente stazione di via Saffi, lo daranno al solito la visione delle immagini fornite dalle varie telecamere sparse sul territorio che dovrebbero aver immortalato anche il momento dell’impatto.

Per L.P., purtroppo e suo malgrado, si è trattato dell’epilogo di una esistenza di emarginazione combinata ad un’altra brutta storia di indifferenza.

Una vicenda di povertà, solitudine e amarezze giunta alla parola fine nel modo più amaro-

Il corpo dello sventurato, informato il sostituto Procuratore di turno Di Cuonzo, è stato rimosso dall’asfalto, grondante sangue e calore, per essere ricomposto presso l’obitorio di Torrette per i successivi accertamenti post mortem.

Il clochard polacco non sembra aver lasciato nè ad Osimo, come nel circondario o altrove in Italia persone interessate a farsi carico della salma che, probabilmente, al rilascio del cadavere da parte della Procura, verrà tumulata al Maggiore, a pochi passi dal luogo dell’incidente.

CON GLI SMS SOLIDALI
UNA PISTA CICLABILE AI TERREMOTATI!!!
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“ASIA RELAX” E MASSAGGI TROPPO FELICI
LE MOGLI TRADITE CHIAMANO I CARABINIERI!

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