Obiettivo? Riunire in un dossier le denunce sparse per l’Italia. Il 3 luglio udienza
“E pur si move!” tornerebbe ad affermare Galileo di fronte alla notizia, diffusa in queste ore da Samuele di Varese, che vorrebbe la Procura di Ancona finalmente sulle piste di Marco Piergiacomi.
Il lettore lombardo, come ricorderanno i più attenti alla vicenda, lo scorso mese di aprile aveva promesso all’osimano eterna lite giudiziaria, fino al trionfare della legge, costi quel che costi.
Evidentemente anche il continuo bussare metaforicamente alla porta del Procuratore Monica Garulli qualche effetto potrebbe averlo prodotto se, come è vero, i piani alti del Tribunale si sono persuasi di andare a ricercare la pratica Piergiacomi, metterla in evidenza e affidarla a qualche Pubblico ministero di buona volontà.
IL risultato di tanto interesse ce lo riferisce lo stesso lettore varesotto in una mail contenente un minimo di soddisfazione.
“Sono stato ascoltato – spiega Samuele – da un PM del Tribunale di Ancona che dopo di me ha interrogato anche un Maresciallo dei Carabinieri, probabilmente di Osimo. E’ emerso come sia pacifico, viste le decine di querele sommate, che trattasi di un truffatore seriale nel pieno della sua “attività”. Purtroppo Piergiacomi, da quanto ho compreso, gode ancora della libertà di truffare il prossimo in quanto non è ancora stata emessa, a suo carico, una specifica condanna.
Il processo che mi riguarda, tanto per intenderci, è stato aggiornato di nuovo, stavolta al 3 luglio, per aver modo di acquisire la testimonianza di un’altra vittima. Mi auguro – termina Samuele – di vedere presto una condanna di Piergiacomi per gli episodi attribuiti; una condanna degna della sofferenza che questo buffone sta seminando in mezza Italia”.