𝗔𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗼𝗺𝗶𝗰𝗶𝗱𝗶𝗼 𝗧𝗼𝗺𝗺𝗮𝘀𝗼 𝗡𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗶 𝗖𝗹𝗮𝘂𝗱𝗶, 𝟮𝟭 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝘀𝗰𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝗼𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝗱𝗿𝗲 𝗴𝗶𝘂𝗿𝗶𝗱𝗶𝗰𝗼, 𝟰𝟱 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝗮𝗹 𝗰𝘂𝗹𝗺𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗹𝗶𝘁𝗲 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲. 𝗟’𝗲𝗽𝗶𝘀𝗼𝗱𝗶𝗼 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝘁𝗿𝗲 𝗺𝗲𝘀𝗶 𝗮 𝗙𝗮𝗻𝗼, 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗹’𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗯𝗶𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮. 𝗟𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮, 𝗮𝗺𝗺𝗮𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗲𝗿𝗯𝗼, 𝗲̀ 𝗰𝗼𝘀𝗶̀ 𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝘀𝗼𝗹𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗽𝗼𝗰𝗵𝗲 𝗼𝗿𝗲. 𝗟’𝘂𝗼𝗺𝗼, 𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗳𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶, 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗺𝗮𝗶 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝘁𝗮. 𝗨𝗻 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮, 𝘀𝗰𝗵𝗶𝘃𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗲𝘅𝘁𝗿𝗲𝗺𝗶𝘀 𝗱𝗮 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗡𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗶, 𝗵𝗮 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗴𝗶𝘂𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗹’𝗶𝗿𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲. 𝗧𝗼𝗺𝗺𝗮𝘀𝗼 𝗡𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗶 𝗖𝗹𝗮𝘂𝗱𝗶 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝘁𝗿𝗶𝗰𝗮. 𝗟𝗮 𝗳𝗿𝗮𝗴𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗲 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗮𝘃𝗲𝗿 𝘀𝗰𝗮𝘁𝗲𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝗿𝗼𝗿𝗲?
Arrestato per tentato omicidio il nipote dell’ex Sindaco Alberto NICCOLI! Un banale alterco familiare ha armato l’arma del ragazzo, scagliatosi contro il padre adottivo con diversi fendenti, di cui il più pericoloso, al capo
E’ successo nel pomeriggio del 13 febbraio, quasi tre mesi fa, nell’abitazione di Fano, attuale città di residenza dei protagonisti; ma la notizia del grave fatto di sangue, per fortuna rimasto senza conseguenze per la vita di Francesco NICCOLI, 45 anni (padre adottivo di Tommaso, 21 anni), è trapelata in città, con immaginabili difficoltà di privacy, solo in queste ore.
Oscure anche a distanza di tempo le motivazioni che hanno portato il ragazzo (figlio della compagna di Francesco NICCOLI, rimasta tragicamente vedova anni fa) a scagliarsi con forza contro l’osimano.

Da quanto subito appurato dagli agenti del Commissariato fanese, sin dall’immediato amanettamento di Tommaso NICCOLI CLAUDI, è praticamente certo che il ragazzo denunci fragilità psicologiche, se non di vere e proprie turbe psichiche per le quali figurerebbe seguito e in cura.
Nella immediatezza dei fatti, susseguitisi nell’interno dell’abitazione nell’elegante quartiere di Sant’Orso, Tommaso è stato infatti arrestato e collocato presso il carcere pesarese di Villa Fastiggi.
In preda a confusione, come reduce da un raptus, il poveretto è stato ben presto trasferito in Psichiatria, ascoltato dal Gip Giacomo GASPARINI e dal Pubblico ministero Silvia CECCHI cercando di comprendere sia le motivazioni del gesto che la capacità di Tommaso NICCOLI di intendere e volere.

Il fanese è parso non in grado di reggere l’interrogatorio e si sarebbe limitato ad ammettere, con grande difficoltà, di non sapere per quali motivi ha accoltellato il padre adottivo e di ricordare, anche a caldo, “solo momenti confusi…”.
Da qui la decisione dei giudici di ordinare una perizia psichiatrica a carico del 21enne, rimasto nella colluttazione anch’egli ferito leggermente, cadendo coi glutei su vetri di bottiglia in terra, causati dalla zuffa.
Al momento non si conosce il dato della perizia, per la quale il Tribunale di Pesaro ha concesso trenta giorni di tempo, scaduti a fine marzo; perizia che come è semplice dedurre appare decisiva per indirizzare in un senso o nell’altro la vicenda giudiziaria.

Attesi anche i risultati di una parallela perizia medica, questa volta a carico del genitore aggredito, per stabilire quante coltellate Francesco NICCOLI abbia effettivamente subito (oltre a quella al capo) e la natura dei colpi, ovvero se in grado di andare a segno o meno su organi vitali.
Per fortuna l’osimano, trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Croce di Fano, non è mai apparso in pericolo di vita, quantunque visibilmente provato dall’esperienza.
Persona fragile, seguita da servizi specifici, Tommaso NICCOLI CLAUDI parrebbe non essersi mai più ripreso dal suicidio del padre, anni fa, travolto dagli eccessi della droga.
Neanche la volontà della giovane madre di rifarsi una vita accanto a Francesco NICCOLI (già amico di CLAUDI) ha sortito l’effetto di migliorare le paure del ragazzo, in seguito adottato dall’osimano, pur sempre attanagliato dai propri fantasmi.