SENZA LA FIRMA I FARMACI NON SALVANO LA VITA!
CLAMOROSA DIMENTICANZA DEL DIRETTORE STORTI…

SENZA LA FIRMA I FARMACI NON SALVANO LA VITA! CLAMOROSA DIMENTICANZA DEL DIRETTORE STORTI…

Loading

SENZA LA FIRMA I FARMACI NON SALVANO LA VITA!
CLAMOROSA DIMENTICANZA DEL DIRETTORE STORTI…

Il documento di attivazione del servizio presso il Distretto, pubblicizzato da Pugnaloni, mai sottoscritto dall’Asur!


Nadia STORTI, Direttore sanitario ASUR

Dice il saggio: documento non firmàlo, documento non valilo!
E’ giusto il caso, ormai annoso, della farmacia interna all’ex ospedale; ancora out… e con Pugnaloni che rischia di passare da Sindaco incompreso a Sindaco incompleto!
Vediamo cosa di nuovo è successo sotto il sole di questa sfortunata città.
E’ della settimana scorsa la notizia, postata con la solita enfasi da Pugnaloni il 7 novembre su Fb, che vuole il caso della farmacia finalmente risolto!
“Undici mesi di attesa – commentava il Primo cittadino – che vuoi che siano se poi – armandosi di santa pazienza, Ndr. – si raggiungono risultati”.
Detto che undici mesi possono sembrare congrui da attendere solo a chi, come metro di giudizio, impiega normalmente 600 giorni o più per eseguire un banale bonifico, nel caso di specie i tempi andranno certamente ad allungarsi in quanto il documento Asur che dispone il servizio non risulta ne protocollato, ne tantomeno firmato (!) dalla dottoressa Nadia Storti, Direttore sanitario.
Ne consegue che il documento pubblicato, a grande velocità da Pugnaloni per evitare di soffiare la prima candelina sul servizio soppresso, pur non essendo tecnicamente – ci auguriamo – un falso, costituisce con tutta certezza un atto… incompleto!
Da qui, avendo spacciato per buono un documento non ancora sottoscritto, la nuova etichetta da Sindaco largamente incompreso a Sindaco totalmente incompleto!

Documento fantasma ASUR

Battute a parte, dal poliambulatorio di piazza del Comune, dove gli osimani, da lunedì, hanno iniziato a fare inutilmente la coda in attesa di medicinali salva-vita rimasti regolarmente ad Ancona, rimbalza la notizia che, quand’anche Asur dovesse decidere di attivare il distretto sanitario, allo scopo di venire incontro ai pazienti a sud di Ancona, l’intera operazione dovrà passare attraverso una rivisitazione a 360 gradi del percorso finale.
I locali del distretto sanitario, infatti, non appaiono agli occhi degli operatori idonei ad ospitare il servizio in attesa di essere disposto dalla Storti! Mancano, nell’ordine:
A) una stanza adibita alla raccolta dei medicinali;
B) il registro dei farmaci in entrata e uscita;
C) un armadio (non precisato) per sistemare documenti e ricette;
D) un frigorifero per mantenere a temperatura farmaci altrimenti a rischio;
E) soprattutto a mancare pare sia la voglia del personale a fare ciò che stanno già facendo altri!
Mancando voglia e mezzi, si osserva, tanto vale ripristinare il servizio dove è sempre stato, vale a dire all’ospedale.
Ma l’ospedale, inteso come Asur, non c’è più e all’Inrca certo non interessa sobbarcarsi spese ritenute inutili per la propria clientela.
A questo punto ci accorgiamo che un intero anno di disservizio è ormai passato inutilmente e che l’intero percorso della burocrazia ci ha riportato esattamente al punto di partenza!
Restano i dodici mesi di mancato servizio (che vuoi che siano!), l’ennesima presa in giro, un documento sottoscritto ma non firmato e per fortuna la pazienza degli osimani a tornare a fare la fila ad Ancona!


Pazienti osimani in paziente attesa ad Ancona

 

ARRESTO NON VALIDO NEL GIORNO DELLE PENE QUINTUPLICATE!
E IL GIUDICE MASINI MANDA A CASA DISABILE CON HASHISH...
FANTOCCIO MINATORIO, SI STRINGE IL CERCHIO SUGLI AUTORI
UN PAIO DI PISTE CALDE FANNO BEN SPERARE NEL LIETO FINE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *