Il Gip Cimini ha richiesto alla difesa una integrazione delle motivazioni
OMICIDIO PINCIAROLI
NEGATO L’ACCESSO ALLO PSICHIATRA
“Andreucci non è lucido” – spiega l’avvocato Angelozzi. Pronta una seconda istanza
Nessuna visita in carcere da parte di uno psichiatra di fiducia per Valerio Andreucci, almeno per il momento.
Il Giudice per le indagini preliminari Carlo Cimini ha respinto l’istanza presentata circa una settimana fa dall’avvocato Alessandro Angelozzi, difensore del 23enne ascolano accusato dell’omicidio del veterinario Olindo Pinciaroli; ucciso a coltellate domenica 21 maggio mentre i due percorrevano, a bordo di un’ambulanza veterinaria, la provinciale Chiaravallese, ad Osimo.
L’avvocato Angelozzi aveva depositato un’istanza per richiedere l’accesso di uno specialista di salute mentale nel carcere di Montacuto ad Ancona, dove il giovane fantino è detenuto, ma il Gip ha respinto la richiesta che aprirebbe le porte alla pazzia del giovane chiedendo al difensore un’integrazione delle motivazioni della perizia di parte.
Il fatto che a distanze di settimane non siano ancore chiare le motivazioni del folle gesto, secondo il legale dell’ascolano, starebbe a dimostrare che il ragazzo potrebbe aver agito in preda alla cocaina e in quindi in condizioni di minorata responsabilità.
In ogni caso l’avvocato ascolano ha presentato una seconda istanza di accesso medico in carcere: “Valerio Andreucci non è lucido, non lo era quando l’ho visto il primo giorno a Montacuto e non lo è neppure adesso, mi ha riferito ieri sua madre che è andato a trovarlo”.