𝐋𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐢𝐝𝐝𝐞𝐭𝐭𝐚 “𝐭𝐫𝐮𝐟𝐟𝐚 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚” 𝐬𝐭𝐚𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐨̀ 𝐮𝐧 𝐥𝐢𝐞𝐭𝐨 𝐟𝐢𝐧𝐞; 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐧𝐧𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐢𝐝𝐚𝐫𝐝𝐞𝐧𝐬𝐞, 𝐢𝐧𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢, 𝐚𝐧𝐳𝐢𝐜𝐡𝐞́ 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐯𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐭𝐨 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐧𝐢𝐠𝐞𝐫𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐞̀ 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐦𝐢𝐫𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐚 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐛𝐚𝐥𝐨𝐫𝐝𝐢, 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐮𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐚𝐠𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐯𝐢𝐜𝐞 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐒𝐚𝐦𝐮𝐞𝐥𝐞 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐢 𝐞 𝐝𝐞𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐏𝐫𝐨𝐜𝐮𝐫𝐚. 𝐃𝐨𝐩𝐨 𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐞𝐧𝐧𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐛𝐨𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨 𝐚 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐨, 𝐥𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐡𝐚 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐝𝐮𝐫𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀, 𝐝𝐞𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐢𝐧𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐥’𝐚𝐜𝐜𝐚𝐝𝐮𝐭𝐨. 𝐏𝐞𝐜𝐜𝐚𝐭𝐨, 𝐢𝐧𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢, 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐚𝐛𝐚…
Fidardense, 73 anni non proprio ben portati, ormai anziana non solo per l’ufficio anagrafe e (dicono) anche decisamente non più piacente; truffata per 37.200 euro dal solito soldato Ryain!
E’ quanto emerge dalla lettura degli atti, inviati in Procura dal vice Questore Samuele ROSSI, in ordine ad un amore platonico, quanto super trafficato, di ben cinque uomini italiani; tutti sentimentalmente legati alla povera racchia castellana, sedotta, prosciugata dei risparmi e quindi abbandonata ancor prima di un solo casto bacetto!
Abbiamo appena raffigurato quanto accade, abitualmente, in tutto il mondo e da sempre, ai danni dei poveri maschietti, infoiati ma bruttarelli e di una certa età… condannati da Madre Natura a rincorrere in eterno la speme del proprio amor e subire, per questo, tutte le bizzarrie possibili imposte da qualsivoglia donna, forte dell’essere nata… donna.
Quando però accade l’esatto contrario, ovvero è la donna a subire, una tantum, il trattamento di norma riservato all’uomo… apriti cielo! Poveretta lei, illusa e abbandonata dal solito cattivone di maschio, abile a far leva sul più puro dei sentimenti di coppia: l’amore.
Da almeno 10 anni, in tutto il mondo, parallelamente alla diffusione in ogni casa di un computer o di un moderno cellulare, il fenomeno delle donne abbindolate con gli stessi sistemi millenari utilizzati da sempre a proprio vantaggio, è ormai diventato un fenomeno planetario. Talmente vasto da suggerire la nascita di vere e proprie associazioni malavitose, specializzate in psicologia femminile e in grado di buttar giù autentiche linee guida, se non trattati scientifici veri e propri, sul comportamento di coppia!
Fior di professionisti “criminali”, in genere con sede in Africa (Nigeria in particolare ma ogni Stato è buono), che grazie all’intelligenza artificiale studiano H24 i profili on line delle prede migliori: vecchie, brutte, sole, titolari di piccole pensioni o di casa, non particolarmente colte… alla ricerca dell’ultima – o magari – della prima botta di una vita amara, se non dichiaratamente avara di qualunque emozione erotico-sentimental-sessuale.
Con la differenza che il maschio è ben allenato e perennemente alla ricerca di prede; mentre la femmina, quando attempata e ormai fuori mercato, si concede solo col pretesto di innamorarsi…
Si concede? Si concederebbe! La vecchia, anche se consapevole di essere ormai un articolo di scarto o di antiquariato, rimane pur sempre femmina e quindi affatto stupida.
Così, in Italia come in tutto il mondo, da 10 anni, si assiste al fenomeno di fior di megere innamorate perse… non di vecchi di identico stile ma piuttosto all’inseguimento di fior di giovanotti, meglio se aitanti o in divisa (in genere meglio se americana) capaci di far illanguidire anche la più desiderabile delle Miss Italia!
Questi soggetti, che non dovrebbero indurre a sentimenti particolari di umana solidarietà, in genere, una volta selezionati e inquadrati dall’associazione africana, vengono “palleggiati” da una coop di “fidanzati” virtuali; gente iper specializzata che nel tempo, qualche mese o anche un anno, si danno il cambio nell’illudere la malcapitata su tutto ciò lei vorrebbe poter materializzare… anche a costo di spese pazze.
Malcapitata che in genere riesce a protrarre l’illusione d’amore mettendo fondo a tutti i propri risparmi con somme, non piccole ma costanti, richieste dal marine di turno con le scuse più disparate.
Nel caso specifico, capitato alla 73enne di Castelfidardo indirizzata in Commissariato dalla Polizia postale, trattasi non della solita organizzazione africana ma piuttosto di cinque bellimbusti italiani, senza arte, ne parte, individuati e denunciati dal Commissariato proprio in quanto residenti in Italia! E quindi acchiappabilissimi.
Questa, in effetti, la sola differenza, strana, del caso consumatosi in Rete a Castelfidardo. La facilità di fare soldi a basso rischio nel settore denominato delle “truffe amorose” è ormai così sviluppato e noto che anche i dilettanti ormai si cimentano nell’esperienza di carpire soldi alla babbiona di turno!
Per la 73enne di Castello lo stesso copione utilizzato, quasi sempre con successo, con esemplari femminili simili: il marine americano “mercenario” stanco di fare guerriglie in ogni angolo del mondo.
Il tipico contractors a stelle strisce che dopo aver fatti stragi per lavoro si trasforma in un agnellino dai mille problemi e bisognoso delle attenzioni di un amore attempato per cambiare vita. Costi quel che costi (a lei!).
Il comunicato del Commissariato osimano non lascia dubbi: “i cinque avevano intortato la donna facendole credere, per diversi mesi, di partecipare alla causa di un fantomatico militare americano!”
Un soldato alto due metri, sguardo penetrante, spalle larghe e mani adeguate… stanco di essere sbattuto dagli USA da un quadrante e l’altro del mondo, in scenari di guerra sempre più apocalittici e sanguinari!!!
Il copione non è mutato neanche per lo scenario di contorno. I cinque, spacciandosi a turno per il marine Ryan, prima hanno agganciato la vittima tramite Facebook e quindi tramite Messenger comunicavano quotidianamente con messaggi di testo privati di amore crescente e a prima vista!
Con l’inversione classica dei comportamenti… ovvero lei ad esser bisognosa d’amore e ridotta a corteggiare il gruppo ogni giorno di più, incurante dei bonifici inviati su svariati conti correnti, tutti ovviamente intestati a componenti della stessa associazione… senza che la poveretta, abbacinata dal sogno, comprenda neanche per sbaglio di trovarsi di fronte, anziché ad un amante lontano, ad un gruppo di incauti leoni da tastiera.
La poveretta si è così convinta che quei soldi, i risparmi di una vita – stando sempre al resoconto dettagliato della Polizia – servissero per risarcire le gerarchie militari di mister fico Ryan per saldare con le autorità di Washington l’interruzione anticipata della missione e il pagamento del viaggio in Italia dove la coppia virtuale si sarebbe finalmente congiunta…
“Nonostante sappia di avere avuto a che fare con un truffatore – questo il racconto di una qualsiasi delle “vittime” di se stesse e per le quali a Torino è nata persino una associazione a supporto denominata ACTA (azione contro le truffe affettive) – non passa giorno senza che pensi a lui con nostalgia.
Mi chiedo se smetterò mai di aspettare un suo messaggio. Sono bastati due mesi a stravolgere la mia vita. Non ci siamo mai visti di persona, né abbiamo mai parlato al telefono e quindi abbia mai sentito la sua voce. Ci siamo limitati a mandarci messaggi dopo esserci conosciuti su un app dedicata, pensate, al fitness. Poco più di 60 giorni di contatti quotidiani con messaggi, anche più volte al giorno, per raccontarsi l’andamento della giornata, l’alternarsi degli stati d’animo, gli avvenimenti – anche i più banali – che scandiscono la giornata… il tutto, però, in un crescendo di intimità, fiducia e desiderio di pormi in gioco.
Non ero certo in cerca di avventure, ne di nuove amicizie. Lui si è insinuato nella mia vita con gradualità e intelligenza, ironia e dolcezza. Fino a rendersi indispensabile.
Darren si è presentato come sergente dell’esercito statunitense, vedovo, 50enne, prossimo al pensionamento, evento che avrebbe festeggiato adottando un cane. Perfetto, no?
Peccato che non fosse reale ma il tutto rientrasse in un quadretto idilliaco confezionato su misura per me affinchè mi innamorassi. E cedessi ad ogni sua richiesta. Ho ignorato la vocina che mi metteva in guardia dal dare fiducia a uno sconosciuto, la possibilità che potesse intaccare il mio patrimonio. Fintanto la realtà non prende il sopravvento sul castello di carta costruito per farmi cedere”.
Le modalità sono sempre le stesse: i malfattori si fingono interessati seriamente alla “preda”, la corteggiano fino a farla capitolare e a quel punto parte, puntuale, la prima richiesta di denaro. Da prima modesta e quindi via via più cospicua, adducendo scuse sempre meno plausibili
Fintanto, carpito l’ammontare ritenuto sufficiente dall’organizzazione per spartire un buon bottino (anche a costo di far indebitare la vittima e suggerire di ricorrere a prestiti bancari o peggio) il soldato americano sparisce nel nulla, senza lasciare tracce. In questo caso di 37.200 euro complessivi
Non questa volta, però, dove truffatori non ancora esperti hanno giocato la partita con i propri dati, esistenti e facilmente verificabili, con tanto di tracciatura Iban, lasciando come Pollicino tante tracce utili alla Giustizia.
Finale già scritto con la condanna di almeno 4 su 5 amanti fedigrafi. E il quinto? Con un pò di stomaco potrà pur sempre ricorrere alla scena madre e dichiarare davanti al giudice tutto il suo sincero amore per la 73enne fidardense, chiedendole davvero e sul serio di diventare suo legittimo sposo… finchè morte li separi!
Ultimo dato disponibile, quello 2021 sull’intero territorio nazionale, segnala il sostanziale più che raddoppio del fenomeno; passato, rispetto al 2020, primo anno Covid, ad un più 118%.
Il danno finanziario collegato e non recuperato, ammonta invece a circa 4 milioni e mezzo di euro.