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𝐃𝐨𝐩𝐨 𝐬𝐞𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢 𝐝𝐢 “𝐟𝐮𝐠𝐚”, 𝐌𝐢𝐥𝐞𝐧𝐚 𝐄𝐫𝐜𝐨𝐥𝐢, 𝟓𝟏 𝐚𝐧𝐧𝐢, 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐫𝐢𝐧𝐭𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥’𝐨𝐬𝐩𝐞𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐅𝐞𝐫𝐦𝐨 𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐢 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐢. 𝐒𝐢 𝐞̀ 𝐚𝐥𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐩𝐚𝐞𝐬𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐅𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐟𝐚𝐫 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐞 𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐪𝐮𝐢𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐮𝐜𝐥𝐞𝐨 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐞.

Ritrovata poche ore fa Milena ERCOLI, la 51enne di Piane di Falerone che da venerdì scorso, per quasi una settimana, si è allontanata da casa senza dare spiegazioni. La donna è stata riconosciuta, questa mattina, all’interno dell’ospedale “Murri” di Fermo dove la “fuggitiva” si è presentata, come nulla fosse, per una visita di controllo.

Individuata dal posto di Polizia interno al nosocomio, la ERCOLI è così stata raggiunta, poco dopo, dal fratello Abramo e dal convivente che l’hanno tranquillizzata e ricondotta a casa.

Diversi i particolari, decisamente strani, di una vicenda privata, comunque a lieto fine e motivata, a detta della protagonista, dal desiderio di attirare su di se l’attenzione della propria famiglia.

Milena ERCOLI, 51 anni, di Piane di Falerone, ritrovata inj ospedale a Fermo dopo 6 giorni di fuga volontaria. Voleva attirare l’attenzione…

A cominciare dall’auto di Milena ERCOLI ritrovata, già il giorno dopo la fuga, regolarmente chiusa a chiave, nel parcheggio dell’ospedale di Montegiorgio. Come si è mossa la donna per gli altri quattro giorni di lontananza da casa? E come è arrivata ad Osimo Stazione, tra domenica e lunedì, decidendo di lasciare il proprio cellulare all’interno della prima cassetta postale a portata di mano?

Almeno l’abbandono del telefonino, ascoltando le parole del fratello Abramo contattato da OSIMO OGGI, risulterebbe “logico” e con una spiegazione. “In pratica mia sorella – ha spiegato l’uomo – era stanca di sentir squillare il cellulare e ricevere messaggi. Voleva isolarsi da tutto e tutti e quindi ha pensato di abbandonare il telefonino in un posto tranquillo come una cassetta per la posta, pur di non ricevere altri contatti”.

Trattandosi di un allontanamento per motivi personali, non si è mai attivata la procedura di ricerca di persone scomparse. I Carabinieri, sia di Osimo che di Montegiorgio, pur conoscendo e monitorando discretamente la situazione, non hanno mai dato avvio ad operazioni ufficiali; tanto è vero che, seppur casualmente, la vicenda si è conclusa come doveva finire. A lieto fine.

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