Il Commissariato spende i propri buoni uffici invitando l’Amministrazione comunale ad accogliere la richiesta per gli spazi della pista di Atletica leggera. Appuntamento per giovedì 13 maggio
Alla fine l’ennesima brutta figura rimediata e i buoni consigli del Commissariato hanno indotto PUGNALONI a più miti consigli e soprattutto ad una brusca accellerata all’indietro: anche i musulmani aderenti al gruppo culturale della Pace potranno festeggiare l’arrivo del Ramadan; e lo faranno nel luogo originariamente indicato: la pista di Atletica leggera.
Come si è arrivati alla svolta? Il peso delle quasi 20.000 letture complessive dei due articoli dedicati alla vicenda da OSIMO OGGI ha certamente facilitato il miracolo. Il resto lo hanno fatto i consigli di opportunità spesi dai funzionari di Pubblica sicurezza per ricondurre il Sindaco a considerare la questione non in termini politici – pugnaloniani si, latiniani no – ma pratici.
Detto e soprattutto fatto. Grazie alla mediazione della Polizia il vice Presidente Khalid CHAFI questa mattina, ore 9.30, ha così protocollato in Comune domanda ufficiale di accedere agli spazi della Vescovara per la mattina di giovedì 13 maggio.
“A questo punto il mio timore – ha confessato CHAFI – era verso la burocrazia. Mancando appena tre giorni al Ramadan la risposta sarebbe potuto benissimo tardare oltre la data utile e trasformarsi in una beffa…”.
Invece, incredibile a dirsi, Khalid ha appena fatto in tempo a depositare l’istanza che, giusto un’ora, è stato raggiunto dalla positiva telefonata della segreteria del Sindaco.
“Si, in pratica non ci sono più problemi – ha confermato il referente dell’associazione, nonchè candidato di punta alle ultime elezioni 2019 – l’Amministrazione ci ha appena confermato di aver accolto la richiesta, che poi è la stessa della settimana scorsa: il nostro gruppo potrà festeggiare la fine del Ramadan in spazi più adeguati rispetto al piazzale angusto, antistante la moschea (zona maxi parcheggio, NdR.), dovremmo saremmo stati costretti a ripiegare.
Di questo non posso che ringraziare OSIMO OGGI per essersi speso prontamente in una causa di verità e giustizia e il Commissariato, oltre a quanti in questi giorni ci sono stati moralmente vicini”.
Finisce bene, dunque, l’ennesima vicenda che un PUGNALONI lasciato solo a manovrare a piacimento, come tanti soldatini, richieste e diritti dei cittadini, anche i più banali, avrebbe invece dirottato verso la materializzazione di una pura ingiustizia sociale e religiosa.
Resta l’interrogativo di come mai questa Amministrazione per non incorrere in autogol, necessiti in continuazione dell’ausilio di cani da guardia in servizio permanente; specie per gli interventi più ordinari che non dovrebbero richiedere sforzi intellettuali particolari.