Fondamentali i quasi 1.300 consensi dirottati sul Sindaco dall’area ginnettiana. Ma a a fare la differenza sono i restanti 200 fra Mariani e Alessandrini
PUBBLICATO IL 10 GIUGNO 2019
Vince nuovamente l’anti voto, la rivalsa personale, la vendetta trasversale. Come cinque anni fa, peggio di cinque fa, Simone Pugnaloni è abile a portare all’incasso il voto-contro, pagato a caro prezzo da Dino Latini con la puntuale cambiale messa all’incasso dall’ex civico Ginnetti.
Risultato? Latini conferma i 7.000 voti dell’andata, incrementando il consenso fino a quota 8.288 (+2.533 voti rispetto al risultato di ripartenza di Pugnaloni) ma il Sindaco uscente è bravo a recuperarne 2.685, staccando quindi l’avversario sul filo di lana per 152 consensi in più.
OSIMO STAZIONE CAMPIONE GINNETTIANA
Da dove provengono e chi, oltre a Pugnaloni, può legittimamente intestarsi una vittoria destinata a segnare il futuro della politica osimana e di circoscrizione per almeno i prossimi 20 anni?
Esaminando i flussi elettorali, aiutati dalla geo-politica, leggasi gli ambulatori medici dei principali protagonisti delle liste Osimo Domani e Osimo Futura, non c’è dubbio che il co-vincitore della tornata risponde al nome del dottor Achille Ginnetti.
Nonostante l’apparente invito fatto ai 2.262 elettori del primo turno a non impicciarsi troppo, in un senso o nell’altro, il messaggio subliminale passato tra gli elettori ha corrisposto, di fatto, ad una sostanziale chiamata alle armi pro Pugnaloni!
A conti fatti solo il 18% del bottino elettorale ginnettiano (poco più di 400 osimani) ha accolto l’invito di andare sostanzialmente al mare.
Il restante 82% della indigesta torta preparata ai latiniani – vale a dire i rimanenti 1.838 voti – ha invece preso nettamente posizione a favore dell’Amministrazione uscente, con un massiccio rimbocco di 1.550 voti a favore di Pugnaloni contro le briciole di 288 consensi andati alle civiche.
Consenso che le varie sezioni sul territorio hanno visibilmente segnalato in località San Biagio e Osimo Stazione, da sempre terreno di caccia ambulatoriale dei medici Ginnetti e Sampaolo, i cui elettori-pazienti si sono tutti orientati pro Pugnaloni.
Del resto quasi due anni di campagna elettorale, curiosamente giocata non come alternativa all’Amministrazione Pugnaloni ma tarata su misura su una dura… opposizione ai civici di cui Ginnetti conosce sin troppo bene vita, morte e miracoli… non poteva produrre che il risultato confermato dalle urne.
Troppo, anche una volta aver strappato al primo turno ampio terreno di caccia alle civiche (11.29% quasi tutto messo in conto a Latini e soci), il veleno risparmiato a Pugnaloni e iniettato nelle vene degli ex amici.
Come un treno impazzito, lanciato in corsa, senza macchinista, sul binario morto del “facciamoci del male” affinchè muoia definitivamente l’idea latiniana, Progetto Osimo e Osimo futura non hanno neanche avuto bisogno di arringare pubblicamente il proprio elettorato di riferimento, raggiunto come telepaticamente. O a mezzo whatsapp.
Ciò nonostante il voto, esaurito l’esame obbligatorio di ginnettiano, era ancora passabile di qualsiasi risultato: 7.288 Latini e 7.305 Pugnaloni a portata di mano.
LEGA AL 50% PAREGGIA IL CONSENSO A 5 STELLE E DI TERRITORIO
Detto che l’appello del leader ai 368 di Territorio e Comunità, Fabio Pasquinelli, di non andare a votare e nel caso evitare il consenso a Pugnaloni… è stato raccolto solo dal 36% del movimento in quanto in 235 hanno disatteso l’invito votando per il Primo cittadino uscente Pd e sottolineato come i 5 Stelle, come da tradizione, hanno regalato un terzo della propria forza (700 voti) ai soliti piddini e pochi spiccioli (un centinaio di voti) a Latini, attorno all’1 di notte abbiamo ancora un risultato finale in bilico, grazie al contributo al 50% della Lega, metà al mare (1.071) e metà con Latini (900).
Parziale a questo punto, con poche sezioni ancora mancanti all’appello, Latini 8.288 e Pugnaloni 8.240
LISTE CIVICHE AFFONDATE DI NUOVO DAL FUOCO AMICO
Un vantaggio residuo di una 50ina di voti messo ko, come nel 2014, dal fuoco amico della Mariani e del suo gruppo (circa 80/100 voti), oltre che dal risentimento mortale di Alberto Maria Alessandrini Passarini and family con altri 100 voti circa dirottati a Sinistra.
Risultato finale di una notte che gli osimani, andando o letto o risvegliandosi stamani, non hanno ancora capito che sarebbe stata destinata, con qualsiasi risultato maturato, a passare alla storia contemporanea della città? Latini 8.288 (49.55%) e Pugnaloni 8.440 (50.45%).
Agli osimani al mare, l’altra parte della città meno adatta ad esprimere giudizi, il compito nei prossimi anni di sforzarsi di comprendere e giudicare le ragioni di una morte di un movimento avvenuta per fuoco amico!
Il secondo fuoco amico che stavolta non annienta un semplice Sindaco ma l’idea stessa di avere una città alternativa alle beghe di partiti nazionali, autonoma dal ricatto istituzionale, in grado di procedere, nel bene e nel male, di propria iniziativa.
DIFFERENZA FINALE
Differenza finale segnata dai led luminosi: +152 a favore del Sindaco uscente; meno terribile (ma solo forse) del -6, +3 e -2 rimediato nel 2014, ma pur sufficiente per segnare la fine di un’epoca.
Una Osimo giunta al capolinea spaccata in due, senza che il grosso dei suoi abitanti – svegliatisi confusi da mille numeri – ne abbiano ancora avuto lontano sentore.
Rincuora il fatto che tutto questo si chiama democrazia, da accettare anche quando appare ingiusta o troppo amara.
Certezze al 100% non ce ne sono (non le avrebbe neanche il Padre Eterno) ma numeri in grado di contabilizzare il flusso dei voti, da un partito all’altro, si. Serve lavoro ed esperienza. Analizzare il voto delle varie sezioni. Confrontare, ecc. oltre a conoscere dal di dentro le indicazioni di voto date sottobanco. Poi si incrociano le dita… e il gioco è fatto.