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𝐋𝐚 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐚, 𝐚𝐥 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐋𝐢𝐚 𝐂𝐚𝐫𝐝𝐞𝐥𝐥𝐢𝐧𝐢, 𝐡𝐚 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐦𝐨𝐧𝐚𝐜𝐚𝐥𝐞 𝐚 𝟑𝟐 𝐚𝐧𝐧𝐢, 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐭𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐯𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐨. 𝐋𝐚 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚, 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐝𝐫𝐞 𝐚𝐛𝐚𝐝𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐬𝐮𝐨𝐫 𝐌𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚, 𝐢𝐥 𝐕𝐞𝐬𝐜𝐨𝐯𝐨 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐚 𝐞 𝐢𝐝𝐞𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐞𝐝𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐩𝐞𝐭𝐮𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐢𝐥 𝐯𝐨𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐂𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚

La cronaca osimana registra, pressochè in contemporanea, un altro compleanno numero 32 del tutto particolare. Dopo quello tragico, consumatosi a Numana nei giorni scorsi e costato la vita al 32enne Lorenzo FERRI… un nuovo 32esimo da non dimenticarsi, per il resto della vita; quello che ha scelto di regalarsi l’osimana Maria Lia CARDELLINI, da sabato Suor Maria Immacolata pia di Gesù, in via abbreviata Suor Maria Immacolata.

La giovane, ex studentessa liceale del Campana, dopo quattro anni di apprendistato religioso – un anno aspirante, un altro postulante ed infine un biennio da novizia – ha coronato la propria scelta di vita entrando nel Monastero di clausura delle Clarisse urbaniste, divenendo a 32 anni la monaca nettamente più giovane di San Niccolò.

L’intera Diocesi, Monsignor SPINA in testa, ha festeggiato il rito di professione con cui Maria Lia CARDELLINI ha abbandonato il mondo per abbracciare la dura vita monastica ritmata incessantemente dalla preghiera e dal lavoro.

Estate o inverno, la vita scorre, da sempre, perfettamente uguale: ore 5.10 sveglia, ore 5.30 inizio della preghiera quotidiana, ore 8 colazione, ore 8.30 lavoro (ricamo, ostie, rosari, piccoli restauri biancheria religiosa), ore 11.30 preghiera, ore 12.30 pranzo con ricreazione, ore 14 silenzio in cella, ore 15 preghiera, ore 16.30 di nuovo lavoro, ore 17.30 ancora preghiera, ore 19 pausa, cena e ricreazione, ore 20.45 preghiera, ore 21.15 riposo, ore 22 a letto.

Nel complesso quasi 7 ore quotidiane di preghiera, 5 di lavoro, 4 tra pausa pasti e ricreazioni (gli unici spazi in cui è possibile conversare tra consorelle) e 8 ore di riposo per una vita da sacrificio totale, abbracciata anche da una giovane 2.0 con sorriso e fede nel Signore.Per l’occasione il Vescovo è stato chiamato a presiedere la cerimonia eucaristica conclusasi con la professione di Maria Lia – fatta nelle mani della madre Abadessa Massimiliana CIOLA, di vivere il resto della propria vita osservando i voti francescani di castità, obbedienza e povertà.

Attorniata dall’affetto dei propri familiari, suor Maria Immacolata ha così potuto coronare il sogno della propria gioventù quando, attorno ai 20 anni, diplomata allo Scientifico ed infine universitaria in materie infermieristiche, ha ascoltato per la prima volta la vocazione crescere in lei.

Per la cronaca l’antico monastero di San Niccolò non registrava ingressi da quattro anni quando ad esercitare i voti fu suor Maria Gemma, per lei come per suor Maria Immacolata “segno che il Signore continua a chiamare – ha sottolineato Monsignor SPINA – e prova che cuori generosi dicono ancora si”.

Oltre al monastero di via Pompeiana risultano ancora attivi in Italia altri 15 conventi di clausura, attivi nel nome di Santa Chiara di Assisi.La federazione monacale delle “Clarisse urbaniste” è rintracciabile in particolare in Italia Centrale a Fucecchio (Firenze), San Miniato (Pisa), Jesi, Filottrano, Città di Castello (Perugia), Montone (Perugia), Rieti, Orvieto (Terni), Dovadola (Forlì) e Forlì.

Altre sedi sono attive a Camposampiero (Padova), Rossano Calabro (Cosenza=, Altamura (Bari) e Napoli ospitando, secondo dati recenti, poco più di un migliaio di suore. Due monasteri attivi all’estero, infine, compongono la galassia clarissa, rispettivamente in Romania e Messico.

Suggeriamo la visione di un interessante servizio televisivo, datato 2019 e andato in onda su Etv, riguardo la storia secolare del monastero di San Niccolò.

http://www.monasteroclarisseosimo.it/chi-siamo/

𝐄𝐃𝐔𝐂𝐀𝐓𝐄, π†π„ππ“πˆπ‹πˆ 𝐄 𝐁𝐄𝐍 π•π„π’π“πˆπ“π„, π‚πŽπ πŒπ€π‚π‚π‡πˆππŽππ„ 𝐀𝐋 π’π„π†π”πˆπ“πŽ
𝐋𝐄 π‚π‹πˆπ„ππ“πˆ? 𝐈𝐍 𝐑𝐄𝐀𝐋𝐓𝐀’ π™πˆππ†π€π‘π„, 𝐒𝐕𝐄𝐋𝐓𝐄 πƒπˆ πŒπ€ππŽ 𝐄 πƒπˆ ππ„ππ’πˆπ„π‘πŽ
πƒπˆπ•πˆπ’πˆ 𝐍𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐅𝐄𝐃𝐄 πŒπ€ 𝐏𝐔𝐑 π’π„πŒππ‘π„ π†π„ππ„π‘πŽπ’πˆ 𝐄 ππ€π™πˆπ„ππ“πˆ
π‚π‘πˆπ’π“πˆπ€ππˆ 𝐄 π“π„π’π“πˆπŒπŽππˆ π†π„πŽπ•π€ πˆππ•πˆπ“π€π“πˆ 𝐀 𝐃𝐀𝐑𝐄 π‹β€™π„π’π„πŒππˆπŽ