L’uomo ha preferito moltiplicare 10 volte il danno economico… piuttosto che rinunciare alla soddisfazione di sapere Marco presto in carcere. Entro fine anno ricorso in Appello o galera
Prima condanna da truffatore per Marco Piergiacomi! Il mito dell’invincibilità, di cui si è sin qui alimentato l’osimano, ha subito ieri un colpo deciso di credibilità con la condanna a 9 mesi, oltretutto senza sospensione della pena, inflitta dal giudice Elisa Matricardi del Tribunale di Ancona.
Gran merito del verdetto (che apre la strada a decine di truffati avranno la voglia di seguirne la strada) va al varesotto Samuele Pulitano, truffato da Piergiacomi nel 2016 per 330 euro.
L’uomo, pur consapevole di non rivedere, nonostante la sentenza favorevole, alcunchè indietro da Piergiacomi ma anzi convinto di decuplicare finanziariamente – da 330 a 3.300 euro il danno subito con la truffa immobiliare – ha preferito mantenere il punto e augurarsi di sapere l’osimano, un di futuro, custodito in carcere.
Esattamente così. Il giudice togato ha inflitto a Marco Piergiacomi, con la detenzione senza sconti della pena, anche una multa da 200 euro e inflitto all’osimano la pena di dover rifondere la controparte di 1.000 euro, oltre al pagamento delle spese processuali (altri 2.000 euro circa) intraprese da Pulitano; difficilmente, però, sia lo Stato che Pulitano, che il di lui avvocato – Renato Egidi di Ancona – riceveranno qualcosa dall’osimano, in via ufficiale nulla tenente.
Rapido, tutto sommato, l’esito della vicenda. Tutto ebbe seguito al bonifico di 330 euro – sul solito conto corrente postale, ancora attivo ad Ancona e unico luogo dove attingere, alla bisogna, il denaro di Piergiacomi, tra una truffa e l’altra – fatto partire per un appartamento al mare di Civitanova Marche, estate 2016.
Inviata la piccola somma, Pulitano capì ben presto, preso da un tremendo dubbio e comunque digitando in rete il nome “Piergiacomi Marco”, di essere stato intrappolato! Evitato un inutile viaggio, andata e ritorno, di oltre 1.000 chilometri sulla costa maceratese, si fece strada nel lumbard il sentimento della vendetta.
Come tanti, Pulitano aveva abboccato all’esca e indietro non sarebbe stato possibile tornare. Diversamente da quanti, avuta coscienza della fregatura, si sono limitati a denunciare l’accaduto pensando che sarà lo Stato – da qui in avanti – ad occuparsi del possibile reato, a Pulitano va ascritto il merito di essersi fatto un nodo al fazzoletto della memoria; insomma la parola d’ordine presto data: “Non dimenticare la beffa patita”.
La ricerca di un avvocato di vaglia, soddisfatta in Renato Egidi e prima udienza già nel 2017.
Una partita, in tribunale, avviata col piede sbagliato in quanto quel giorno il legate di Piergiacomi, aderendo ad uno sciopero di categoria, rese vano il primo viaggio Varese-Ancona-Varese intrapreso dal mancato cliente per prendere parte al processo.
Rinvio dell’apertura del processo al 2018 con la pratica-Pulitano abbinata ad un cliente della Sicilia ugualmente alleggerito dal truffatore seriale; secondo viaggio Varese-Ancona-Varese per Pulitano che, rimessosi in treno, ha nuovamente affrontato i tempi e i costi della giustizia.
Stavolta, però, a differenza del cliente siculo che non si è presentato in processo, al punto da essere costretto a ritirare la querela per subire danni ulteriori, il corso processuale ha potuto indirizzarsi verso l’inevitabile successo.
Ieri, appunto, terza e ultima udienza con Pulitano a casa, trepidante, ad attendere l’esito tramite le informazioni del proprio avvocato Egidi.
Informazioni che sono giunte, puntuali, attorno mezzogiorno con la conferma della avvenuta condanna emessa dal giudice, con pieno accoglimento delle istanze della parte offesa… e tanto di revoca dei benefici di legge.
Questo cosa significa? Non occorre troppa immaginazione per supporre che, se l’avvocato di Piergiacomi, una volta notificato all’osimano il dispositivo della sentenza, non opporrà appello in secondo grado, per l’osimano si apriranno le porte del carcere.
Considerata la pausa estiva e i tempi di giustizia per mettere in mano al truffatore copia della sentenza, è presumibile ipotizzare che entro Natale Piergiacomi avrà proposto appello o sarà, come si augura mezza Italia, in carcere a scontare il primo peccato.
Primo peccato, insegna la vicenda, che con un minimo di decisione nella parte offesa, potrebbe aprire presto le porte ad un’aggravante, quello della recidiva.
Il nuovo cellulare “pulito” utilizzato dall’osimano, ovvero il 347.42.14.134, lascia intendere che Piergiacomi, condanna o non condanna, non ha alcuna intenzione di vivere normalmente, preferendo la via facile via della truffa on line.
Finchè durerà…
Caro Direttore, se Piergiacomi per questa sentenza sconterà questi 9 mesi di galera
Oltre a pagare le spese accessorie di 3200.00 Euro, giuro che mi metto crocefisso sotto alle logge di Osimo e ci resterò per 1 mese intero!!!
Piergiacomi non pagherà alcuna spesa di giustizia ma i 9 mesi rischia di farli. Anche molto presto.