ULTIMA POLTRONA DA ASSEGNARE A 6.000 EURO NETTI MENSILI
PUGNALONI SCEGLIE ALESSIO IL COGNATO O IL CAV. GALLINA?
Decisione terribile: privilegiare le ragioni di famiglia o premiare chi può portare voti?
Se ne parla, ormai, da oltre un anno e avviandosi il mandato a Sindaco a concludersi sarà bene decidersi in tempi rapidi.
Chi agevolare? Le ragioni di famiglia o quelle di partito?
Per il futuro, al vertice della nuova società pubblica che nascerà, tra pochissimo, dalla fusione di Astea servizi e Osimo servizi (in pratica un nuovo carrozzone chiamato a gestire il Verde e i parcheggi a pagamento della città) nominare il cognato Alessio Angeloni (fedele alla causa ma zero voti extra da conteggiare in cabina elettorale) o porre all’incasso la cambiale, avallata dall’accettazione col titolo di Cavaliere, da anni in attesa di essere inviata a Mirco Gallina?
Scelta difficile perchè, anche se ininfluente sulle sorti delle elezioni del 26 maggio – con Latini già “padrone” di un quarto dell’elettorato – pone in gioco qualche decina di voti in più che Gallina, a differenza di Angeloni, potrebbe comunque portare in dote.
Poco roba però, una cinquantina di consensi rimediabili (tanti sono i consensi attribuibili a Gallina dopo 5 anni di volontario esilio, tutto casa e lavoro) a confronto della ricca busta paga che spetterà al nuovo amministratore: circa 6.000 euro netti al mese, affatto da buttar via visti i tempi.
In tutta onestà non vorremmo essere nei panni di Pugnaloni, chiamato a scontentare con certezza o un familiare o un alleato prezioso, portando a casa, a caro prezzo, uno scambio elettorale che avrebbe ben potuto essere maggiormente redditizio.
Tanto valeva rivolgersi, più correttamente a terzi e lasciarsi soccorrere dalla maggiore professionalità possibile sul mercato, invece di limitare la decisione a due figure già inquadrate ai vertici delle aziende – la Astea servizi (Gallina) e la Osimo servizi (Angeloni) – da far confluire in una sola.
Guardando nella consueta palla di vetro, impegnata H24 a monitorare le vicende pugnaloniane, anticipiamo che ad aggiudicarsi il salto di qualità e quindi il premio del super aumento di stipendio, sarà il cognato Alessio Angeloni.
Decisivi, nell’ordine, il terrore di Gallina di essere effettivamente gettato dalla Torre, non solo simbolicamente, con il ritorno delle liste Civiche a Palazzo comunale; il desiderio di non crearsi problemi in famiglia lasciando a piedi un altro iscritto al PDT, quell’Angeloni segretario amministrativo civico nell’intero periodo aureo
di Su la Testa; e soprattutto lo sguardo di Lady Elena, appena due secondi cronometrati, quando Simone, a tavola in quel di Cortina d’Ampezzo, impegnato a scegliere l’abete 2018, si è fatto scappar di bocca: “Come la prenderà Alessio se per quel nuovo posto mettiamo Gall…”.
La bella Elena, esaurito lo sguardo, non aprì bocca. Quel pomeriggio, requisita d’autorità la carta di credito di Simone, lasciò Pugnaloni vagare per i boschi dolomitici alla ricerca dell’albero più bello… preferendo per se un pomeriggio di shopping di lusso.
Tanto per non lasciare dubbi di quanti soldi occorrono in famiglia.
Unica consolazione? Angeloni o Gallina che sarà… il nuovo amministratore durerà poco in sella di comando, a 6.000 euro netti il mese; diciamo fino a giugno-luglio… Scommettiamo?
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