LA DESISTENZA ALLE COMUNALI 2019
IN CAMBIO DELL’APPOGGIO REGIONALE 2020
SVELATO IL PROGETTO DI GINNETTI
CAMERA DEI DEPUTATI: SCEGLI IL TUO CANDIDATO!
- Tullio PATASSINI, Lega (45%, 42 Votes)
- Daniela TISI, 5 Stelle (31%, 29 Votes)
- Flavio CORRADINI, PD (14%, 13 Votes)
- Argentina SEVERINI, Leu (10%, 9 Votes)
Total Voters: 93
SENATO DELLA REPUBBLICA: SCEGLI IL TUO CANDIDATO!
- Giuliano PAZZAGLINI, Lega (47%, 40 Votes)
- Mauro COLTORTI, 5 Stelle (36%, 31 Votes)
- Piergiorgio CARRESCIA, PD (14%, 12 Votes)
- Bruno PETTINARI, Leu (3%, 3 Votes)
Total Voters: 86
È decisamente interessante, iniziare la settimana con il primo di una serie di scoop politici attraverso il quale fare chiarezza, nel caso, sul super presenzialismo in atto da mesi dal mancato Consigliere regionale Ginnetti, nonchè ex tante cose in ambito Su la Testa.
Mesi e mesi – e ancora ne vedremo – di impegno in prima persona fatto di riunioni e incontri (culturali e non) organizzati ogni qual volta se ne presenti l’occasione pur di ribadire il mantra della visibilità, di punto di riferimento, in definitiva della propria presenza attiva in città.
Tutto chiaro e più che legittimo.
Decisamente fuori contesto, pertanto, appare la sorpresa che lo stesso Ginnetti, non più politicamente vergine da molti lustri, vorrebbe ricucirsi addosso interrogandosi in pubblico sul perchè la stampa locale gli dedichi qualche attenzione in vista 2019.
Sulla propria pagina Facebook, Ginnetti chiama in causa proprio OSIMO OGGI “reo” di non si comprende bene quale colpa… anche se pare non particolarmente terribile.
In pratica Ginnetti, prendendo per se il ruolo in Cappuccetto Rosso davanti al Lupo cattivo trasformato da nonna, si interroga di come mai dell’attività politica, catalogata sul nascere come inconsistente, possa attirare l’attenzione di qualche addetto ai lavori, qualche cittadino e persino sparuti elettori possibili.
Riportiamo al riguardo il post pubblicato sabato mattina dallo stesso Ginnetti in replica all’articolo del giorno precedente su OSIMO OGGI.
“E’ bello iniziare il week-end facendosi quattro risate dopo aver letto l’articolo. In questi casi l’indifferenza è sempre l’arma migliore; ma si deve pur ringraziare chi ti mette di buonumore dopo una interessante e bella serata con gli amici.
P.S. Non capisco perchè tanta attenzione alla mia presunta “attività politica” vista la previsione di un clamoroso flop, come più volte attribuitomi dall’estensore dell’articolo.
N.B. Ieri pomeriggio (venerdì, NdR.) anche una storica esponente delle liste civiche si era proposta alla fantomatica riunione”.
Detto che su un unico dato certo le tesi di OSIMO OGGI e del candidato Ginnetti appaiono confluire, ovvero Osimo non vedrà un candidato a Sindaco di Castorano, andiamo a svelare il vero intendimento inseguito con pazienza da Ginnetti.
A 16 mesi esatti dal voto, è tempo che gli osimani sappiano che l’unica tana ambita dal lepre staccatosi dalle civiche è quella regionale 2020.
Bella scoperta. Ginnetti si era dimesso da Consigliere comunale civico già nel 2015 per appoggiare Smantellatore Ceriscioli con 1.342 inutili preferenze, terzo classificato in una lista di peones denominata “Uniti per la Marche”, area PD, capace all’atto pratico di fare i soli interessi dell’Assessore Moreno Pieroni, altro killer del nostro ospedale nel ruolo di mandante.
Ebbene Ginnetti, non pago dell’esperienza, intenderebbe riprovarci al prossimo giro, tra 28 mesi… Come? Il piano è semplice quanto di impossibile attuazione. In pratica al momento opportuno, dopo aver sperato di essere risultato credibile come aspirante Sindaco, Ginnetti non farebbe altro che proporre a Su la Testa e a quel che rimarrà del PD dopo il 4 marzo, la propria desistenza.
“Quanti voti accreditate a Ginnetti-Sindaco?” – questa la proposta possibile del dottore a civiche e PD.
“1.000? 1.200? Di nuovo 1342? O balzo in avanti a 1.500? Ebbene fossero 1.500 – farebbe notare – le preferenze proverrebbero 1.000 in danno a Latini e 500 in meno per Pugnaloni. Io invece, con un gesto semplice, straccio “Uniti per Osimo” e non rubo voti a nessuno lasciandovi corsa piena… in cambio, l’anno dopo, chi vincerà le elezioni si impegna a travasare su “Uniti per le Marche” e sul mio nome gran parte del proprio elettorato”.
P.S. Per la cronaca nel 2015 a Ginnetti per raggiungere e superare Soprani, primo dei non eletti in Regione, mancarono appena 29 voti. L’elezione certa nella realtà risultò invece assai più distante, lontana ulteriori 1.856 preferenze.