Il Senatore osimano ha così motivato la decisione: “Festa Nazionale e non di una sola parte”
Per il secondo anno consecutivo niente XXV Aprile a Visso; almeno nella forma abituale con cui l’Italia lo festeggia da 74 anni.
Ma se lo scorso anno il Senatore osimano, nonchè Sindaco vissano Giuliano Pazzaglini (Lega), poteva nascondersi dietro un dito e spiegare la mancata concessione della piazza all’Anpi con la motivazione che lo spazio era già stato cooptato dall’Amministrazione comunale, quest’anno il politico leghista non ha badato troppo neanche a salvare le apparenze depennando direttamente l’Anpi dall’elenco delle organizzazioni invitate!
Infine, ricadendo nel cerchiobottismo un tempo vituperato, rende omaggio alla memoria di Nando Galletti e Spartaco Pietro Capuzi (il primo morto partigiano 20enne per mano tedesca e l’altro capo brigata partigiana) ponendo due corone di alloro dinanzi le abitazioni… luoghi dove il Senatore Pazzaglini ha tratteggiato le figure care alla Resistenza di Visso.
Non c’è dubbio come, tra le due figure, sia nettamente da preferire la prima, quella dello scorso anno, quando almeno la faccia era salva grazie a possibili fraintendimenti di date, orari e luoghi prescelti da Comune e Anpi cittadina.
Quest’anno, invece, il politico leghista ha preferito lo scontro diretto con l’associazione partigiani d’Italia dichiarandioli, in qualche modo, fuori dal significato della Liberazione.
Così, forte dell’esempio dato dal Ministro dell’Interno Salvini, anche Pazzaglini ha motivato la decisione – peraltro, per correttezza giornalistica occorre sottolineare, annunciata fin dallo scorso anno – di depennare i “rossi” dalla celebrazione più cara.
“Festa Nazionale e non di una parte, non contro qualcuno, non degli “anti” e di certo – ha spiegato il Sindaco e Senatore – non di qualche nostalgico che vorrebbe approfittare di vecchie contrapposizioni per rinsaldare fila altrimenti prive del tutto di argomenti. A tutto questo l’Amministrazione comunale, da qualche tempo, contrappone una cerimonia semplice, di unione e non di divisione. Ringraziamo sentitamente quanti hanno voluto essere con noi”.
Per la cronaca nel pomeriggio l’Anpi si è ritrovata a Visso con una trentina di persone e diversi interventi per ricordare la data in maniera più tradizionale.
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