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𝗘𝘀𝗰𝗮𝗺𝗼𝘁𝗮𝗴𝗲 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗲 𝗮𝘂𝘁𝗼 𝗼 𝘀𝗲 𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗲 𝗶𝗹 𝗻𝗼𝗻 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶. 𝗕𝗮𝘀𝘁𝗲𝗿𝗮̀ 𝗽𝗮𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗶𝗲𝗴𝗮𝘁𝗼 (𝗼 𝗮𝗹 𝗯𝗼𝘅 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼) 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝟮 𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗲 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝗴𝗲𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝘃𝗲𝗿 𝘀𝗺𝗮𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝘁𝗶𝗰𝗸𝗲𝘁 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼. 𝗦𝗮𝗿𝗲𝘁𝗲 𝗰𝗿𝗲𝗱𝘂𝘁𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗮 𝗲 𝘃𝗶 𝘃𝗲𝗿𝗿𝗮̀ 𝗳𝗼𝗿𝗻𝗶𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝘀𝘀 𝗱𝗶 𝘂𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹 𝗺𝗮𝘅𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗰𝗵𝗲𝗴𝗴𝗶𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮, 𝗻𝗼𝗻𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗶 𝗱𝗮𝘁𝗶 𝘀𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗶. 𝗠𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗶

Da oggi, con il termine delle festività natalizie e di fine anno, si conclude anche il periodo di bonus, ovvero la gratuità della sosta al maxi parcheggio.

Si conclude? Per molti ma non per tutti.

I più furbi (in realtà molti osimani e persino qualche turista tedesco come la foto dimostra) in realtà continueranno a non pagare; o meglio a pagare molto poco, appena 2 euro…  trasformando però il ricovero a ore del maxi parcheggio in una specie di comodo garage casalingo, privo di qualsiasi scadenza temporale.

E di più! Avendo la garanzia di ripetere l’operazione, in maniera del tutto legale, per infinite volte! Anche per due o più auto di casa

1) Introdurre 2 euro nel box automatico o chiedere al personale un ticket di uscita

Sembra già ascoltarli i primi commenti…. “Cavolo, che aspetti… dicci come si fa!”.

Essendo la pratica lecita non abbiamo difficoltà ad erudire la clientela di Osimo Servizi (automobilisti che tante rivincite hanno da riprendersi sulla concessionaria, vedi l’incredibile servizio a singhiozzo offerto, da anni, ad esempio, ogni sacrosanta domenica!) su come risparmiare sulla sosta prolungata della propria auto.

2) Alla voce “ticket perso” premere “avanti”. Il pass vi verrà erogato all’istante! Unica differenza? Non conterrà la vostra targa e andrà inserito nel pass in uscita

Specifichiamo subito, a scanso di equivoci, che il sotterfugio ha un senso e produce risparmio pratico solo se ci si trova nella condizione di non usufruire di un garage di proprietà e si prevede di non dover utilizzare l’auto (o il secondo mezzo di famiglia) per qualche giorno.

Ciò detto andiamo al pratico, ovvero al giorno del ritiro del mezzo. In teoria dovreste presentarvi al totem automatizzato (oppure al box della biglietteria) con il biglietto rilasciato dalla macchinetta il giorno dell’ingresso. Ticket, indicante giorno, ora e numero di targa.

In realtà, pur frugando più volte in tasca e in tutti gli spazi possibili e reconditi, il biglietto non salta fuori, convincendovi di averlo dimenticato a casa o addosso agli abiti di ieri.

Poco male. Versate nel macchinario all’impiegato di turno i 2 euro corrispondenti alla copertura di 24 ore di sosta e vi sarà rilasciato un lasciapassare generico, privo del numero di targa, che magicamente, introdotto ala verifica di uscita, farà alzare la barriera!

Ovviamente nessuno più andrà a verificare se, effettivamente, avete sostato fino a 24 ore oppure… 24 giorni!

L’auto tedesca è ferma da mesi al secondo piano del maxi parcheggio, almeno a giudicare dagli strati di polvere accumulati. Dovesse il proprietario presentarsi al ritiro senza ritrovarsi in mano lo scontrino… sarebbe una benedizione! Potrà ritirare l’auto con semplici 2 euro…

A far fede sarà esclusivamente il fatto di non ritrovarvi tra le mani il biglietto originario. Come tutto questo sia possibile, disponendo OSIMO SERVIZI di tutti i dati possibili, targa compresa, resta impossibile da comprendere se non con la filosofia coniata da Fabio MARCHETTI.

L’amministratore Astea (e per disperazione possibile candidato a Sindaco Pd) chioserebbe: “E chi se ne impippa… mica sono soldi miei…”.

E ora, osimani, non esagerate.

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