Si tratterebbe di un 15enne del secondo anno scolastico, positivo al tampone. Di bocca in bocca, in assenza di informazioni dalla Presidenza, il caso è così diventato “ufficiale”. Cercasi chiarezza.
“Ripartiamo in sicurezza”. Lo slogan, accattivante in tempo di Covid, pare purtroppo essere stato confinato troppo presto nell’angolo dei buoni propositi di cui, come sappiamo, è ben lastricato l’Inferno.
Anche la data, 14 settembre 2020, non aiuta. E’ bastato poco più di un mese, ancor meno considerando la pausa per San Giuseppe e le elezioni Regionali, per mandare all’aria anche la parvenza della buona volontà.
Capita che da mercoledì mattina si stia diffondendo a scuola, in libera circolazione, la notizia – tutta da confermare – di un caso conclamato di studente positivo al Covid 19, quanto regolarmente tra i banchi. Notizia da illecito penale, mai risultasse vera.
La scuola interessata, come indica chiaramente il manifestino, è il Liceo Scientifico “Campana” e la notizia riguarda in particolare uno studente 15enne del secondo anno, teoricamente affetto dal virus.
Teoricamente ma – si spera – tutt’altro che infettato nella realtà. Ma quale la verità?
Passando di bocca in bocca, da una classe all’altra, da un professore all’altro, da un bidello all’altro, fino ad intaccare l’attiguo istituto Corridoni, la voce è diventata di pubblico dominio scolastico, mettendo in allarme molte famiglie dei ragazzi che – a loro volta – hanno iniziato a commentare la notizia… da un genitore all’altro.
Un’altra versione della vulgata narra dello stesso giovane infetto ma con il resto della classe ancora a scuola piuttosto che in quarantena. Versione meno incredibile ma pur sempre grave, se vera e confermata.
Una catena di Sant’Antonio della durata, allo stato, di quattro giorni, che magicamente si interrompe alle soglie della Presidenza, dicasi la Preside dei due istituti Mirella BRANDONI e delle due vice Lorella PIZZICHINI e Cristina GRACIOTTI.
Per l’intera mattinata la Redazione di OSIMO GIORNI ha tempestato di telefonate, inutili, i due prestigiosi istituti osimani: 8 telefonate al Campana (dalle 9.30 alle 12.40) e ben 23 al Corridoni (ultimo squillo alle ore 12.43), trovando le responsabili, di volta in volta, assenti, impegnate al telefono, trattenute da genitori, regolarmente a lezione, in trasferimento da un liceo all’altro e di nuovo impegnate al telefono, trattenute da genitori, al bagno… fino a perderne definitivamente le tracce con la chiusura per fino orario scolastico.
Cosa avremmo voluto chiedere alla triade BRANDONI, PIZZICHINI, GRACIOTTI? Semplicemente, preso atto della preoccupazione, manifestata ripetutamente da più lettori-genitori, di denunciare l’infondatezza delle due versioni della stessa non notizia, tranquillizzando centinaia di famiglie giustamente preoccupate.
Ok, il protocollo anti virus non prevede interventi a chiarimento, note stampa di delucidazioni e alcun intervento diretto a fare chiarezza su alcun tipo di situazione possa venire a crearsi. Resterebbe, in compenso, il vecchio buon senso, troppo facilmente pensionato dai protocolli di intervento, più che in grado, nel caso, di fare la dovuta chiarezza.
Eh già perchè – abbiamo imparato dal Provveditore agli Studi Jacovone, interrogato giusto venerdì mattina sul caso della scuola di infanzia “Il Girotondo” – il protocollo anti Covid per la scuola non dovrebbe consentire buchi o falle tali da consentire al virus di insinuarsi a lungo.
Effettuato il tampone del ragazzo, dell’operatore, dell’insegnante o del personale scolastico, l’esito della positività in corso viene contemporaneamente comunicato – possibilmente in tempi stretti e non dopo una settimana come al “Girotondo” – sia all’interessato che alla scuola. In modo da consentire, è evidente lo scopo, una immediata sanificazione degli ambienti frequentati, nonchè l’isolamento fiduciario del soggetto colpito.
Tutto questo al Liceo Scientifico e all’interessato, giudichiamo dai fatti, non è mai stato comunicato dato che il ragazzo – giurano tutti quelli sentiti a scuola – è risultato presente sia mercoledì, che giovedì, che ieri!
Segno che nessun caso Covid aggiuntivo è da sommarsi ai tanti che stando spuntando in queste ore in tutta Italia, Osimo in particolare.
Certo la non notizia non avrebbe avuto alcun senso se dalla scuola, raccolte le mille voci in circolazione, fosse partita una banale nota stampa a chiarimento della situazione in corso. Minimo sforzo, massimo risultato.
Ben vengano le iniziative efficaci, pur non previste dal protocollo, in grado di portare sicurezza e serenità. O no?