RACCOLTA FONDI PER SAMUEL,
PUGNALONI ATTENDE IL 26 MAGGIO
PER LA CONSEGNA DEI 137.527 EURO?
OSIMO OGGI appura in Procura: “Non c’è nulla da attendere. Il tutore esiste da un pezzo”
Vicenda del piccolo Samuel: il Sindaco Pugnaloni ciurla nel manico! Ovvero – vocabolario alla mano – pattuisce accordi con la cittadinanza senza onorare gli impegni; o meglio coltiva la segreta speranza di onorarli il più tardi possibile… preferibilmente non prima della primavera 2019, tempo di bocciature politiche.
Forte dell’ignoranza di massa che equivoca il termine legale di “curatore provvisorio” come se esistesse la figura del “curatore definitivo”, il Sindaco è fin’ora riuscito a non consegnare ad Alessandro Di Michelangelo, zio di Samuel e di questi “curatore provvisorio” nominato dal Tribunale di Ancona, la bella somma di 137.527 euro, raccolti come è noto grazie alla gara di solidarietà e al buon cuore di tanti osimani sconosciuti.
Gente che ha offerto 10 o 50 euro ma anche 5.000 o 10.000 e che oggi – a 16 mesi dalla tragedia, certo non tengono a sentirsi dire “grazie”; ma certo si sentirebbero tutti più sollevati se avessero almeno avuto certezza del buon fine del gesto.
L’altra furbizia su cui l’Amministrazione Pugnaloni ha navigato, in questo anno abbondante, manipolando la formazione di una coscienza nell’opinione pubblica, riguardo alla mancata consegna della cifra raccolta, è l’attesa per una variazione – dal Tribunale di Ancona a quello di Chieti – che potrebbe non arrivare… mai!
Il ragazzino, con il lento ritorno alla vita di tutti i giorni, se possibile, ha optato per andare a vivere in Abruzzo, con gli zii materni, in pratica senza più rimettere piedi nell’appartamento di San Paterniano abitato fino alla tragedia, con mamma e papà.
Questo fatto comporta tecnicamente che la giurisdizione sulla verifica e controllo dell’operato in carico al tutore o “curatore provvisorio” in carica, Alessandro Di Michelangelo, spetti non più al Tribunale di Ancona ma a quello di Chieti, territorio di nuova residenza di Samuel.
Tribunale di Chieti che, in forza di tutti i suoi immutati poteri, potrebbe decidere tutto e il contrario di tutto sulla figura di Alessandro Di Michelangelo, tutore di Samuel (compresa la sostituzione eventuale del “curatore provvisorio”) ma che potrebbe benissimo, anche, come è accaduto e sta accadendo, decidere di non avere nulla da dire sulla figura del tutore e confermare, tacendo, il giuramento che lo zio ha fatto ad Ancona, accettando l’incarico.
In passato, alla stampa amica con cui Pugnaloni ha piacere di interloquire, il Sindaco aveva testualmente motivato che “ci siamo rivolti al giudice (di Chieti, NdR.) per capire come comportarci; appena arriverà la sua risposta verseremo i soldi nel conto”.
Si era al 5 ottobre scorso e Pugnaloni così continuava: “Tutti possono stare tranquilli che quella cifra (137.527 euro, NdR.) non sarà usata per altro. Se l’operazione di consegna di quanto raccolto fosse stata così facile – ha poi gettato fumo negli occhi Pugnaloni sottolineando le impuntature classiche e gli inciampi ben conosciuti dagli italiani/osimani sotto forma di burocrazia – non avremmo già versato la somma?. In certe situazioni la superficialità può far fare grandi sbagli”.
Di quale fretta e a quale superficialità fosse riferito il ragionamento di Pugnaloni non si è ben compreso perchè, anche in questo caso, come sempre, a parlare sono i fatti; fatti che dicono di una somma non di poco conto bloccata in banca da 16 mesi e chissà ancora per quanti altri.
E veniamo ora alla figura del “tutore provvisorio”, lo zio Alessandro Di Michelangelo, zio di Samuel e poliziotto come Dino.
Detto che la legge impone al tutore, con l’accettazione dell’incarico e relativo giuramento dinanzi al Giudice tutelare, di esercitare l’ufficio con la fedeltà e la diligenza di un buon padre di famiglia; e ribadito sino alla noia che anche dinanzi ad una revoca o esonero dall’incarico (pensate alla figura di un allenatore di calcio e sarà tutto più chiaro) il “tutore provvisorio” mantiene l’esercizio di tutte le funzioni fino al protrarsi dell’entrata in carico di un nuovo tutore, ribaditi tutti i pro e i contro resta un atteggiamento, quello dello zio Alessandro, stranamente passivo.
Tra gli impegni, legali e umana vicinanza, assunti col giuramento figura per il “tutore provvisorio”, oltre all’aver cura del minore, anche quello di amministrare i beni di Samuel e rappresentare il ragazzino in tutti gli atti civili che lo riguardano.
Atti che potrebbero riassumersi in richieste formali di spiegazioni (non ancora avvenute) all’Amministrazione comunale sul perchè di tanto immotivato ritardo.
A precisa domanda è vero che il “tutore provvisorio” ha più volte spiegato, ad OSIMOOGGI.it e ad altre testate, come fortunatamente la vita di Samuel non manchi di nulla e che pertanto quei soldi non sono attesi come pane quotidiano ma, giustamente, come un di più.
Ciò non toglie, visto lo stato delle cose che riteniamo abbondantemente spiegate, che tra i compiti di un tutore vi sia, espressamente, anche quella di farsi carico di tutti gli atti legali a cui il minore Samuel non ha ancora accesso.
A meno che anche alle famiglie Di Michelangelo e Serraiocco non possa star bene attendere fino alla data ultima di domenica 26 maggio 2019, giornata di elezioni comunali, per tirare una disperata quanto inutile volata – leggasi mega festa in piazza con gigantesco assegno sei metri per tre – ad un Sindaco ormai fuori dai giochi.