Non abbiamo mai amato gli sport americani e in genere le competizioni che non prevedono il pareggio. Dobbiamo onestamente riconoscere agli Usa che, però, una vittoria di un sol punto, ottenuta magari all’ultimo secondo di gioco effettivo, è un avvenimento da adrenalina piena, uno chock destinato a cambiarti, come minimo, nel bene e nel male, almeno la settimana; se non un mese, un anno o la vita intera.
Da ormai vecchi cultori di Bologna e del Bologna non possiamo non ricordare un esempio per tutti: 31 maggio 1998, derby scudetto di basket, quinta partita. Virtus e Fortitudo Bologna si trovano sul 2 a 2 e deciderà tutto la quinta e ultima partita della serie.
A 30 secondi dalla sirena la Fortitudo, la sorella “povera” della Virtus, è in vantaggio di 2 punti e con tiro libero a disposizione. Sbagliato.
Rimbalzo e palla alla Virtus che inizia quella che probabilmente potrebbe essere l’ultima azione del campionato. Palla a quel fenomeno serbo di Sasha Danilovic e così ti combina il campione? Tiro da tre punti da metà campo con aggravio di fallo subito da Wilkins!
Una mazzata terrificante. La Virtus si porta al comando di un punto e vince di due con la Fortitudo condannata per l’eternità a chiedersi cosa sia successo in quegli ultimi 30 secondi valevoli molto più di un anno di sudore.
Questo è sport. questo è il basket che – a questi livelli – sa effettivamente regalarti emozioni altrimenti neanche immaginabili.
Scendendo a sud di 230 chilometri, da Bologna ad Osimo e immaginando Pugnaloni al posto del mitico Danilovic, ecco che la storia perde tutto il suo pathos; il fascino va a signorine di facili costumi e il pubblico tutto intorno si diverte assai pochino.
Eppure Pugnaloni, come la Virtus di Danilovic, ha vinto sul campo per 2 punti 2; eppure Pugnaloni, come Danilovic, si ritrova a condurre in Consiglio per il suo solo voto decisivo una partita altrimenti in parità.
I risultati sono però molto diversi. Mentre nello sport si gioisce e si soffre legittimamente per una superiorità scattata in extremis, nella vita di tutti i giorni lo stesso fenomeno produce polemiche, stallo amministrativo, imbarazzo, rabbia e delusione.
Certo anche la legge elettorale non prevede la parità; ma almeno nel basket, quando succede, si è “condannati” a giocare in eterno tempi supplementari fintanto uno non avrà la meglio sull’avversario.
Ad Osimo gli unici tempi supplementari sono stati giocati in Tribunale. Il primo tempo al Tar se lo è aggiudicato una squadra e l’altro tempo, davanti il Consiglio di Stato, è andato all’altra. Risultato finale pro Pugnaloni con rimonta travolgente al ballottaggio e scarto finale certificato in 2 voti di scarto.
Ora, senza contestare le regole del gioco, note ad ognuno prima di scendere il campo, ci sembra però il caso di ricordare che, rispetto a giugno 2014, i numeri se possibile si sono ancor più modificati. Dai 2 voti certificati nella conta elettorale che danno diritto ad un bonus di vantaggio pari a 7 consiglieri su 25, la conta attuale parla di 1 solo voto in più in Sala Gialla. quando c’è.
Spesso non c’è più neanche quello e la situazione politica osimana si trasforma automaticamente in ingovernabile. Si è dunque conclusa la metamorfosi del bruco osimano: dalla farfalla figlia di maggioranza bulgare democristiane durate mezzo secolo (!) al vermiciattolo rimasto senza ali della ex maggioranza pugnalona.
Riteniamo indispensabile e urgente, per il bene della città e dei suoi 35.000 cittadini, che il Sindaco apra in cuor proprio una profonda riflessione che si concluda con un annuncio pubblico da dare in uno spazio confacente ad ospitare il maggior numero di osimani.
Suggeriamo il PalaBaldinelli o in alternativa, visto che andiamo verso la bella stagione, anche Piazza Nuova o Piazza del Comune andrebbero bene lo stesso.
Sarebbe un modo nobile di concludere il mandato e l’occasione, magari, per rivalutare un pochino la chiaccherata altezza politica del Primo cittadino.
Altro, di veramente importante, non ci sembra sia da fare.
Ma ora urge voltare pagina e ridare la parola agli osimani.
Grazie signor Sindaco se vorrà accellerare senza danni questo giorno.