Lui 55 e lei 61 anni, entrambi risultano asintomatici. La notizia di “Osimo no free” alla vigilia del delicato periodo finestra post serata Vertical con l’assembramento di migliaia di persone senza regole
Torna a farsi vivo il Covid 19 ad Osimo. E lo fa proprio alla vigilia dell’apertura del delicatissimo “periodo finestra” di 15 giorni, vale a dire il tempo di possibile incubazione seguente al maxi evento danzante di sabato 18 luglio; pare stano ma evento fortissimamente voluto dal Sindaco Pugnaloni, nonostante tutti gli avvertimenti possibili, ovvero dal principale tutore della salute pubblica in città!
E’ stato calcolato che tra le 18 e le 6 del mattino successivo di quel strano giorno, il centro storico sia stato invaso da varie ondate di giovani e giovanissimi (ma anche diversi “matusa” semplicemente curiosi) per circa 5.000 persone complessive, quasi tutte osimane, tutte regolarmente a infilare vasche sotto le stelle scansando qualsiasi mascherina possibile.
Gli effetti della improvvida manifestazione serale e notturna, protrattasi fino alle luci dell’alba – se come probabile ci saranno – diventeranno visibili alle strutture sanitarie preposte attorno alla prossima settimana.
Il rischio accettato da Pugnaloni il 18 luglio – e bellamente ignorato da Prefetto e 113 a cui OSIMO OGGI si è rivolto nell’immediatezza della serata – è chiaramente quello di riaprire l’intera provincia di Ancona e l’affollata Riviera del Cònero fino a Portorecanati alla presenza del Covid. Con quanto ben sappiamo consegue.
Frattando, facili simil Cassandre, una avanguardia di quanto potrebbe succedere nelle prossime ore e giorni… è già all’attenzione scrupolosa dei medici… bravi e capaci di intercettare in tempo reale una coppia di coniugi osimani – lei 61 anni e lui 55 – risultati positivi al virus dopo il sospetto di essere rimasti contagiati da una terza persona; un individuo con cui la coppia era entrata in contatto lo scorso week-end, ovvero quello successivo alla pubblicitatissima serata “Vertical”.
Sottoposti entrambi alla verifica del tampone, l’analisi combinata del muco faringeo e nasale ha confermato per marito e moglie la positività al Covid 19.
Dopo il primo comprensibile stupore è partito l’allarme per i due osimani. Allarme contenuto alla sola positività ma pur sempre massima attenzione sul da farsi.
In mancanza, per fortuna, di ulteriori sintomi di disagio fisico, i medici hanno disposto il rientro a casa della coppia; marito e moglie asintomatici ma pur sempre ristretti da mercoledì in regime di quarantena, non prevedendo il protocollo Covid scartata la necessità di ricorrere ad ospedalizzazione.
Molto importante ora, ai fini di delimitare al massimo il focolaio osimano, il lavoro in corso parallelamente alla avvenuta certificazione di positività; ci riferiamo alle indagini, preziose, per individuare e circoscrivere tutte le persone venute in contatto col virus assimilato da marito e moglie la settimana scorsa.
Allo scopo è in corso, da quanto evidenziato dal Gores, una ricerca minuziosa di tutte le persone indicate dalla coppia quali possibili interfacciate al virus; persone, almeno una dozzina, da sottoporre anch’esse a screening di verifica. Ed eventuale quarantena precauzionale.
Tutto questo nella speranza che la temuta ora X – in procinto di scattare lunedì 3 agosto, con pericolo rosso attivo fino al prossimo evento di massa di Calici sotto le stelle – non debba portare con se ulteriori allarmi sanitari.
Comprendere lo stato logico delle cose pare più che mai difficile. Non si capisce bene – e gli osimani ancor meno – quale parabola filosofica abbia attraversato la vita di Simone PUGNALONI, un Sindaco passato in poche settimane da una visione oltremodo censorea verso i comportamenti dei cittadini (vedi il caso dei Cimiteri visitabili a gruppi di 15 persone!) alla conferma di tutti i prossimo eventi di massa. Come può, la stessa testa, pensare e passare da un’allarmismo esagerato ad un totale lassismo, affidando la salute degli Osimani al semplice invito al rispetto delle regole?
Dovessero i due casi in corso dimostrare un collegamento alla discussa nottata o – peggio ancora – il virus dovesse mostrare il conto con ulteriori casi conclamati, stavolta difficilmente i cittadini si limiterebbero ad incolpare il solo destino.
Ad oggi le persone soggette ad isolamento domiciliare sono, in tutta la regione, ben 951 di cui 846 asintomatici, come la coppia di Osimo.
Risultano ricoverate nelle strutture sanitarie appena 5 soggetti, di cui nessuno in terapia intensiva o semi intensiva.
Ciò nonostante l’errore da non commettere è sottovalutare la portata aggressiva del virus, legando la convinzione al periodo estivo, stagione unicamente meno adatta per la proliferazione del Covid 19.
Gli ultimi dati, su base marchigiana, emessi dal Gores dicono chiaramente che, pur essendo fine luglio, il virus si sta riaffacciando tra noi con curva di contagio tornata in consistente salita.
Soltanto negli ultimi due giorni sono state 28 le trasmissioni accertate, di cui 17 mercoledì e 11 ieri, compresa la coppia di Osimo.
Una inversione di tendenza di quanto registrato tra tutto giugno e gran parte di luglio, periodo di zero assoluto a livello di casi; zero assoluto registrato per l’ultima volta il già lontano 18 luglio quando 497 verifiche su 497 evidenziarono la non presenza Covid nelle Marche.
Guarda caso torna proprio la data di sabato 18 luglio, giorno del discusso evento…
L’ultima foto dice tutto… Alla gente non importa niente del virus. È molto più importante sculettare in piazza!
Estinguetevi per favore
ma cercate tra i balordi immigrati clandestini dell hotel house e non rompete a noi italiani!
Commento razzista al massimo.Vergogna.