VINCERE CON LATINI
O PERDERE CON LA CACCIOLARI?
FORZA ITALIA INDECISA,
SFOGLIA LA MARGHERITA…

VINCERE CON LATINI O PERDERE CON LA CACCIOLARI? FORZA ITALIA INDECISA, SFOGLIA LA MARGHERITA…

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VINCERE CON LATINI
O PERDERE CON LA CACCIOLARI?
FORZA ITALIA INDECISA,
SFOGLIA LA MARGHERITA…

La vice coordinatrice regionale (di Castelraimondo) si autocandida per il Centro-Destra

Da quale esatta base di voto, con il ritorno al sistema maggioritario, partono il Centro-Destra, Centro-Sinistra e Grillini nei due collegi di Osimo-Macerata per Camera e Senato?

Interessante a sapersi ma purtroppo si può solo tendere ad immaginare, sia pur con buone possibilità di vedere il vero.

C’è costato un pomeriggio di somme e percentuali ma alla fine – mettendo insieme, Comune per Comune i dati dei 48 dell’Alto maceratese e dei 3 anconetani (Osimo, Castelfidardo e Filottrano) che al 99% vedranno confermato il collegio senatoriale ed anche – in fotocopia – quello alla Camera dei Deputati – luce fu!

A vincere, il 24 febbraio 2013, nel Collegio senatoriale di Macerata e Osimo che… non c’era sarebbe toccato al PD e alleati con 42.202 voti complessivi pari al 30.42%, giusto un punto percentuale sotto sarebbero finiti i grillini con 40.831 preferenze (29.43%), mentre il Centro-Destra avrebbe portato a casa il peggior risultato di sempre con appena 34.752 voti, pari al 25.05%. Da ultimo il dato totalizzato da Monti e dalle altre mini liste in gioco complessivamente, totale stimato a quota 20.943, cioè il 15.10% dei cittadini andati al voto.

Votanti che furono, su 207.707 iscritti, oltre l’80% degli aventi diritto.

Bene, fin qui i dati proporzionali ricalcolati in salsa maggioritaria di elezioni reali.

Scendendo nel particolare andiamo a vedere chi potrebbe aggiudicarsi i due seggi, alla Camera e al Senato, previsti dal Rosatellum.

Detto che il Centro-Destra appare in forte ascesa, il Centro-Sinistra in grave difficoltà e i Grillini incapaci di compiere il definitivo salto di qualità dalla protesta ad una proposta credibile, restano in ballo i quasi 21.000 voti andati alla Lista Monti (in gran parte) e con percentuali da prefisso telefonico anche ad Ingroia, Giannino, Ferrando, Fiore e persino ad Allam.

Quei 21.000 voti in libertà, quasi certamente, faranno la differenza tra vincere o perdere i due seggi, voti che ad occhio, essendo al 90% del professore, non sembrano collocabili a Sinistra e neanche con i Grillini non fosse per il fatto che entrambe le opzioni erano presenti nel 2013; in ogni caso, per par condicio, ne attribuiamo virtualmente un terzo a testa a tutte le tre coalizioni in contrapposizione, anche se così non sarà.

In questo modo il campo dei pretendenti si restringe ai classici Centro-Sinistra, Centro-Destra e Grillini a quota virtuale di 49.000 per Renzi, 48.000 per Di Maio e 42.000 per Berlusconi, voto più, voto meno.

Vento favorevole o contrario cosa farà la differenza? Secondo noi conterà molto, fino al livello di risultare decisivo, la provenienza territoriale del candidato.

Un candidato di Visso, per quanto preparato, meritevole e bravo, vedi il Sindaco Giuliano Pazzaglini eletto da un lista civica con 458 voti, non potrà mai spostare voti significativi a Macerata e allo stesso modo una candidata possibile ma proveniente da Castelraimondo, ad esempio la 48enne Barbara Cacciolari in quota a Forza Italia, otterrebbe ad Osimo solo rimpianti.

10.924 preferenze alle Europee del 2014 ma soltanto 1.917 alle Regionali del 2015 la Cacciolari si presenta fisicamente bene, curriculum ideale ma ad Osimo non scalderebbe i cuori risultando la solita perfetta sconosciuta da trombare. Vedi Sgarbi, Giannattasio e Grandinetti; ovvero due impresentabili, politicamente parlando, paracadutati da Roma su Osimo e infine un rappresentante (debole) del territorio sbagliato (San Severino Marche)!

Tutto questo per dire che non può essere un caso che, all’improvviso, il candidato opposto signor “Giaccio” – su cui Sgarbi ironizzava contrapponendo superbamente la fama del proprio nome a quella dello sconosciuto Gigi Giacco – ha vinto 3 volte su 3 mettendo insieme 12 anni di curriculum parlamentare!

Signori l’osimanità – questa sconosciuta a Roma – conta! E conta se la città è la prima del Collegio (come stato in passato per la Camera) e anche la seconda dopo Macerata se, come pare, ciò accadrà con la conferma dei vecchi collegi.

Detti che anche il Sindaco di una cittadina universitaria come Camerino, tale Gianluca Pasqui, quota Forza Italia, con i suoi 2.080 voti di dote appare lontanissimo dal raggiungimento del quorum, veniamo a considerare le chanches, probabilmente le ultime in chiave-Roma, di Dino Latini.

Intanto l’ex Sindaco è l’unico, nel Centro-Destra, in grado di sposare l’idea del Centro-Destra Berlusconiano portando in dote, con la sola Osimo, i 10.000 voti necessari ad operare il sorpasso.

Toccare quota 10.000 nelle sole Cinque Torri equivarrebbe, quasi a moltiplicare per tre, il voto fatto segnare dalla coalizione nel 2013, vale a dire la miseria di 3.717

A pagare dazio sarebbero, oltre ai voti in quota ex montiani, una larga fetta di grillini (erosione stimabile in circa 2.000/2.500 voti) e almeno un migliaio piddini.

Calcolatrice alla mano abbiamo quanto segue:

Centro-Sinistra con ricalcolo osimano voti ex Monti: 48.000

Grillini con ricalcolo osimano voti ex Monti: 47.000

Centro-Destra con Latini candidato e i voti ex Monti: 45.000

Aggiungendo il bonus Latini, ovvero caratterizzando l’osimanità del voto utile per Roma, avremo inoltre: Centro-Destra 48.000 circa, Centro-Sinistra 47.000, Grillini 43.000

A questi dati, per giungere a definizione, basterà aggiungere qualche centinaio di voti a Castelfidardo (impresa possibile) e altrettanto a Filottrano (impresa semplice); da ultimo, ciliegina sulla torta, il voto di Macerata città. Anche un risultato normale, sulla scorta di un 32-33%, sarà sufficiente per mantenere il vantaggio su Irene Manzi, candidata piddina uscente e soprattutto maceratese purosangue.

Voto finale, pertanto, previsto a quota 50.000 preferenze sfiorate per Latini, 46.000 la Manzi e 45.000 per il candidato web grillino.

P.S. A piacimento, poi, ognuno aggiunga i voti a Latini provenienti dalle menti più illumunite del PD osimano che vedrebbe, finalmente, liberarsi la piazza in città e concorrere con qualche chanches per le Comunali dell’anno dopo.

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