Non si sono ancora spenti le eco a commento della notizia riguardante la maestra d’asilo del Borgo… che un nuovo caso di violenza ai danni di persone minorate dall’età, pone Osimo al centro della cronaca.
Angela Leggieri, 40 anni, operatrice socio sanitaria in forza alla casa di riposo Padre Bambozzi, è comparsa ieri mattina alla sbarra, ad Ancona presso il giudice di Pace, accusata di lesioni personali ai danni di un anziano ospite dell’istituto.
I fatti oggetto di imputazione riguarderebbero delle sveglie mattutine un pò troppo brusche capitate nel 2015, con le buone e le meno buone maniere, ai danni di un vecchietto che anzichè vedersi rifare il letto avrebbe preferito restare tra le coperte.
I metodi, diciamo così, un pò troppo bruschi della Leggieri, oltre a cozzare contro il quieto vivere dell’ospite, sono stati notati anche dalle colleghe della donna (originaria pugliese ma residente ad Ancona) e da fino alla presidenza.
Richiesta di motivate spiegazioni la Leggieri si è trovata sulle prime a perdere il posto al Bambozzi ma in seguito, dopo ricorso vinto presso il tribunale del Lavoro, ad essere reintegrata tra il personale in organico, come attualmente risulterebbe essere.
Ieri mattina ad Ancona, dunque, la prima udienza di fronte al giudice di Pace chiamato a decidere sul capo di imputazione di lesioni personali che hanno portato l’operatrice alla sbarra.
Registrata la volontà dei familiari del vecchietto di costituirsi parte civile nei confronti della Leggieri (ci sia concesso annotare con amarezza, a prescindere di come si concluderà la vicenda processuale, che per fortuna parliamo della vita quotidiana in una casa dove un anziano dovrebbe riposare!), il dibattito si è aperto con l’escussione dei testimoni presenti ai fatti.
E’ emerso che l’anziano, nel divincolarsi dalla presa dell’operatrice che lo invitava ad alzarsi, si sia più volte procurato delle lesioni alle labbra, tanto da far preoccupare i familiari su cosa stesse accadendo nell’istituto.
Verità che verrà messa a fuoco nel corso della prossima udienza, convocata a breve per esaminare altre colleghe, ascoltare i familiari e registrare la versione dell’operatrice.