CROLLA IL COVID, GLI INFETTI DA 35.000 A 5.000 AL GIORNO!
EFFETTO VACCINO ANCHE SUI DECESSI PASSATI DA 692 A 46

CROLLA IL COVID, GLI INFETTI DA 35.000 A 5.000 AL GIORNO! EFFETTO VACCINO ANCHE SUI DECESSI PASSATI DA 692 A 46

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I dati fotograno la situazione italiana ad un anno di distanza, 21 novembre 2020 e 21 novembre 2021. Merito del successo l’aver ottenuto l’87% dei vaccinati tra gli italiani over 12. il Governo, però, anzichè verso l’obbligo della copertura si accinge ad optare per l’allungamento dello stato di emergenza per altri sei mesi!


21 NOVEMBRE 202021 NOVEMBRE 2021
34.767casi5.359
692morti46

Sei volte in meno di casi positivi, esattamente 34.767 del 21 novembre 2020 contro i 5.359 nuovi infetti registrati ieri.
Addirittura, sempre rispetto alla data pre vaccino di un anno fa, la mortalità in Italia crolla di oltre 15 volte, passata in dodici mesi dai 692 decessi del 21 novembre ai 46 di ieri.
Insomma da un anno all’altro, nonostante il fiorire nel mondo di varianti in quantità, tutte qualificate come molte più terribili del pur terribile Covid 19 originario, il dato italiano registra solo super vittorie, obiettivamente neanche ipotizzabili dallo scienziato più ottimista, solo il 21 novembre 2020.
I numeri certificano un virus capace di incidere, pur al massimo della potenza, ben 6 volte meno rispetto al sorgere; numeri accompagnati dal dato di una mortalità abbattuta a doppie cifre (un lutto di oggi “copre” oltre 15 decessi di un anno fa).
Il confronto di questi due dati, centrati grazie all’introduzione del vaccino sperimentale, iniziata in Italia a gennaio in maniera confusa, porta inequivocabilmente a sostenere che la dura battaglia anti Covid risulta oggi ampiamente tracciata e la vittoria a portata di mano, in linea con il possibile fine dello stato di emergenza il 31 dicembre prossimo.
Se infatti una vaccinazione iniziata e portata avanti in maniera confusionale ha comunque portato alla copertura dell’87% degli italiani over 12 (assicurati da almeno la prima dose) e se l’87% dei vaccinati, lasciati liberi di farlo nei modi e nei tempi da ciascuno preferiti, assicura abbattimenti di diffusione del Covid sei volte tanto e il crollo della mortalità di 15 volte… dovrebbe risultare a tutti, Governo in testa, la grande evidenza che il vaccino funziona!
Noi personalmente, confidando nella scienza, non abbiamo mai avuto dubbi e sin dal primissimo istante (tanto da appartenere alla categoria dei non vaccinati per protesta) abbiamo aderito al partito della vaccinazione obbligatoria, accompagnata dalla chiarezza.

La vittoria sul Covid passa attraverso l’obbligatorietà del vaccino

Voler ottenere lo stesso risultato ma con metodi all’italiana, è ampiamente dimostrato, non funziona. Equivale a sperare l’impossibile, ovvero che tutti ragionino allo stesso modo, forti delle identiche convinzioni, impresa non riuscita, come è noto, neanche al Padre eterno.
Figuriamoci, poi, in un Paese come l’Italia dove la diffidenza e l’anarchia, spacciate per furbizia, si replicano in forme diverse di casa in casa, di cervello in cervello…
Ci aspettiamo, da bravi cittadini, che Draghi (oltretutto col favore di non dover difendere posizioni di partito non essendo stato eletto da nessuno) faccia il drago e trovi il coraggio di indicare agli italiani sia la fine al 31 dicembre dello stato di emergenza (proclamato nottetempo il 31 gennaio 2020 sulla Gazzetta ufficiale, all’insaputa degli italiani) che l’instaurazione della vaccinazione obbligatoria da esercitarsi, in attesa della cura o di vaccini più mirati, per due volte l’anno. Ovvero per la durata di copertura media, ormai accertata, di una fiala.
Da intendersi per i più dubbiosi a prescindere, salvo prescrizione medica da valutarsi caso per caso.
Nella realtà l’Italia andrà avanti, c’è molto da temere, sperando nel solito stellone che per fortuna raramente abbandona il Bel paese. Come? Lo stato di emergenza, vedrete, verrà ampliato, per l’ennesima volta, per ulteriori sei mesi, cioè 30 giugno 2022 e la vaccinazione di terze, quarte e quinte dosi lasciata al buon senso e alle costrizioni, al limite di legge, del green pass o del super green pass che verrà.
A maggior ragione idem per gli stranieri: entra in Italia, per lavoro o in vacanza, solo se in possesso di green pass valido a certificare la copertura in atto della vaccinazione.
Per i più resistenti, infine, introduzione di multe salate, da ricordare. Scegliere di trasgredire l’obbligo – italiani o meno colti in fallo – non dovrebbe risultare piacevole.
Magari, per una volta, con certezza della pena, sanabile col pagamento ma eseguibile solo a vaccinazione effettuata.


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