Dai colpi in casa a San Biagio allo spaccio di cocaina nel Senigalliese; protagonista Lumturi Lala, 29 anni
Manette… a rate per Lumturi Lala, albanese di 29 anni; arrestato appena la settimana scorsa dai Carabinieri per la partecipazione a ben 49 raid ladreschi in appartamento, l’albanese – prontamente liberato dalla magistratura – è stato nuovamente bloccato, sempre dagli stessi Carabinieri osimani, questa volta per droga.
Un “guardia e ladri” quasi personale, quello tra l’extra comunitario e il nucleo Operativo e Radiomobile del neo promosso sotto Tenente Luciano Almiento, cominciato il 6 febbraio a Trecastelli, nel Senigalliese, quando Lala venne pizzicato per la prima volta, accusato di spaccio di cocaina.
Momentaneamente a Montacuto finì un connazionale 21enne, sorpreso anch’esso in flagrante mentre cedeva ad un falso assuntore una dose di droga.
Non a caso, nella successiva perquisizione domiciliare, a carico di Lala i militari rinvennero altri 70 grammi della medesima sostanza mortale (già suddivisa in dosi pronte per l’acquisto), 765 euro in contanti e tutto il necessaire per il confezionamento.
Bravi i Carabinieri, tra un arresto per furto e un indagine per droga, a centellinare le accuse e a raccogliere dossier tali da costringere il magistrato di turno (stavolta è toccato al Gip Piermartini autorizzare la richiesta di custodia cautelare avanzata dalla dottoressa Bilotta) a sottoscrivere un nuovo mandato di arresto.
Dalle indagini partite dall’episodio di Trecastelli gli uomini del neo sotto Tenente Almiento sono così riusciti a mettere a fuoco, a carico di Lala, da ottobre 2019 a febbraio 2020, altri 14 episodi di smercio clandestino di sostanze stupefacenti, tutti a danno di tossici di Senigallia.
I carabinieri hanno ipotizzato per Lumturi Lala una capacità di smercio, in appena 4 mesi, di circa mezzo chilo di polvere bianca; droga che sia pur venduta sotto prezzo a 75-90 euro il grammo, in luogo del canonico centone, ha comportato per l’albanese un discreto incasso stimato attorno ai 40.000 euro lordi.
Oltre al nuovo momentaneo stop-bis inflitto a Lala, i Carabinieri osimani hanno avuto l’opportunità di denunciare in Prefettura un discreto numero di assuntori, tutti legati al canale di spaccio albanese, a conferma del costante monitoraggio del territorio messo in atto dalle forze dell’Ordine, attive quotidianamente sia nella fase preventiva che repressiva dello spaccio.