𝗘𝗺𝗮𝗻𝘂𝗲𝗹𝗲 𝗖𝗮𝗿𝗽𝗲𝗿𝗮 𝗲 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗮 𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗼 𝗮𝗴𝗶𝗼, 𝗶𝗻 𝗮𝗯𝗶𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 ‘𝟰𝟬𝟬, 𝗶𝗻 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶. 𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟰𝟱* 𝗿𝗶𝗲𝘃𝗼𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟰𝟲𝟲 𝗻𝗮𝗿𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝘂𝗻𝗶𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮 𝗮𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗹 𝗽𝗼𝗻𝘁𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗠𝘂𝘀𝗼𝗻𝗲. 𝗣𝗮𝗿𝗮𝗽𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝘀𝗳𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗶𝘁𝗼 𝗳𝗶𝗹𝗼𝘁𝘁𝗿𝗮𝗻𝗲𝘀𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗯𝗮𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗶𝘁𝗮, 𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗻𝗼𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗮𝘂𝘅𝗶𝗺𝗮𝗻𝗼, 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗶𝘃𝗮𝗹𝗲
Come oratore non si è, ad oggi, distinto per la parlantina sciolta o la magnificenza degli interventi tentati e portati a termine in poche settimane di Consiglio comunale. Ma l’odontotecnico Emanuele CARPERA, uno che con la lingua e dintorni ci lavora da sempre, già da oggi in Sala Gialla potrà tentare di migliorare. Poco ma sicuro.
Anche perché, seppur leggendo una sorta di medioevale Trattato di Pace tra Osimo e Filottrano, in ordine alla 45* rievocazione di una immaginaria Contesa dello Stivale che però tanto piace agli amici oltre Musone filottranesi, domenica CARPERA si è ben disimpegnato al microfono, dando buona prova di se lustrando Osimo.
A dare un taglio nobile a questa piccola diceria senza particolare senso storico, fu il compianto Pio Francesco FANTASIA, papà del neo Assessore Federica; sfruttando l’abilità giornalistica della propria penna e l’innata passione per le vicende del passato locale, arricchì e diede credibilità ad un fatto storico di nessun conto… come una ipotetica scorreria osimana, tra le tante, “a lu passu largu” (grosso modo all’altezza del ponte tra Padiglione e Passatempo); episodio ambientato nel lontano anno Domini 1466 e, invenzione per invenzione, persino allocato nel mese di aprile.
Ed è già tanto che la fantasia di… FANTASIA non abbia materializzato nella vicenda anche un duce vero come Boccolino GUZZONI (o da Guzzone) all’epoca 16enne o giù di li… e giù abile nel menar le mani. E altro.
Attenzione: episodio sconosciuto da sempre dagli osimani quanto “esaltato” dai paesani confinanti con motivi di giusto orgoglio.
Da qui, da quasi mezzo secolo, la rievocazione ogni prima settimana di agosto con la partecipazione o quantomeno l’invito al Sindaco e signora di essere presenti (rigidamente in abiti pre scoperta dell’America) o quantomeno farsi rappresentare.
Impegnato nella vicina Campocavallo nella contemporanea edizione della Festa del Covo, PIRANI ha così demandato al Consigliere CARPERA e signora l’uscita extra confine, pienamente riuscita.
Certo, per pareggiare l’imponenza fisica del Signore di Filottrano Luca PAOLOROSSI, con tanto di cappello e pennacchio che hanno amplificato la differenza, PIRANI avrebbe fatto meglio a rivolgersi ad Achille GINNETTI o ad Alberto Maria ALESSANDRINI PASSARINI ecc. (pure impegnato col “Covo”)… ma alla fine meglio così.
Nello spirito del “pasticciaccio a lu passu largu”, in fondo, è scritto da oltre 5 secoli che a Filottrano piace vincere facile. E così sia.