𝗜𝗟 𝗣𝗗 𝗤𝗨𝗔𝗦𝗜 𝗦𝗜 𝗩𝗘𝗥𝗚𝗢𝗚𝗡𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗦𝗖𝗛𝗟𝗘𝗜𝗡, 𝗜𝗡 𝗩𝗜𝗦𝗜𝗧𝗔 𝗖𝗔𝗥𝗕𝗢𝗡𝗔𝗥𝗔
𝗜𝗟 𝗦𝗘𝗚𝗥𝗘𝗧𝗔𝗥𝗜𝗢 𝗗𝗘𝗠 𝗔𝗗 𝗢𝗦𝗜𝗠𝗢 𝗜𝗡 𝗨𝗡𝗔 𝗖𝗜𝗧𝗧𝗔’ 𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗘𝗦𝗦𝗔𝗧𝗔 𝗭𝗘𝗥𝗢

𝗚𝗿𝗮𝗻 𝘃𝘂𝗼𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗼𝗽𝗼𝗹𝗼, 𝘃𝗲𝗻𝗲𝗿𝗱𝗶̀ 𝗶𝗻 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗼, 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗿𝗮𝗻𝘇𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮, 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗮 𝗨𝗿𝗯𝗶𝗻𝗼 𝗲 𝗣𝗲𝘀𝗮𝗿𝗼. 𝗚𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗶𝗺𝗯𝗮𝗿𝗮𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗣𝘂𝗴𝗻𝗮𝗹𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗚𝗹𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗱𝗼𝘃𝗲𝗿 𝗱𝗮 𝘂𝗻 𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼 “𝗻𝗮𝘀𝗰𝗼𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲” 𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀, 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗱𝗼𝘃𝗲𝗿 𝗽𝗮𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗽𝗼𝗰𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝘀𝗮 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗶

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Se proprio non vuoi chiamarla col suo nome, ovvero paura, chiamala – se vuoi – ritrosia. Voglia di non farsi del male. Desiderio di non pagare dazio.

L’arrivo ad Osimo alla chetichella, senza annunci e anzi con divieto espresso di fanfare, del segretario Pd Elly SCHLEIN è passato talmente inosservato da costituire notizia al contrario!

Ma come, l’erede di Togliatti e Berlinguer effettua un veloce pit stop elettorale in città, per quanto abbassata solo a tappa mangereccia verso Urbino e Pesaro, e il partito non si fa carico di un comitato di saluti, uno straccio di manifesto, un invito a partecipare numerosi?

Gli addetti ai lavori, nel commentare il non avvenimento, non hanno avuto dubbi. Pur concedendo a PUGNALONI l’attenuante generica dell’orario improponibile (circa le 13.30), oggettivamente il momento meno adatto per incontrare folle oceaniche, tutti hanno notato la completa assenza di popolo!

Da un lato un crocchio di candidati, qualche giornalista e operatori della sicurezza… dall’altro il vuoto di un centro storico in tutt’altre faccende affaccendato e comunque lontano mille anni dalla sola idea di ascoltare ricette firmate Pd; figuriamoci se personalizzate SCHLEIN!

In questo clima irreale, alla ARBORE “Meno siamo meglio stiamo!”, si è consumato il veloce panino in corsa del segretario Pd diretto verso la internazionale Urbino e non certo interessato a perdere tempo particolare in una città già data per persa dai sondaggi interni.

E’ proprio in questa ottica al ribasso che è spiegabile un simile non atteggiamento. Quando l’8 e il 9 giugno sarà chiara la non partecipazione al ballottaggio di Michela GLORIO e/o, quando anche fosse, la sconfitta fosse solo posticipata al 23 giugno… ecco che nessuno potrebbe addossare alla Elly responsabilità particolari.

O peggio (questo il pensiero non detto) colpevolizzare della sconfitta proprio l’arrivo ad Osimo, seppur impalpabile, del controverso segretario.

Insomma: benvenuta Elly ad Osimo; ma, per il bene del partito, potresti girare più a largo? Ne guadagneremmo qualche voto…

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