Dopo la baraonda di giovedì nuovo caos al Maggiore per recuperare decine di visitatori. Col personale di Osimo Servizi in cassa integrazione, nessuno ha pensato di disattivare l’apertura automatica! Figuraccia bis di una Amministrazione allo sbaraglio
Polizia, vigili urbani e protettori civili… tutti dispiegati in una esilerante caccia al vecchietto domenicale dentro il Cimitero!
Non avessimo già assistito, giovedì in diretta facebook, alle mirabolanti imprese di cui è capace la nostra brancaleonesca Amministrazione, non avremmo creduto a mezza parola di quanto invece c’è toccato imparare.
Dispensiamo quindi i nostri lettori, da qui in avanti, a credere ad una sola parola del racconto fiabesco che stiamo per narrare; come trasportato dal set Mediaset di giovedì, tipo “Scherzi a parte” a quello domenicale della Rai, tipo “Oggi le comiche”!
A divertirsi meno, anzi per nulla, gli anziani osimani Già “torturati” giovedì con un paio d’ore di assembramento medio a stretto contatto di gomito, i nostri poveri nonni sono stati addirittura rincorsi e riportati all’uscita – uno ad uno, scortati tipo boss mafiosi appena buttati fuori di cella dal nostro Governo – da preoccupatissimi agenti costretti per l’intera mattinata a perlustrare viali e vialetti.
Roba che i poveri osimani morti, ad attendere un fiore e due preghiere – che pure tante ne avranno viste nella doppia esperienza di vita e in morte – neanche hanno potuto immaginare…
La tragicommedia ha avuto inizio esattamente alle 9, orario di apertura del cimitero Maggiore, non fosse stato l’altro giorno domenica.
Domenica che la seconda ordinanza di Pugnaloni, incapace di starsene fermo e buono, vieta agli osimani in ragione della salute da difendere.
Tutti argomenti, per fortuna, astrusi ai nostri anziani che, per non sapere ne leggere ne scrivere, domenica mattina si sono riversati in quantità al Cimitero, proprio nel giorno – vietato – del Signore!
Anche perchè, complice la festa della Mamma, i visitatori hanno trovato l’attiguo fioraio aperto e… spalancato anche il laterale cancello di ingresso!
Quanto al cartello di avviso, tanto per confermare il modo di fare strambo che da giovedì contraddistingue Osimo in materia cimiteriale, tutti potevano e ancor oggi possono leggere: “Orario di apertura al pubblico con obbligo di mascherina e rispetto delle distanze sociali: mattino ore 9-12 e pomeriggio ore 16-19”.
Nessuna specifica sulla chiusura domenicale inventata da Pugnaloni per il solito gusto, ormai conclamato, di differenziarsi dal resto del mondo.
Permetteteci un inciso a riprova di come, davvero, nulla funzioni in questo dannatissimo problema cimiteri; più che una questione una autentica maledizione in cui, a tutti i costi, ci si è voluti ficcare dentro.
Torniamo per un attimo al cartello di avviso. Un conto è parlare di distanziamento sociale anti virus e tutt’altro significato ha le “distanze sociali” a cui il cartello comunale fa obbligo. Come se al Cimitero fosse raccomandato di entrare per classi… sociali ben differenziate tipo sesso, etnia, per non parlare di classe operaia o benestante!
Va be… evidentemente non doveva, manco domenica, essere giornata. Perchè cosa effettivamente successo? Semplice! La non apertura automatica del cancello, vista la domenica in corso – prima domenica della nuova ordinanza di chiusura – non è stata attivata da chi avrebbe dovuto farlo!
Ma chi avrebbe dovuto operare materialmente affinchè gli ignari nonnini, fioraio e cancello aperti, non potessero entrare tranquillamente al di la della cancellata, mettendo a rischio – come si preoccupa Pugnaloni – la propria e l’altrui salute?
Qui il discorso delle responsabilità si fa arduo. Tipo lo scarica barile tra il Dap Basentini e il giudice De Vito per la scarcerazione del boss camorrista Pasquale Zagaria.
E’ certo che il compito di verificare il buon andamento delle strutture dipenda dalla Osimo Servizi, società partecipata dal Comune e non a caso amministrata dal politico Jacopo Angeletti.
E’ altrettanto certa un’altra verità che vuole e vedrà ancora gran parte del personale di Osimo Servizi in cassa integrazione; almeno fino al termine della settimana.
Chi doveva dunque vigilare affinchè l’apertura automatica dei cancello, in vista della domenica di stop imposta da Pugnaloni a tutela della nostra salute, fosse disattivata?
Qui il rimpallo delle responsabilità, che fin qui potrebbe aver fatto sorridere gli osimani, si fa pesante e rischiare di divertire assai meno.
Pare assodato, infatti, che il personale volontario di controllo, presente ai cancelli nei vari cimiteri in questi giorni di caos, sia personale “assoldato” da Osimo Servizi, ma forse dovremmo rimuovere le virgolette, tra le varie cooperative sociali disponibili alla bisogna.
Non siamo revisori dei conti ma pare strano che una società, oltretutto partecipata pubblica, con gran parte del personale in cassa integrazione, possa in tempi di crisi “appaltare” lavoro a buon mercato e al proprio esterno.
Su questo aspetto, strettamente contabile, ci ripromettiamo far luce a breve mentre non breve, tornando al lavoro incredibile delle forze dell’Ordine, è risultato il recupero di tutti gli anziani diluiti per il Cimitero.
Sembra come ascoltarla la guida della centrale di Polizia che avvisava le pattuglie di aver rintracciato un vecchietto intento a pulire una tomba o un altro visitatore che, con fare furtivo, stava cambiando i fiori appassiti con i nuovi appena comprati.
Per tacere della autentica “caccia all’uomo”, su e giù per scalinate e vialetti, a cui si sono abbandonati vigili urbani e uomini della protezione civile nel recuperare visitatori sbigottiti… convinti di essere capitati nel mezzo di un brutto film!
Tutta verità, signori. Anzi temiamo di non averla saputa propria tutta sul numero delle persone riportate a casa. Una ventina per la Questura, molte di più in realtà.
Solo immaginabili ma non riferibili i commenti sbigottiti dei diretti interessati; alcuni dei quali già presenti ai “disordini” di giovedì!